19 Giu 2023

Banco alimentare della Sicilia: 25 anni tra solidarietà e sostenibilità alimentare

L'ente no profit che opera dal 1998 sul territorio isolano aderisce alla Rete Nazionale del Banco Alimentare. Raccoglie le eccedenze di produzione della filiera agro-alimentare per ridistribuirle a oltre 400 strutture caritative e alle migliaia di persone accolte. Per la ricorrenza dei 25 anni, sono in programma convegni ed eventi sulla sostenibilità alimentare e sulla forza della rete.

Salva nei preferiti

Catania - Venticinque anni di solidarietà e di aiuto al prossimo da festeggiare nel segno della sostenibilità alimentare. Il Banco Alimentare della Sicilia Odv compie un quarto di secolo e per celebrare la ricorrenza organizza alcuni appuntamenti sul territorio isolano per raccontare questi cinque lustri di volontariato, celebrare i risultati raggiunti, continuare a fare rete e fare il punto sul valore e l’importanza della sostenibilità alimentare.

Una tappa che invita a ripercorrere le sfide e i traguardi raggiunti, ma anche a lanciare lo sguardo al futuro. «È un momento – spiegano dal direttivo – per chiedersi in che modo continuare a costruire territori davvero sostenibili e inclusivi e interrogarsi su come la capacità del Terzo Settore può e deve essere determinante per rimettere al centro le persone che vivono in difficoltà, ascoltare il grido della terra, come il grido dei poveri».

25 anni di banco alimentare della Sicilia
25 anni di banco alimentare della Sicilia

«Siamo nati a luglio 1998 e ora festeggiamo 25 anni di aiuto fatto con cuore e competenza. Ogni anno ci mettiamo al servizio di 260mila siciliani», sottolinea Pietro Maugeri, presidente del Banco Alimentare della Sicilia, appena riconfermato per il suo terzo mandato. «Sono passati cinque lustri dal giorno in cui il Banco Alimentare della Sicilia ha aperto le porte della solidarietà aggregando filosofie concrete di aiuto e territori in un percorso di impegno costante che ha, come fine ultimo, la restituzione della dignità a chi è in difficoltà».  

IL BANCO ALIMENTARE DELLA SICILIA OPERA IN 7 PROVINCE

Il Banco Alimentare della Sicilia è un ente no profit che opera dal 1998 sul territorio isolano e in particolare nelle province di Catania, Siracusa, Ragusa, Messina, Enna, Caltanissetta e parte della provincia di Agrigento. Aderisce alla Rete Nazionale del Banco Alimentare, raccogliendo le eccedenze di produzione della filiera agro-alimentare per ridistribuirle a oltre 400 strutture caritative e alle migliaia di persone accolte. Nel dettaglio, l’associazione raccoglie alimenti ancora ottimi che, avendo perso valore commerciale, sarebbero destinati alla distruzione. Salvati dallo spreco tali alimenti riacquistano valore e diventano ricchezza per chi ha troppo poco.

Banco Alimentare della Sicilia
Compagni di banco, i volontari del Banco Alimentare della Sicilia
RIDUZIONE DELLO SPRECO E SOSTEGNO ALIMENTARE

«La visione che anima il nostro operato – sottolineano – è contribuire alla riduzione dello spreco di risorse alimentari cercando di assicurare alle persone indigenti un adeguato sostegno alimentare e una alimentazione corretta. I benefici del sistema sono in diversi ambiti, da quello sociale a quello economico perché ottimizza la disponibilità di risorse ed evita spese alle strutture caritative, generando un risparmio di costi di smaltimento rifiuti alle aziende donatrici. Inoltre ci sono benefici ambientali per il minore apporto di rifiuti nelle discariche ed educativo perché si insegna il rispetto del valore del cibo e della fatica dell’uomo.

«Da 25 anni – spiega Maugeri – la nostra stella polare è recuperare cibo al massimo delle nostre possibilità per darlo a chi non lo ha. Purtroppo però i numeri sono impietosi e rispondere alla marea di richieste alimentata da pandemia, guerra e crisi energetica non è facile, soprattutto in una realtà che muta e si complica sempre di più. Ecco perché continuiamo a focalizzare l’azione e l’attenzione del Banco Alimentare nel Fare Rete».

L’associazione raccoglie alimenti ancora ottimi che, avendo perso valore commerciale, sarebbero destinati alla distruzione. Salvati dallo spreco riacquistano valore e diventano ricchezza.

Una rete e un’attività che trova la sua vetrina nazionale nella Giornata Nazionale della Colletta Alimentare che si tiene ogni anno a novembre e assume un significato importante, educativo e di rete. Per dare un’idea della colletta, basti pensare che il 26 novembre 2022, in Sicilia sono stati impegnati 10.000 volontari del Banco Alimentare della Sicilia, con 900 i supermercati coinvolti e 741 mila pasti raccolti per 21.670 strutture caritative convenzionate con la rete Banco Alimentare siciliana e 260mila persone aiutate.

LE CELEBRAZIONI PER I 25 ANNI DEL BANCO ALIMENTARE DELLA SICILIA

Impegno assiduo che ora viene celebrato con tanti appuntamenti. La prima tappa dei festeggiamenti dei 25 anni del Banco Alimentare della Sicilia si è svolta l’8 giugno nel Palazzo Centrale dell’Università di Catania. Un luogo scelto non a caso perché suggella la collaborazione intrapresa con l’Ateneo per coniugare i temi della solidarietà e della lotta allo spreco alimentare con quelli scientifici e accademici e trovare, grazie a questa unione, nuove risorse in termini di idee, progetti e fattibilità.

convegno

A dare il via alla celebrazione – che continuerà con cene e pranzi solidali, nonché con un altro convegno a novembre prima della 26° colletta alimentare – è stato il convegno “In Rete, costruiamo territori sostenibili – 25 anni l’esperienza del Banco Alimentare della Sicilia: l’impegno, i traguardi e le sfide per rendere sostenibile e inclusivo il territorio” pensato per dimostrare che l’attività del terzo settore può unire i territori, contribuire alla lotta allo spreco, tutelare l’ambiente e alleviare le conseguenze della povertà sia in termini psicologici sia nel disagio concreto di non avere cibo per sé e per i propri cari.

«Abbiamo deciso di festeggiare questo traguardo con un convegno sul tema della sostenibilità alimentare invitando i nostri “Compagni di Banco”», ha dichiarato Maugeri. «25 anni fa nessuno parlava di questi temi, ma oggi con il lavoro del Banco e con il lavoro sinergico del terzo settore, è diventato un tema di attualità». Tanto da essere declinata in quattro focus della giornata: Lotta allo spreco, Economie circolari in movimento, Responsabilità sociale d’impresa, Territorialità. 

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Food Not Bombs: la lotta contro lo spreco alimentare parte dalla strada
Food Not Bombs: la lotta contro lo spreco alimentare parte dalla strada

Tonnellate di frutta e verdura salvate: così Torino e Milano combattono lo spreco alimentare nei mercati
Tonnellate di frutta e verdura salvate: così Torino e Milano combattono lo spreco alimentare nei mercati

RePoPP: la lotta allo spreco alimentare diventa un modello per tutta la città
RePoPP: la lotta allo spreco alimentare diventa un modello per tutta la città

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

La Grecia vieterà la pesca a strascico, primo paese in Europa – #920

|

L’assalto eolico è ingiustizia climatica: le conseguenze sul patrimonio culturale sardo

|

Franco D’Eusanio e i vini di Chiusa Grande: “È un equilibrio naturale, noi non interveniamo”

|

L’arte collettiva del sognare: il social dreaming arriva in Liguria

|

Quanto inquinano gli aerei? Ecco cosa dicono i dati e le leggi

|

No border books, un kit di benvenuto per i piccoli migranti che approdano a Lampedusa

|

Intelligenza artificiale in azienda: ci sostituirà o ci renderà il lavoro più facile?

|

HandiCREA e il sogno di Graziella Anesi di un turismo accessibile e inclusivo

string(7) "sicilia"