23 Giu 2023

Casa Peloro, il social cafè che valorizza il territorio

Da cinque anni a Torre Faro, in provincia di Messina, il social café Casa Peloro è diventato un luogo di incontro e condivisione. Non solo un bar-ristorante che sceglie prodotti sostenibili e locali, ma soprattutto un'attività legata alla promozione del territorio dove è nata e a cui sente di dover restituire ricchezza e vivacità. E con campagne originali e consapevoli, si impegna per sensibilizzare i cittadini verso il rispetto per l'ambiente.

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Messina - Imprenditoria etica e valorizzazione del territorio. Sono questi i principi cardine che, da ormai cinque anni, guidano l’attività di Casa Peloro Social Café a Torre Faro, in provincia di Messina. Un’attività gestita dai giovani della start-up Peloro Farm srl, che ha sviluppato, in modo imprenditoriale, i valori che di fatto ha anche “ereditato” dai principi base della Pro loco Capo Peloro, a partire, appunto dallo sviluppo del territorio.  

Il principio alla base del bar-ristorante-pub Casa Peloro Social Café è infatti quello di creare lavoro e introiti economici ma, allo stesso tempo, restituire ricchezza al proprio territorio, ovvero questo angolo di Sicilia, punta estrema di Nord-Est dove secondo la mitologia, si trovava il mostro Cariddi. Come? Attraverso una piccola attività di ristorazione e intrattenimento che punta su proposte ecofriendly, etiche e locali.

LA NASCITA DI CASA PELORO DA UNA COSTOLA DELLA PROLOCO

Casa Peloro Social Cafè è un locale sul lungomare, che però parla di territorio, scommesse e legami. L’attività è nata nel 2018 proprio da una costola della Pro Loco Capo Peloro – ovvero un gruppo di giovani aderenti all’associazione – che nel 2015 ha portato di nuovo a Messina, dopo 35 anni, questo tipo di associazione di promozione territoriale.

casa peloro
Casa Peloro punta su sostenibilità ed ecologia

«Quando abbiamo avviato il progetto della pro-loco, abbiamo messo su alcuni progetti puntando su questi luoghi e nella convinzione che fosse una riscossa per questo angolo di Sicilia un po’ fuori dai giochi», spiega Nello Cutugno, presidente della Pro Loco, nonché uno degli amministratori della start-up. «Eravamo sicuri che sarebbero emersi talenti e contenuti. E così è stato», continua.

«Dopo un anno dall’istituzione della pro loco capitò una cosa interessante: un imprenditore originario della zona, che viveva fuori, riuscì a recuperare i vari eredi di questa casa di pescatori chiusa e abbandonata da 25 anni e che era diventata un luogo davvero indecoroso. Lui aveva un progetto imponente ma, visto che apprezzava l’attività che stavamo portando avanti con la ProLoco, ce la diede in comodato d’uso per circa sei mesi. Una volta lì dentro, è cresciuta sempre di più l’idea imprenditoriale e quindi la compagine societaria – costola, appunto della Pro Loco – ha chiesto l’affitto del locale. Ed ecco com’è nata Casa Peloro».

Il bar ospita regolarmente eventi, come concerti, mostre d’arte e incontri con autori e artisti del territorio, per stimolare la partecipazione attiva degli abitanti alla vita culturale cittadina.

CASA PELORO TRA CIBO MADE IN ITALY E INCONTRI CULTURALI

Da allora non ci siamo fermati un attimo e puntiamo, allo stesso tempo, sia sull’attività di ristorazione sia su quella di ritorno di energia e ricchezza sul territorio. Il legame con la Pro Loco Capo Peloro – che in questa zona sta operando come una sorta di hub e incubatore di idee e attività che facciano business con un’idea di sostenibilità e sostegno del territorio – resta fortissimo. Tanto che lo stesso logo del cafè, che rappresenta la figura mitologica di Peloro, è stato ideato dall’associazione e per questo ogni anno il 2% degli introiti dell’attività di Casa Peloro viene versato all’associazione.

Un modello virtuoso di cooperazione che fa bene al territorio. Casa Peloro Social Cafè infatti utilizza solo prodotti locali e biologici, promuovendo uno stile di vita sano e sostenibile nonché etico e culturalmente attivo. Il bar ospita regolarmente eventi, come concerti, mostre d’arte e incontri con autori e artisti del territorio, per stimolare la partecipazione attiva degli abitanti alla vita culturale cittadina.

E promuove la filosofia dell’economia sociale e solidale di un cafè sociale: luogo dove le persone possono incontrarsi, socializzare e partecipare a eventi culturali in modo informale. Dai laboratori creativi agli incontri di gruppo, fino alle mostre d’arte, concerti live, sfilate di moda, serate a tema, incontri di lettura, presentazioni di libri e tanto altro. Oltre ad essere un luogo di ritrovo e divertimento, il Social café è ormai un luogo di inclusione e di condivisione dove le persone possono trovare supporto sociale e professionale.

Casa Peloro
La vista sul mare da Casa Peloro
LA VALORIZZAZIONE E PROMOZIONE DEL TERRITORIO E DELL’ARTIGIANATO LOCALE

«Il legame con il territorio è preponderante», sottolinea Nello che proprio nel 2015 è riuscito ad ottenere dalla Disney per cui lavorava a Londra il distaccamento in remoto tornando ella sua amata Torre Faro. «Lo ritengo prezioso, come se io dovessi qualcosa al mio territorio». E da come stanno andando le cose, di sicuro i giovani di Casa Peloro stanno riuscendo nel loro intento: lavorare e creare ricchezza per la zona. Nei locali del Social Cafè, ad esempio, la start up ospita in sub-affitto la boutique locale e artigianale La Punta, che in questi anni è cresciuta riuscendo persino ad aprire un laboratorio sartoriale in paese.

E poi si dà spazio ad artigiani locali, mostre e tanto altro, puntando a rendere vivace il territorio e creare economia etica. Casa Peloro infatti fa la sua parte anche durante il Festival degli Aquiloni che si tiene all’inizio dell’autunno e promuove l’ecologia e l’attenzione per l’ambiente. «Da sempre abbiamo deciso di fare la nostra parte ed è per questo che a Casa Peloro abbiamo scelto di utilizzare prodotti 100% made in Italy, sicuri, ecologici e interamente riciclabili e compostabili».

Inoltre, in questi cinque anni, le campagne e i progetti sociali e green si sono avvicendati. Campagne anche semplici, che però stimolano i cittadini e lasciano il segno come quella lanciata qualche anno fa in collaborazione co il Birrificio Messina, per cui chi raccoglieva e portava nel locale un bicchiere di cicche di sigaretta, riceveva in cambio un bicchiere di birra. Un gesto apparentemente semplice ma dal grande valore ambientale e simbolico.

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