24 Ott 2023

That’s Lab!, a Caltanissetta un living lab che coniuga innovazione e impatto sociale

Scritto da: Salvina Elisa Cutuli

Nel 2019 l'assessore La Mensa del Comune di Caltanissetta ha pensato alla creazione di un living lab, uno spazio che coniugasse innovazione e partecipazione sociale. È nato così That's Lab!, per coinvolgere attivamente la comunità locale di Caltanissetta nell’ideazione, progettazione e realizzazione di servizi digitali capaci di valorizzare il territorio.

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Caltanissetta - Avete mai sentito parlare di illusione di frequenza? Forse no, ma sicuramente vi è capitato di imbattervi in un concetto o in qualcosa che avete appena scoperto e che vi sembra improvvisamente affiorare ovunque. Sta succedendo anche a me. Dopo un primo “incontro” con un living lab in Sicilia l’anno scorso, mi sono ritrovata in un susseguirsi di altri living lab in costituzione sempre in giro per l’isola. In questo caso però la mia illusione di frequenza si scontra con una realtà effettiva. Di qualcuno ve ne abbiamo già parlato, di qualcun altro ve ne parleremo presto, oggi vi raccontiamo cosa sta accadendo a Caltanissetta.  

That’s Lab!, ispirandosi alla filosofia dei living labs, si pone l’obiettivo di coinvolgere attivamente la comunità locale di Caltanissetta, gli studenti, le imprese e il settore pubblico nell’ideazione, progettazione e realizzazione di servizi digitali concreti, capaci di innescare un circolo virtuoso di sviluppo e di conoscenza che ha come fine la valorizzazione del territorio. Oggi di living labs se ne contano davvero tanti e attraverso la rete europea ENoLL è possibile avere contezza di questi ecosistemi sparsi nel nostro continente, ma anche al di fuori, tutti allineanti dall’idea di coniugare innovazione e impatto sociale.

thata lab
Uno dei workshop di That’s Lab!

I living labs aprono la conduzione dell’attività di ricerca a contesti di vita reale di città dove potenziali clienti/utenti cooperano con ricercatori, sviluppatori e progettisti nel processo innovativo. Per sua natura e per la metodologia adottata, è una infrastruttura in grado di supportare e generare l’innovazione sociale nel tempo, producendo costantemente prodotti e servizi utili al territorio ed ai suoi cittadini che contribuiscono a definirli e realizzarli.

PERCHÉ UN LIVING LAB A CALTANISSETTA 

«Caltanissetta si trova in un’area interna, siamo distanti dai circoli di conoscenza scientifica e tecnologica e non possiamo permetterci di stare fuori dai trend più promettenti. Per questo abbiamo immaginato uno spazio in cui contiamo di aggregare i ragazzi delle scuole, le imprese, le istituzioni per far conoscere il digitale, dire loro cosa si può fare e far produrre alla cittadinanza stessa dei servizi online», racconta Salvatore Giuseppe La Mensa, assessore con delega, tra le altre cose, alla Transizione Digitale e ai Fondi UE.

L’idea del living lab è proprio sua e risale al 2019, da lì a breve il progetto è stata presentato dal Comune di Caltanissetta (soggetto capofila di un ricco partenariato pubblico-privato, tra questi anche i Comuni di Mussomeli, Mazzarino, Delia e, tra quelli di natura pubblica, Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto per le tecnologie didattiche, Liceo classico linguistico e coreutico statale “Ruggero Settimo”, I.P.S.I.A. “G. Galilei” di Caltanissetta, Liceo artistico regionale “L. e M. Cascio”.), sovvenzionato da fondi europei (Azione 1.3.2 del PO FESR Sicilia 2014-2020) e finanziato attraverso il GAL Terre del Nisseno.

Questi territori hanno sete di innovazione e novità, i workshop sono andati tutti sold out nel giro di niente

«Io mi occupo di innovazione dal 1994, quando ho ricevuto queste deleghe l’immaginazione mi ha portato a questo disegno. A Caltanissetta non c’è una facoltà scientifica tecnologica, non esistono circoli di conoscenza di questa natura che non siano quelli universitari, a Catania o a Palermo; diventa quindi per noi necessario creare una casa comune per le varie cellule che si occupano di innovazione e che non sono state mai connesse tra loro», continua La Mensa. 

L’obiettivo generale di That’s Lab!, acronimo di Technological Hub And Testing Services LABoratory, è favorire quindi l’innovazione sociale e organizzativa nel territorio delle Terre del Nisseno nei settori dei beni culturali, del turismo, della green economy, dell’agrifood, degli open data e dei servizi civici e collettivi, per una crescita socio-economica della zona e per il supporto alla gestione dei flussi turistici.

THAT’S LAB E IL PROTOTIPO DI UN PORTALE TURISTICO

Per rendere più comprensibile l’impresa, That’s Lab! ha definito un obiettivo iniziale: la creazione collaborativa di un prototipo di portale turistico dedicato al territorio del Nisseno. A tal proposito dal 9 ottobre e ancora per qualche giorno, fino al 27 ottobre 2023, presso il Centro Culturale Michele Abbate di Caltanissetta sono in corso eventi e workshops dedicati proprio alla digitalizzazione e all’innovazione.

ABNE2 Rigenerazione Contesto Apertura

Un intero mese ricco di appuntamenti con esperti del settore che attraverso momenti didattici e laboratori operativi hanno coinvolto e continuano a farlo gli utenti del Living lab e tutti coloro che vogliono prendere parte alla realizzazione del prototipo del portale turistico. Dalla creazione dei contenuti alle tecniche chiave per poter comunicare con efficacia i vari prodotti e poi comunicazione visiva con un focus sulla fotografia e il video, modellazione 3D fino alla fase di finalizzazione e testing della soluzione che verranno sviluppate nel corso di questo mese. Italia Che Cambia sarà presente all’evento conclusivo del 27 ottobre per moderare la tavola rotonda. 

A guidare questo processo di costituzione è Fabrizio Lipani, project manager selezionato dal Comune. «Io non vengo dalla gestione di spazi culturali, ma dalla realizzazione di prodotti tecnologici, hardware, software, quindi porto una tipologia di approccio finalizzata alla realizzazione di output. Lo stesso che accade quando si realizzano soluzioni tecnologiche a impatto sociale, la differenza è che qui il committente non è il cliente, ma la collettività. Alla fine di questi incontri vedremo i benefici del percorso, chi evidenzierà il problema, chi le soluzioni e come queste soluzioni vengono implementate grazie al coinvolgimento di professionisti. Potremo vedere e toccare con mano cosa si può fare in un living lab», commenta Fabrizio.

SantAgata al Collegio Caltanissetta 2018
Uno scorcio di Caltanissetta
DALLA PRATICA ALLA TEORIA, IL MODELLO USATO A THAT’S LAB 

Sarà un percorso basato sulla pratica. Si è preferito infatti avviare un lavoro sul campo con la raccolta e mappatura degli spazi culturali da parte dell’associazione Moncada, le esperienze del territorio, lo sviluppo di software, la scansione 3d, l’influence marketing, il travel blogging, per poi comporre i pezzi dell’intero puzzle e discutere sul ruolo dei living lab, solo dopo aver toccato con mano cosa significhi, e avviare un confronto con gli altri living Lab che stanno nascendo sul territorio e le modalità per renderlo sostenibile. 

That’s Lab non è un progetto isolato: lo spazio, che si trova all’interno dell’ex macello che già vent’anni fa fu adibito a centro culturale polivalente, prevede anche un coworking e il living lab con tutte le attrezzature, oltre ad una sala conferenza già presente. «Speriamo sia un modo per fare rete anche al livello professionale, qui si fa un po’ difficoltà, si fa fatica ad organizzarsi per gestire progetti più complessi, vedo molta frammentazione. Allo stesso tempo questi territori hanno sete di innovazione e novità, i workshop sono andati tutti sold out nel giro di niente», conclude Fabrizio. E speriamo davvero sia così. La Sicilia ha bisogno di innovazione, cooperazione e nuovi orizzonti per avviare un cambiamento profondo e reale.

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