5 Feb 2024

Azione Famiglia: a Napoli la dispersione scolastica si combatte con il cinema

Scritto da: Claudia Moschetti

“Il cinema è una reinterpretazione del mondo”, ha detto il regista Gaspar Noé, ed è proprio questo che alcuni studenti napoletani stanno per imparare grazie al progetto Azione Famiglia. Dare sfogo alla creatività infatti, trovare nuovi significati e nuovi scopi può fare la differenza, soprattutto a scuola. Con il supporto delle famiglie e gli strumenti dell’Arte, si può costruire un futuro più felice e appagante.

Salva nei preferiti

Campania - Prevenire il fenomeno della dispersione scolastica grazie al cinema? È possibile! Anzi, è proprio questa l’originale modalità scelta dal progetto Azione Famiglia, promosso dal Forum Provinciale delle Associazioni familiari di Napoli. Sottoscritto e presentato da alcune delle realtà accademiche, culturali e sociali più importanti della Campania, Azione Famiglia intende coinvolgere studenti e studentesse e catturare il loro interesse tramite corsi di cinema, aprendo nel contempo degli sportelli nelle scuole che siano accessibili ai genitori dei ragazzi.

«Abbiamo scelto due istituti “di frontiera” – racconta Giuliana Sepe, presidente del Forum Provinciale delle Associazioni familiari di Napoli –, il Virgilio IV di Scampia e il Duca di Buonvicino di Calata Capodichino, dove docenti delle maggiori università terranno una serie di lezioni sul mondo della cinematografia, che andranno dalla stesura del copione alla creazione di colonne sonore per realizzare un prodotto finale».

Progetto Azione Famiglia 1
I PARTNER DEL PROGETTO

Il progetto rientra nel protocollo d’intesa siglato all’Università Suor Orsola Benincasa, già sede del primo corso di perfezionamento post-laurea in Italia volto alla formazione di esperti nel contrasto alla dispersione scolastica attraverso la pedagogia del cinema.

Per la città Azione Famiglia rappresenta una continuazione del Patto educativo sottoscritto nel 2022 dal Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, dall’Assessora all’Istruzione della Regione Campania Lucia Fortini, dal Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, dal Prefetto Claudio Palomba e dall’Arcivescovo dell’Arcidiocesi della città, Monsignor Domenico Battaglia, insieme al portavoce del Forum Terzo Settore Campania Giovanpaolo Gaudino e al Presidente dell’Impresa Sociale “Con i bambini” Marco Rossi Doria.

Il supporto al progetto arriva dalle Università di Napoli Suor Orsola Benincasa e Federico II, dall’Accademia di Belle Arti e dal Conservatorio San Pietro a Majella, dall’Ordine degli Avvocati di Napoli, dall’UCID (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti) Napoli e dall’UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana) Campania e da tutte le Associazioni di volontariato in rete con il Forum delle Famiglie.

AZIONE FAMIGLIA A SUPPORTO DELLE FAMIGLIE

Tra i primi obiettivi di Azione Famiglia c’è il sostegno alla genitorialità, reso tramite uno sportello di ascolto che fornisce assistenza gratuita, aperto nella sede degli istituti scolastici aderenti. Le scuole in questione sono situati nella periferia di Napoli; si tratta dell’Istituto Comprensivo Statale Virgilio IV di Scampia e l’I.P.S.E.O.A. Duca di Buonvicino di Calata Capodichino.

Entrambe le scuole hanno aderito infatti all’iniziativa che prevede lo svolgimento di un biennio sperimentale che attinga da Napoli, set cinematografico a cielo aperto, per formare maestranze nel settore. «Non forniremo solo assistenza legale e psicologica in questi istituti – spiega l’avvocata Sepe – ma organizzeremo anche laboratori e open day in cui genitori e figli avranno la possibilità di confrontarsi». 

In quest’epoca tecnologica in cui tutto è immediato e facilitato dall’intelligenza artificiale, educare i giovani rappresenta una sfida non indifferente

Il problema della dispersione scolastica nasce infatti in famiglia, intervenendo sul problema alla radice si può fare tanto per prevenire questo fenomeno in aumento. «Bisogna attuare un piano concreto di assistenza alla genitorialità per aiutare le famiglie in difficoltà, cercando le soluzioni adeguate caso per caso, coinvolgendo i genitori, sostenendo le famiglie deboli, tentando tutto quello che può avvicinare le famiglie alla scuola per far sentire che la scuola è centrale per lo sviluppo civile dei loro figli».

NAPOLI, APRIPISTA NELLA SPERIMENTAZIONE SOCIO-PEDAGOGICA

Diventa sempre più difficile per le scuole catturare l’attenzione e l’interesse degli studenti. In quest’epoca tecnologica in cui tutto è immediato e facilitato dall’intelligenza artificiale, educare i giovani rappresenta una sfida non indifferente ed è un dovere delle istituzioni adoperarsi per sollecitare la curiosità di ragazze e ragazzi e spronarli a completare gli studi. Certo, non è tutta colpa delle nuove tecnologie. La dispersione in Italia è un fenomeno complesso, legato soprattutto alla vita sociale dei minori e alla comunità in cui vivono: dai servizi per la prima infanzia alla formazione professionale, dalle politiche sociali a quelle abitative e del lavoro.

Progetto Azione Famiglia 3

La disoccupazione, l’esclusione sociale e la povertà sono, insieme a possibili disagi personali o familiari e alle difficoltà nell’apprendimento, tra i motivi più probabili di un abbandono scolastico. E Napoli tenterà, unendo molteplici forze, di agire sulla dispersione scolastica avvicinando i giovani a qualcosa che li appassiona e faccia loro mettere da parte, almeno per un po’, i problemi legati alla sfera privata e familiare.

«La città sarà protagonista di una sperimentazione di grande rilievo sociale, culturale e pedagogico – sottolinea Adriano Bordignon, presidente nazionale del Forum delle Associazioni familiari – che ci auguriamo possa diventare poi da esempio e da prototipo su tutto il territorio nazionale». I nuovi percorsi formativi, finalizzati a prevenire e ad attenuare il rischio di abbandono scolastico, mirano a infondere consapevolezza e responsabilità personale e sociale nei giovani studenti che aderiranno al progetto. Un’opportunità significativa, dunque, per rendere i genitori attori privilegiati nel processo di apprendimento dei propri figli e per integrare nuovi linguaggi capaci di incalzare la curiosità dei ragazzi.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Abitare collaborativo: cosa significa e perché è importante
Abitare collaborativo: cosa significa e perché è importante

Arghillà rinasce: la rigenerazione urbana dal basso di “uno dei luoghi più problematici d’Italia”
Arghillà rinasce: la rigenerazione urbana dal basso di “uno dei luoghi più problematici d’Italia”

Il centro FuoriLuogo: una casa della cultura per sperimentare e incontrarsi
Il centro FuoriLuogo: una casa della cultura per sperimentare e incontrarsi

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Angelo Vassallo, la svolta nell’omicidio del sindaco ecologista: 4 arrestati – #1016

|

Valencia, l’alluvione e quella mattonella che ci svela cosa succederà fra cent’anni

|

Vienna Cammarota, la donna che cammina per il mondo attraverso storie e avventure

|

Local Food Policy, un master per rispondere alle sfide globali a partire dal cibo

|

Servono spazi “laici” per parlare al tempo stesso di transizione energetica e tutela del territorio

|

Un festival in Sicilia sta radunando persone da tutta Europa per parlare di economia solidale

|

Taxi (poco) accessibili e diritto alla mobilità delle persone con disabilità

|

Luigi Mantegna, il pugile che non vince mai: “Ma faccio ciò che amo e sono felice”

string(6) "napoli"