17 Lug 2024

Open Accessible Cooking, il progetto di Elena e Andrea per una cucina accessibile

Scritto da: Mirella Madeo

L'indipendenza e l'autonomia di molte persone con disabilità passano anche attraverso la cucina. È per questo che Elena Rasia – giornalista e attivista per i diritti delle persone con disabilità – e il suo compagno Andrea, cuoco di professione, hanno lanciato Open Accessible Cooking, un progetto di divulgazione e informazione che vuole fornire tutti gli strumenti per l'indipendenza in cucina, anche attraverso tecniche particolari come la vasocottura.

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Bologna, Emilia-Romagna - Elena e Andrea uniscono le loro passioni per abbattere le barriere in cucina e promuovere l’inclusività con il progetto Open Accessible Cooking. Elena ha sempre avuto una passione per la comunicazione, convinta che le parole possano raggiungere luoghi dove le sue gambe non possono arrivare. Per anni, è stata speaker radiofonica per Radio Frequenza Appennino, una web radio di provincia, conducendo un format dedicato alle vite a “quattro ruote” e non solo, proprio come la sua.

Ha ideato e sta realizzando un progetto di indipendenza in città – Indi Mates, di cui abbiamo parlato qui –, per dimostrare che la disabilità non è un ostacolo, ma una forza propulsiva per creare cambiamento. Una propensione quella per il sociale, che trae origine dalla sua pluridisabilità, una vulnerabilità con la quale convive sin dalla nascita.

Open Accessible Cooking

Elena ama mettersi in gioco, non le fanno paura le sfide e quando crede in qualcosa, si butta a capo fitto senza alcuna esitazione. SiPuòFASDaSè – Open Accessible Cooking è il suo nuovo progetto. Un’iniziativa singolare per abbattere le barriere anche nel mondo della cucina. «Siamo Elena e Andrea, giornalista bolognese a quattro ruote con paralisi cerebrale e FASD e cuoco nerd pistoiese con anni di esperienza in cucina», si presentano i due protagonisti, coppia anche nella vita.

«Il nostro amore ci ha dato l’opportunità di far nascere questo progetto per far sì che anche le persone con mobilità ridotta possano vivere il mondo della cucina senza sentirsi perciò inadeguate. SiPuòFASDaSè – Open Accessible Cooking combina ingredienti e creatività per offrire una cucina inclusiva e alla portata di tutti», proseguono.

Il simbolo del progetto Open Accessible Cooking è una persona con disabilità in carrozzina, con un cappello da chef, che si solleva per afferrare una stella. «Questa immagine rappresenta gli obiettivi che sembravano irraggiungibili ma che, con creatività, determinazione e gli strumenti giusti, possono diventare realtà. SiPuòFASDaSè promuove la vasocottura, una tecnica che semplifica la cucina e la rende divertente per tutti. Grazie alla vasocottura, chiunque può preparare piatti deliziosi in modo semplice e creativo».

Open Accessible Cooking

Elena e Andrea si sono conosciuti, innamorati e hanno deciso di unire le loro passioni per la comunicazione e la cucina, dando vita a questa iniziativa. Chiedo loro di spiegarci meglio come funziona la tecnica della vasocottura, in particolare perché è particolarmente adatta per le persone con mobilità ridotta. «Perché non impiega fiamme libere a contatto diretto ed è un metodo che può essere utilizzato in sicurezza e senza troppa fatica anche da una persona  con difficoltà motorie», sottolinea Elena.

Elena ci confida che la cucina non a caso è stata scelta come focus del progetto. Se ne vuole in tal maniera sottolineare la centralità anche nella vita quotidiana di chi ha una disabilità. Già, ma qual è la quotidianità del rapporto con la cucina per le persone con disabilità? «È un fattore che può esserci come non esserci completamente», risponde. «Dipende da tante ragioni, io ad esempio, a 32 anni non avevo ancora mai neppure spaccato un uovo perché non ero a conoscenza di determinate attrezzature e perché la cucina standard aveva degli ostacoli per me inaccessibili che mi tenevano distante da quel mondo, nonostante ne fossi stata sempre affascinata.

Con questo progetto vogliamo far sì che anche le persone con mobilità ridotta possano vivere il mondo della cucina senza sentirsi inadeguate

«Sicuramente con metodi nuovi ed attrezzature adeguate, cucinare, potrebbe essere un ottimo veicolo di inclusione», osserva ancora Elena, che mi spiega poi quali sono state le principali sfide che lei e Andrea hanno affrontato per rendere la cucina accessibile e come le hanno superate. «Le sfide sono sostanzialmente quelle che partono dalle varie difficoltà motorie che può avere una persona nell’eseguire un piatto e dalle relative attrezzature che può utilizzare. È tutto molto soggettivo».

La conversazione si addentra sempre più nello specifico e giunge al tema delle ricette: ce ne sono alcune più indicate? In che modo influenzano l’attività in cucina? «Un po’ sperimentando e un po’ riadattando e rivisitando le ricette della cucina base abbiamo raggiunto un equilibrio, avendo presente anche le attrezzature che abbiamo a disposizione e ovviamente i nostri gusti. Sempre tenendo conto delle difficoltà di ognuno».

Open Accessible Cooking

Ma in un progetto di divulgazione come Open Accessible Cooking è importante anche misurare costantemente la risposta del pubblico. «Siamo all’inizio ma sicuramente ci piacerebbe e vorremmo che sempre più persone con difficoltà motorie prendessero spunto dal nostro progetto e si avvicinassero al mondo della cucina», osserva Elena in proposito.

Inevitabile pensare Open Accessible Cooking in stretta sinergia con Indi Mates, il progetto di coinquilinaggio solidale di Elena, ma la coppia spera in futuro di poter ampliare le proprie collaborazioni estendendole a professionisti o associazioni del settore. Ma gli obiettivi sono diversi, come quello di «attrezzare una struttura dove fare dei corsi di formazione per gente che abbia voglia di avvicinarsi alla cucina».

Siamo in chiusura ed Elena e Andrea desiderano lanciare un appello per diffondere il messaggio alla base della loro iniziativa: «Invitiamo tutte le persone a seguire il nostro percorso di cucina accessibile, dove condivideremo ricette, consigli e molto altro. Insieme, possiamo realizzare ogni desiderio culinario!».

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