Cosa mettere nello zaino da trekking? Consigli pratici per viaggiare leggeri
Cosa portare con noi quando affrontiamo un viaggio a piedi? La scelta di cosa mettere nello zaino da trekking può fare la differenza tra una splendida esperienza e un inferno. Vediamo come farla consapevolmente con i consigli di Alberto Conte di Movimento Lento.

Spesso capita chi affronta per la prima volta un lungo viaggio a piedi tenda a caricare un peso eccessivo sulle spalle, senza rendersi conto che uno zaino pesante aumenta notevolmente la fatica e soprattutto le sollecitazioni sulla schiena, sulle articolazioni e sui piedi. Cosa mettere nello zaino da trekking quindi per evitare sovraccarichi? Di solito si ci pone questo problema solo dopo qualche giorno di cammino, a volte quando è troppo tardi per evitare i problemi tipici del peso eccessivo: mal di schiena, infiammazioni alle articolazioni, vesciche ai piedi.
È quindi fondamentale dedicare una grande attenzione al contenimento del peso. La soluzione ideale prevede che lo zaino non superi il 10% del peso corporeo del viandante, grossomodo non più di 8 chili per un uomo e 6 o 7 chili per una donna. Sembra incredibile, ma con i materiali disponibili oggi è tecnicamente possibile.
Cosa mettere nello zaino da trekking: consigli pratici
Bisogna valutare la soluzione più leggera per ogni singolo oggetto che si vuole portare con sé, dallo spazzolino da denti alla guida sul percorso. A tale scopo è bene acquistare capi tecnici in negozi specializzati nell’outdoor e pesare ogni singolo oggetto con una piccola bilancia digitale da cucina, ad esempio per confrontare due paia di pantaloni e scegliere il più leggero o due magliette intime, tenendo presente che la somma di piccole differenze farà una grande differenza.

La tecnologia può essere di grande aiuto nel contenimento del peso: la guida del percorso o il romanzo che vogliamo leggere in viaggio possono essere consultabili nel formato e-book tramite il nostro smartphone, che può sostituire in modo più che dignitoso anche la macchina fotografica. Tra i caricabatterie disponibili dovremmo scegliere quello più leggero e considerata l’importanza dello strumento portare con noi un power bank, anche questo il più leggero possibile.
Shampoo, bagnoschiuma, detersivi, cosmetici devono essere ridotti al minimo: un piccolo pezzo di sapone di Marsiglia può servire per lavare noi stessi e i panni e lo shampoo deve essere travasato in un piccolo contenitore. Tutto ciò può sembrare un sacrificio, ma uno degli aspetti più interessanti del cammino è la consapevolezza di poter vivere e viaggiare con le poche cose che si trasportano sulle spalle. Una sensazione di libertà senza pari nell’epoca del consumismo sfrenato.
Indossare lo zaino
Una volta preparato lo zaino, bisogna indossarlo correttamente. Uno zaino non deve scaricare troppo peso sulle spalle, ma soprattutto sul bacino. Per questo motivo la “cintura” deve essere stretta il più possibile, poco sopra le anche. Gli spallacci devono servire soprattutto per assicurare lo zaino alla schiena ed evitare che si muova: ogni oscillazione consuma energia e va quindi evitata. A tale scopo è importante collegare i due spallacci con la fettuccia elastica anteriore.

Gli zaini più sofisticati sono provvisti di regolazioni per adattarsi all’altezza della persona e per avvicinare la parte superiore del sacco alla schiena, entrambe utilissime. Se lo zaino che sceglierete non dovesse avere una regolazione per l’altezza, verificate bene che esistano varie misure e scegliete quindi quella giusta per voi. Esistono inoltre zaini specifici per le donne, in cui gli spallacci hanno una forma più adatta all’anatomia femminile.
Dovete poi riempire correttamente lo zaino, in modo da abbassare il più possibile il baricentro: gli oggetti più pesanti devono quindi stare più in basso. Lo zaino deve essere perfettamente simmetrico: gli spallacci devono essere regolati allo stesso modo e soprattutto bisogna evitare l’errore di caricare una borraccia con l’acqua in una delle tasche laterali.
La soluzione migliore per l’acqua è l’utilizzo di una sacca con cannuccia da inserire all’interno dello zaino, in un’apposita tasca. La sacca con cannuccia consente di bere con facilità anche mentre si cammina, migliorando l’idratazione e diminuendo i rischi di tendiniti e colpi di calore. Dovete inoltre evitare di appendere carichi esterni che si muovano, come sacchetti di plastica o borracce, sempre per evitare di dissipare energia inutilmente.
La soluzione ideale prevede che lo zaino non superi il 10% del peso corporeo
Cosa portare con voi
Riguardo al contenuto, ho realizzato una lista dettagliata di cosa mettere nello zaino da trekking che ho pubblicato sul sito del Cammino di Oropa e che riporta i miei consigli per un cammino nella bella stagione, da integrare con indumenti più pesanti se dovete attraversare zone montane o se la stagione è fredda. L’elenco comprende tutto l’equipaggiamento, quello che indosserete e quello che dovrete portare nello zaino.
La lista sembra lunghissima, ma è solo un’impressione e ve ne renderete conto non appena comincerete a preparare lo zaino. Se avete dei dubbi lasciate a casa quello che non è assolutamente indispensabile, iniziando a mettere in pratica già prima di partire quello che è uno dei più importanti insegnamenti di un cammino: la frugalità.
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