24 Giugno 2025 | Tempo lettura: 6 minuti

Report di impatto 2025 Banca Etica: cosa racconta davvero

Dal credito sociale alla transizione ecologica, passando per l’economia di pace e l’inclusione: il nuovo Report di Impatto di Banca Etica fotografa risultati, strategie e prospettive di un modello bancario che continua a distinguersi nel panorama europeo.

Autore: Paolo Cignini
Sede centrale di Banca Etica a Padova, dove è stato presentato il Report di Impatto 2025

In breve

Cosa dice il Report di impatto 2025 pubblicato da Banca Etica?

  • Il Report di impatto analizza i singoli prodotti, ma rendiconta anche l’impatto dell’intera attività creditizia.
  • Gran parte dei 420,7 milioni di euro di crediti erogati di Banca Etica nel 2025 ha generato impatti sociali e ambientali positivi.
  • Attraverso l’Impact Appetite Framework, la banca monitora costantemente i propri risultati e sulla base di essi orienta le strategie operative.
  • Il Report conferma che l’approccio etico alla finanza per Banca Etica va oltre gli standard imposti dall’UE e vuole generare un cambiamento reale nell’economia e nella società.

Banca Etica ha pubblicato il suo nuovo Report di Impatto 2025, uno strumento che sintetizza il contributo sociale e ambientale generato dall’attività bancaria. In un panorama in cui la cosiddetta “finanza sostenibile” spesso si ferma a etichette di prodotto, il modello di Banca Etica continua a distinguersi per la coerenza sistemica di un approccio che integra finanza, diritti e responsabilità collettiva.

Il Report di Banca Etica rappresenta un unicum nel sistema bancario nazionale: non analizza solo singoli prodotti, ma rendiconta anche l’impatto dell’intera attività creditizia, includendo anche gli effetti indiretti e collettivi dei finanziamenti. Inoltre mostra apertamente che la parte non impattante del portafoglio non genera danni significativi – un livello di trasparenza che pochi operatori sono disposti a offrire.

«La nostra missione resta invariata: finanziare organizzazioni e imprese consapevoli del ruolo che hanno nella società e impegnate ad onorarlo con responsabilità; considerare il credito come un diritto umano; promuovere una nuova economia fondata sulle relazioni, la reciprocità e il superamento delle diseguaglianze», sottolinea nell’introduzione al report l’ex presidente di Banca Etica Anna Fasano (ora è presidente Aldo Soldi, eletto a maggio 2025 dall’Assemblea delle persone e organizzazioni socie della banca).

Report di Impatto 2025: crescono impieghi e capitale sociale

Nel 2024 la banca ha erogato nuovi crediti per 420,7 milioni di euro, portando il totale a 1,27 miliardi di euro. Gran parte di questi finanziamenti genera impatti sociali e ambientali positivi: oltre 60.000 persone raggiunte da servizi sociali e sanitari, 1.544 nuovi posti di lavoro, 447 famiglie sostenute per l’acquisto della prima casa tramite mutui agevolati Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici), progetti di housing sociale, imprese a guida femminile (27%) e 8.563 migranti inseriti in programmi di accoglienza.

Grafico dei flussi di raccolta, impieghi e aree di impatto nel Report di Impatto 2025 di Banca Etica
Grafico dei flussi finanziari nel Report di Impatto 2025: dalla raccolta ai crediti, fino alle aree di impatto – © Banca Etica

Sul fronte ambientale: 4.664 tonnellate di CO2 evitate – è come evitare di usare 1.800 auto per un anno intero –, 1.848 ettari coltivati a biologico, 108 interventi di efficientamento energetico e 47 impianti a fonti rinnovabili finanziati. Per ogni 1.000 euro di capitale sociale, circa 15 euro di credito con impatto positivo: un indicatore sintetico che Banca Etica definisce “dividendo sociale e ambientale”, a testimonianza del rapporto diretto tra risorse raccolte e benefici generati.

Governance e impatti nel Report di Impatto 2025

Il capitale sociale – sono stati superati i 96 milioni di euro grazie a oltre 48.000 soci – consente alla banca di operare anche in contesti difficili. Nel Mezzogiorno, Banca Etica reinveste il 90% del risparmio raccolto in prestiti locali, contro una media nazionale del 70%. Nelle dieci province italiane a maggiore esclusione finanziaria, la banca eroga crediti in misura doppia rispetto al sistema bancario tradizionale. Una propensione certificata dunque dal rapporto tra raccolta e impieghi sul territorio, ma anche da azioni di presidio concrete, come l’apertura, a maggio 2025, della ventiduesima filiale a Reggio Calabria, in una delle regioni italiane dall’economia più fragile e dove è più alto il bisogno di credito per famiglie e imprese.

Promuoviamo una nuova economia fondata sulle relazioni, la reciprocità e il superamento delle diseguaglianze

Mentre la normativa UE classifica singoli prodotti nell’ambito di ciò che definisce appartenente alla “finanza sosteniblile”, Banca Etica traduce in pratica un modello di finanza etica basato su valori e lo applica tramite il rispetto di rigorosi parametri ESG – ambientali, sociali e di governance – e politiche di esclusione che non consentono alcun investimento in settori come armi, fossili, gioco d’azzardo, mercificazione del sesso, mantenendo trasparenza ed engagement costante con i soggetti finanziati.

Ma non solo. Attraverso l’Impact Appetite Framework, la banca monitora costantemente i propri risultati e orienta le strategie operative, affiancando i consueti requisiti di vigilanza con una governance volontaria sugli impatti. «Si tratta insomma di applicare uno schema sfidante e virtuoso tanto al modello di business degli investimenti e del credito quanto ai processi interni dell’organizzazione», sottolinea il direttore generale di Banca Etica, Nazzareno Gabrielli.

Economia sociale europea e transizione energetica: il ruolo di Banca Etica

La banca è sempre più attiva anche su un orizzonte internazionale ed europeo, con particolare riferimento alla partecipazione alle reti della Federazione Europea delle Banche Etiche e alternative e della Global Alliance for Banking on Values – GABV, che sta per Alleanza globale delle banche etiche –, oggi centrali nel dibattito sul Piano d’azione europeo per l’economia sociale.

A conferma di questo, il 17 giugno scorso Banca Etica ha ospitato nella sede di Padova non solo l’assemblea annuale di Social Economy Europe, ma anche una conferenza aperta dedicata interamente al presente e al futuro dell’economia sociale, con la partecipazione di rappresentanti di Febea e di organizzazioni e autorevoli figure istituzionali coinvolte dal tema.

Persone socie e clienti di Banca Etica alla marcia della pace Perugia-Assisi 2025, con uno striscione dedicato alla finanza etica
Persone socie e clienti di Banca Etica alla marcia della pace Perugia-Assisi 2025 – © Luca Gallo / Banca Etica

Un riferimento anche per BEI e FEI: Banca Etica è spesso ospite qualificata ai tavoli internazionali in cui si definiscono le strategie politiche e finanziarie per valorizzare la social economy ed è un punto di riferimento consolidato della Banca Europea per gli Investimenti e del Fondo europeo per gli investimenti, che attraverso forme di garanzie e provvista finanziaria importanti valorizzano la sua expertise nel fare credito per supportare aree economiche fragili e categorie di soggetti come le imprese femminili, le persone migranti o le piccole e medie imprese bisognose di particolare supporto in Italia.

In un contesto internazionale segnato da ripiegamenti sulle politiche ESG, Banca Etica conferma così la centralità di un modello che non rinuncia alla propria visione trasformativa, per la quale esercitare il credito rimane leva di inclusione, transizione ecologica e democrazia economica. «Il Report di Impatto 2025 – conclude Nazzareno Gabrielli – conferma così, per il sesto anno consecutivo, la distintività e coerenza della finanza etica, che opera per rafforzare quella parte di società proiettata verso una crescita equa, duratura e collettiva, fatta di responsabilità d’impresa, attenzione agli impatti generati e promozione degli standard ESG».

«Il bisogno di finanza etica, del resto, non può che essere estremo in uno scenario globale dove le guerre si moltiplicano, spirano forti da Washington, e non solo, i venti contrari alla transizione ecologica, le divisioni in Europa favoriscono lobby votate a indebolire o cancellare le regole scaturite dal Green New Deal europeo. Di fronte a ciò, Banca Etica mostra che finanza ed economia di pace ed efficienti esistono e funzionano».

Vuoi approfondire?

Il Report completo è disponibile sul sito di Banca Etica.