Il mare della Sardegna è spesso raccontato come un paradiso turistico, ma negli scatti del fotografo Luca Tamagnini la costa fuori stagione svela un’identità più profonda e silenziosa.
Il mare della Sardegna è spesso raccontato come un paradiso turistico, ma negli scatti del fotografo Luca Tamagnini la costa fuori stagione svela un’identità più profonda e silenziosa.
In Sardegna ci sono otto cammini. Tre di essi rappresentano tappe storiche per l’Isola tra fede, cultura, ambiente, ma non solo. Sono anche un monito che tra passato e presente ricorda l’importanza della tutela ambientale.
In Sardegna gli alberi monumentali rappresentano un patrimonio naturale e culturale inestimabile, che distingue l’Isola per la ricchezza e la varietà di queste presenze secolari, testimoni viventi della storia e dell’identità locale.
Anche in Sardegna il vino incontra la sostenibilità: tre produttrici raccontano come tradizione e innovazione possano ridurre l’impatto ambientale senza sacrificare qualità e identità.
L’Ecoparco Neulè rappresenta un modello di turismo e fruizione del territorio consapevole e sostenibile, dove la natura è protagonista e il rispetto per l’ambiente è la regola.
Paola Falconi è un’artista sarda che attraverso la sua arte esplora il rapporto tra essere umano e ambiente, denunciando gli impatti della società contemporanea sull’ecosistema.
La storia di Giorgia Melis, odontoiatra di Iglesias, che ha trasformato la sua professione in un’occasione di volontariato e cambiamento.
Spaciada sa bregungia è un progetto che vuole ridare quotidianità alla lingua sarda, un’iniziativa dal basso che guarda alla trasmissione intergenerazionale come garanzia di tutela di un idioma identitario.
Michele Petza dell’associazione Su Maimoni e Is Ingestusu racconta il lavoro di ricerca che ha riportato alla luce il Carnevale di Tertenia, un rito antico tra memoria, identità e resistenza culturale.
Casa Lussu è un luogo che conserva la memoria, tramandandola attraverso esperienze che consentono di entrare nel cuore del territorio sardo, intrecciandola con la tradizione della tessitura e la cultura locale.
Unico in Sardegna, il santuario di Miki Pig è un luogo dove gli animali hanno una seconda possibilità e le persone riscoprono il valore del rispetto per ogni forma di vita. Alessia Crobu, la fondatrice, ci racconta la storia di questo luogo.
Bullismo e cyberbullismo continuano a crescere, spinti da pregiudizi e modelli sociali critici. Progetti come “Diamoci del tu” mostrano l’importanza di educare alla diversità e promuovere il dialogo.
I botti di Capodanno portano con sé un lato oscuro spesso ignorato: lo stress per gli animali, i danni ambientali e i rischi per la sicurezza.
Il Secret Santa dell’influencer sarda Claredda trasforma ogni anno la sua community in una rete di connessioni autentiche, tra doni e gesti di affetto, per riscoprire la magia della condivisione.
Attraverso l’e-commerce Mannos, Maria Giovanna Carta ha trasformato il legame con la sua terra in un’esperienza unica: un’adozione che connette persone, tradizioni e territorio, portando in tavola prodotti locali e storie autentiche.
L’ex manicomio di Cagliari è un luogo che rischia di scomparire dalla memoria collettiva, ma un podcast ridà voce a chi ha vissuto tra quelle mura, intrecciando testimonianze di sofferenza, speranza e resistenza.
Maurizio Savoldo e Federica D’Amato stanno portando avanti una rivoluzione tessile che unisce la tradizione della tintura naturale a un approccio innovativo ed ecologico basato sull’utilizzo di piante locali e sulla valorizzazione di antiche tecniche.
ll progetto Rigeneration Green, rivolto ai bambini del Barigadu, nasce con l’obiettivo di promuovere un’educazione ecologica e sostenibile attraverso esperienze dirette all’aperto integrando attività sportive, laboratori sulla sostenibilità, gestione di un orto collettivo e altre buone pratiche educative.
Dall’incontro della lingua sarda con il mondo digitale nasce Sardware, un progetto che porta il sardo nei software, nei browser e nelle piattaforme più utilizzate, trasformandolo in uno strumento vivo e moderno. Grazie al lavoro di un gruppo di volontari, in questo modo la lingua si evolve e si adatta all’era tecnologica, affermandosi non solo come patrimonio culturale ma anche come linguaggio di innovazione.
In questo testo Sara Brughitta, a partire dalla sua esperienza personale nel paese di Tortolì, racconta come da bambina viveva Is Animas. Simile alle feste di tradizione anglosassone, si tratta dell’antica festività sarda che celebra il culto dei morti. Is Animas, su Mortu Mortu, is Animeddas, Su ‘ene ‘e sas ànimas: i nomi possono variare da territorio a territorio ma l’essenza è sempre la stessa. Chiedere un dono per onorare e “sfamare” le anime bisognose di chi, sulla terra, non c’è più.
Con questo voto l’Italia si avvicina a un cambio normativo che potrebbe facilitare gli abbattimenti. Dubbi e critiche dal mondo scientifico e ambientalista.
La campagna “Diritto a stare bene” ha superato le 64.000 sottoscrizioni: adesso la legge sul benessere psicologico verrà discussa in Parlamento.
Cicloturismo, aree interne e nuovi modelli di mobilità: Pinar Pinzuti descrive come il viaggio in bici possa rilanciare economie locali e ridurre i divari territoriali.
A Palermo il CESIE sviluppa percorsi formativi e partecipativi che coinvolgono giovani, scuole e comunità, dando vita a una consulta cittadina, a un portale informativo e a una rete globale.
La fiera dell’editoria “Più libri più liberi” è al centro di polemiche per la presenza della casa editrice neofascista Passaggio al Bosco; in Bulgaria migliaia in piazza contro il governo; a Gaza segnali di normalità.
Parliamo di sicurezza stradale con Giovanni di Adesso Basta, dei detenuti al regime 41-bis in arrivo nell’isola, delle polemiche sul Rally Città di Cagliari e di Borutta e del valore dalle botteghe di prossimità.
Bilancio finale a qualche giorno di distanza dalla chiusura della COP30 di Belém. Non si è raggiunto un accordo sull’uscita dai combustibili fossili, ma nasce il “Meccanismo dell’Azione di Belém” per coordinare la giusta transizione.
In piazza corvetto gli operai avrebbero utilizzato i propri mezzi da lavoro per sfondare una barricata della polizia, ma si sarebbero poi ritirati. La polizia avrebbe lanciato e gas lacrimogeni.