L’omicidio di Giulia Cecchettin sembra aver scosso partiolarmente le coscienze nel nosto paese e moltissime voci si sono levate in un misto di disperazione, stanchezza, frustrazione e rabbia, chiedendo che sia l’ultima donna vittima di femminicidio a dover piangere. In Argentina invece è stato eletto presidente Javier Milei, un anarco-capitalista che promette di fare a pezzi la casta con la motosega. Parliamo anche della strana vicenda del Ceo di OpenAI, la società che ha sviluppato ChatGPT che è stato silurato e delle contraddizioni del fotovoltaico in Sardegna.
Nonostante le petizioni, le lettere e le mobilitazioni, la Commissione Ue ha approvato il rinnovo dell’autorizzazione al glifosato per altri 10 anni, pur con qualche accorgimento. parliamone. parliamo anche del nuovo report sull’azione (o spesso l’inazione) climatica a livello globale, della strana storia del leone fuggito dal circo a Ladispoli (con un contributo dell’etologa Chiara Grasso) e infine di qualche novità sulle leggi sull’immigraizone in Regno unito e Italia.
Cosa c’è dietro al successo di Trump che negli Usa sembra aver già vinto le primarie prima ancora che inizino? E come mai l’amministrazione americana sta facendo colloqui con quella cinese e segretamente anche con quella russa? E ancora, come vanno le cose a Gaza? E infine, lo sapete che la Corte suprema inglese ha respinto definitivamente il piano di deportazione degli immigrati illegali in Ruanda? Parliamo di tutto questo fra poco.
Di governi che si formano e partiti che si sciolgono, di rimpasti ed elezioni, di donne molestate e risarcite con 250 €, di vulcani che forse eruttano e di glifosato.
Il governo ha nominato una commissione per riscrivere praticamente tutta la normativa italiana in tema ambientale, solo che i nomi delle persone nominate, almeno alcuni, ecco, sono sospetti di avere commistioni con l’industria del fossile. In generale, comunque, sono pochi i governi del mondo ad aver preso misure di decarbonizzazione in linea con l’obiettivo di 1,5° di riscaldamento globale. Anzi non pochi, nessuno, stando a un recente report. Parliamo anche della situazione drammatica negli ospedali di Gaza e del supporto internazionale all’invasione israeliana che sta vistosamente calando, e infine di un’interessante intervista al biologo che 30 anni fa scoprì il problema delle microplastiche e che oggi dice la sua su come dovremmo risolverlo, questo problema.
L’Unione europea ha trovato un accordo sulla legge per il ripristino della natura. Una legge storica, sebbene la versione finale risulti un po’ annacquata e depotenziata rispetto a quella iniziale. Parliamo anche del clamoroso fallimento del principale progetto di reattori nucleari modulari di ultima generazione, dell’estinzione delle specie viventi che sembrerebbe avere dimensioni maggiori del previsto, di microrganismi mangia plastica che in realtà peggiorano la crisi delle microplastiche e della deforestazione dell’Amazzonia che ha rallentato molto nell’ultimo anno.
Apriamo parlando di diritti civili, con alcune importanti aperture della chiesa cattolica verso le persone omo e transessuali e una serie di risultati importanti negli Usa sul diritto all’aborto. Parliamo anche della riforma che il governo italiano ha approvato in consiglio dei ministri sul cosiddetto premierato, della situazione in Cisgiordania, con l’aumento delle aggressioni e uccisioni di palestinesi da parte dell’esercito e dei coloni israeliani e infine di un attentato verso un politico di estrema destra in Spagna.
Torniamo a parlare di Gaza, dei continui bombardamenti, del numero di vittime, soprattutto bambini e bambine, che continua a salire e della tremenda quotidianità di chi sopravvive. È possibile cercare una pace realistica adesso? Come si fa a fermare questa carneficina? E come, al tempo stesso, ad evitare che le atrocità del governo israeliano siano benzina per nuovo odio antisemita, verso persone che non c’entrano niente? Parliamo anche della questione della pista da sci italo-svizzera che rischia di distruggere un ghiacciaio e delle proteste ambientaliste.
L’accordo fra i governi di Italia e Albania sui migranti è destinato a far discutere e fa tornare alla mente diversi accordi simili o tentativi goffi (e poco etici) di contenere i flussi migratori, in Europa e nel mondo. Soluzioni che calpestano i diritti umani e che spesso nemmeno sono vere e proprie soluzioni. Parliamo anche di un nuovo studio sull’accelerazione del cambiamento climatico e di un motore di ricerca umano fatto da bibliotecari/e di Francia e Belgio.
A Nuova Delhi, la capitale indiana, non si respira per via dell’inquinamento che p dieci volte superiore ai livelli di sicurezza indicati dall’OMS. Un inquinamento frutto di alcune circostanze specifiche ma anche della direzione intrapresa dal progresso indiano. parliamo anche di una nuova ondata di grandi dimissioni, che riguarda soprattutto i top manager, e di incendi, con l’ultimo report dell’agenzia Copernicus.
La faccenda di Zerocalcare al Lucca Comics e tutto il polverone mediatico che ha sollevato può sembrare – e in parte lo è – una roba di poco conto rispetto alle migliaia di vittime civili del conflitto, ma può mostrarci e insegnarci parecchio. Parliamone. parliamo anche delle alluvioni in Toscana. della crisi del canale di Panama e della storica decisione dell’Ue che fa a pezzi il modello di Business di meta, prima di annunciare, sul finale, alcune importanti novità da Italia che Cambia..
A Hong Kong il principale partito pro democrazia non potrà partecipare alle prossime elezioni locali. La ex colonia britannica sembra sempre più vicina alla riannessione alla Cina, forse anche abbandonata dagli Usa. Parliamo anche dei mondiali di calcio 2034 che si terranno ufficialmente in Arabia Saudita, del progetto di rinaturazione del Po a rischio per le proteste di Coldiretti e degli associazioni degli agricoltori e dell’addio del Subcomandante Marcos.
L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni ha lanciato l’allarme. La guerra sta già oggi causando quasi 7 milioni di sfollati, in una delle crisi peggiori al mondo. La guerra però in questo caso non è quella a Gaza, ma quella in Congo, di cui non si parla praticamente per niente. Tornando su Gaza, invece, c’è stato un bombardamento israeliano su un campo profughi che ha fatto l’ennesima strage di civili, mentre aumentano le voci nel mondo che chiedono un cessate il fuoco. Parliamo anche della decisione del governo del NSW in Australia di uccidere 16mila cavalli selvaggi e delle peculiarità dell’uragano Otis, prima di chiudere con la voce del nostro direttore Daniel Tarozzi che ci guida alla scoperta della giornata di Italia che Cambia.
L’Europa si conferma all’avanguardia sul tema dei rifiuti e dell’economia circolare. la commissione ambiente del parlamento europeo ha presentato un regolamento davvero rivoluzionario, in cui si promuovono soluzioni di riuso e si proibiscono un sacco di confezioni e imballaggi usa e getta, a prescindere dal materiale con cui sono realizzati. Resisterà agli attacchi dei governi? Parliamo anche della situazione a Gaza e dintorni, e dell’uragano che ha colpito e quasi raso al suolo Acapulco, in Messico. Prima però, vi faccio ascoltare una piccola anticipazione, una sorpresa.
A Gaza proseguono i bombardamenti e si intensificano le incursioni israeliane via terra a Gaza, anche se non sembra ancora iniziata l’invasione vera e propria. Ma quali prospettive ci sono? Parliamo anche di un’importante colpo di scena che riguarda il discusso impianto di biometano fra Modica e Pozzallo, in Sicilia, della morte di Armita Geravand, sedicenne iraniana picchiata perché non portava il velo, e di quella di Li Keqiang, ex premier cinese e avversario di Xi Jinping, che potrebbe destabilizzare (forse) la leadership di Xi.
La Danimarca ha presentato un piano per ridurre drasticamente il consumo di carne e incentivare le soluzioni a base vegetale: parliamone. Parliamo anche di una nuova sparatoria negli Usa, del governo che ha provato, forse, a reintrodurre il nucleare in Italia senza autorizzazioni, della cattura di Co2 che non funziona e infine dell’ultima puntata della nostra inchiesta sul rigassificatore di Vado Ligure e di un’intervista a Vittorio Arrigoni.
Sebbene sia piuttosto scomparso dai media, anche il conflitto in Ucraina continua ad andare avanti, e allora forse è il caso di capire cosa sta succedendo. Facciamo anche gli ultimi aggiornamenti da Gaza e parliamo della possibile distruzione di un popolo incontattato e del suo habitat in India, prima di passare la parola al direttore Daniel tarozzi per la consueta rubrica La giornata di Italia che Cambia.
Mentre a Gaza la situazione resta drammatica, con l’esercito israeliano che ha intensificato i bombardamenti, gli Usa sembrano in bilico fra lo svolgere una funzione distensiva, cercando di scongiurare l’invasione della Striscia da parte delle truppe israeliane, e al tempo stesso prepararsi ad un allargamento del conflitto, richiamando i propri cittadini da tutta l’area. Parliamo anche dell’enorme sciopero generale delle donne in Islanda, della Spagna che potrebbe aver trovato un governo, dell’incidente ferroviario in Bangladesh e infine del peso delle agenzie di rating sulle sorti degli Stati.
Oggi parliamo di clima, ambiente e varie forme di democrazia, un connubio a cui dobbiamo iniziare a prestare molta attenzione perché buona parte delle soluzioni di cui abbiamo bisogno non potranno passare per le forme di democrazia che conosciamo o a cui siamo abituati. Quindi parliamo delle proteste contro una nuova pista da sci scavata in un ghiacciaio, di come sono andati il primo congresso sulla giustizia climatica e l’assemblea dei cittadini sulla genitorialità sociale (entrambe a Milano) e infine di un esperimento molto interessante che si sta svolgendo a Ferrara in vista delle prossime elezioni amministrative.
Le vicende di Andrea Giambruno, giornalista e compagno di Giorgia Meloni, anzi ex compagno, stanno tenendo banco sui giornali degli ultimi giorni oscurando persino il conflitto in corso a Gaza e mostrando il peggio del nostro giornalismo. E allora approfittiamone, con Daniel Tarozzi autore di un libro appena uscito proprio sul tema delle relazioni, per capire come potremmo gestire situazioni come questa diversamente. Parliamo anche del primo turno delle presidenziali in Argentina e della situazione a Gaza, con gli ultimi aggiornamenti.