Ucraina: la guerra è una guerra, è UNA guerra, è una guerra ⓘ
EDITORIALE
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Eirenefest: tre giorni per progettare un mondo di pace e nonviolenza
Decine di eventi e centinaia di ospiti nazionali e internazionali – da Vandana Shiva a Jacopo Fo, da Alex Zanotelli a Pat Patfoort – per porre le basi per un mondo fondato sulla pace e la nonviolenza. Tutto ciò succederà a Roma dal 2 al 5 giugno in occasione di Eirenefest, di cui anche Italia Che Cambia è media partner.

Con il pretesto della guerra in Ucraina il Parlamento invita il Governo ad aprire alla coltivazione di OGM
La denuncia arriva dalla Coalizione Italia Libera da OGM e riguarda una serie di provvedimenti passati in sordina per aprire i campi italiani alle tecnologie genetiche. Il rischio è quello di vanificare gli sforzi fatti sinora per ridurre l'impatto di questo comparto e consolidare – con la scusa dell'emergenza – un modello insostenibile dal punto di vista sociale e ambientale.

Emergency: “Ecco come aiutiamo la Moldavia ad accogliere i profughi ucraini”
Fra i paesi che stanno prestando soccorso alla popolazione ucraina un posto di rilievo è occupato dalla Moldavia, piccolo Stato che però sta fornendo un supporto di fondamentale importanza. Andrea Bellardinelli, che sta coordinando la missione di Emergency in territorio moldavo, ci porta notizie fresche da questo fronte.

Guerra, nonviolenza, decrescita: 11 punti da cui partire per costruire un mondo migliore
È possibile immaginare e porre le basi per costruire una società che sia libera non solo dal militarismo, ma anche dalle logiche di sopraffazione e annichilimento proprie del modello economico che oggi va per la maggiore? Un gruppo di associazioni del mondo della decrescita prova a farlo attraverso un percorso partecipato, ispirato ad alcune riflessioni, che pubblichiamo.

La finanza etica può contrastare l’economia di guerra? Secondo Anna Fasano sì. Ecco come…
Cosa fa Banca Etica per contrastare la guerra? Come può sostenersi economicamente? Com’è cambiata la concezione di pacifista nel corso degli ultimi decenni? Che cos’è la tassonomia e cosa si intende per azionariato critico? Questi e altri argomenti sono stati trattati da Anna Fasano di Banca Etica nella lecture di Scuola Capitale Sociale, tenuta gratuitamente su Zoom mercoledì 4 maggio.

Spiegare la guerra ai bambini: c’è un modo giusto per farlo?
Se i bambini sono sempre le prime vittime nelle zone interessate da guerre e conflitti, anche nelle parti del mondo dove regna la pace essi vanno tutelati. Non solo per aiutarli nel percorso di crescita e comprensione della realtà, ma anche per contribuire a plasmare persone consapevoli che, un domani, siano capaci di costruire un mondo migliore.

Inaugurata la panchina della pace: un angolo dove sedersi a riflettere sul presente
Distese di grano a perdita d'occhio e un cielo sereno; in primo piano una colomba con un messaggio di pace. La panchina della pace di Arquata Scrivia è solo la prima di una serie di angoli a tema che Elisabetta Scotto, una donna arquatese, ha intenzione di realizzare sul territorio per stimolare la riflessione sui temi fondanti del nostro tempo.

Guerra in Ucraina: come viene raccontata e percepita in Russia?
Mentre veniamo inondati di notizie della guerra dalla sponda ucraina, abbiamo poche testimonianze da parte russa: cosa sta succedendo lì? Come viene rappresentata la guerra a livello mediatico? Qual è la percezione da parte della popolazione rispetto a ciò che sta accadendo? Ne parliamo con due giornalisti che hanno lavorato e vissuto in Russia.

Basta Una Zampa: il progetto che porta la Pet Therapy ai bambini giunti dall’Ucraina
Basta una Zampa è il progetto di Pet Therapy che insieme agli amici a quattro zampe porta un sorriso ai bambini e alle bambine nelle scuole e negli ospedali da ormai più di 16 anni. Oggi il progetto è giunto a Tortona (AL), in sostegno ai bambini ucraini portati in Italia dai volontari della Confederazione Nazionale delle Misericordie, per aiutarli ad affrontare questo momento di difficoltà, paura e disorientamento.

Una storia di accoglienza dalla Calabria: Irina e la piccola Sofia arrivano nel borgo di Badolato
L'Italia ha già accolto decine di migliaia di profughi ucraini e la Calabria non fa eccezione. Dal piccolo borgo di Badolato arriva una bella storia di accoglienza e solidarietà che testimonia come ogni attore della società civile si sappia far trovare pronto nel momento del bisogno.

Siamo stati in Ucraina con la carovana di pace nonviolenta: Stop the war now!
Il nostro caporedattore Francesco Bevilacqua ha partecipato alla carovana che ha coinvolto decine di realtà laiche e religiose coordinate dalla Comunità Papa Giovanni XXIII e che ha portato a Leopoli aiuti e beni di prima necessità, per poi tornare accompagnando in Italia profughi in fuga dalla guerra. Ecco le sensazioni, le emozioni e la cronaca di questi tre giorni.

Genova dice no al traffico d’armi: la mobilitazione dei portuali contro le navi della morte
Ieri, 31 marzo, c'è stato uno sciopero di 24 ore del porto di Genova. I portuali si oppongono alla guerra e hanno incrociato le braccia in occasione dell'arrivo di una delle navi della flotta Bahri, da anni simbolo delle "navi della morte", che trasportano armamenti. Ecco cosa è successo.

Cosa succede veramente in Ucraina? Parola ad un reporter appena rientrato dal fronte
Abbiamo intervistato Benoît Christal, reporter francese appena rientrato dall'Ucraina. Benoît ci testimonia quanto ha vissuto in prima persona, lo stato delle città che ha attraversato, il sentimento delle popolazioni che fuggono o restano e ci proiettano in un Paese travolto da un conflitto militare. Parole concrete, basate sui fatti, di chi ha visto e toccato con mano ciò di cui parla...

Banche Armate: i tuoi soldi alimentano l’industria delle armi?
Spesso si sceglie una banca affidandosi al passaparola, al costo di aprire un conto, alle promozioni, alla casualità. Questa, in realtà, è un'azione importante e dal forte impatto. Alcuni istituti di credito sono legati al business delle armi: "banche armate", quindi, che alimentano un mercato disumano e devastante. Mai come oggi è importante esserne consapevoli.

Movimenti internazionali contro la guerra: con le armi non vince nessuno
La guerra è sempre un errore, a prescindere da chi l’abbia causata e a che latitudine si stia combattendo. Questa ferma convinzione dovrebbe far leva sulle coscienze collettive e dimostrare che un’altra soluzione all’abominio della guerra è possibile. Schierarsi, in questi casi, non serve a nulla, se non ad alimentare odio e intolleranza. Se ne è parlato mercoledì sera nel corso del webinar organizzato da PeaceLink, dal titolo “Voci del movimento internazionale contro la guerra”.

Nino Sergi di Intersos: “Tre strade per fermare la guerra in Ucraina attraverso il dialogo politico”
L’arroganza ha impedito passi intelligenti e forse risolutori prima che il conflitto degenerasse, ma anche – soprattutto – adesso che si è iniziato a sparare è necessario riaprire il dialogo e tentare iniziative politiche e diplomatiche per riportare la pace in Ucraina e fermare la crisi umanitaria. Il fondatore di Intersos Nino Sergi suggerisce tre ipotesi che si rifanno a questo approccio. Vediamo quali.

Ucraina, le spese militari non servono a costruire la pace
Fra le cause della tragica situazione odierna in Ucraina c'è anche un'escalation bipartisan delle spese militari negli ultimi anni. Come sostiene Francesco Vignarca della Rete Italiana Pace e Disarmo, è dunque impensabile proporre una soluzione al conflitto che passi per un'ulteriore militarizzazione.