26 Ago 2020

Adattarsi alla natura e ai cambiamenti: la Biopastoreria di Giorgio e Silvia – Piccoli produttori #1

Scritto da: Beatrice Azzolina

Adattarsi ai cambiamenti e ai cicli della natura, creare fiducia nelle persone e dar vita ad una rete di produttori di cibo che possa valorizzare e sostenere le piccole attività agroalimentari. Questa la visione del lavoro agricolo condivisa da Giorgio e Silvia Dalle Molle, fondatori dell’Azienda agricola Biopastoreria e tra i protagonisti della docu-serie Forza della Natura.

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Ferrara, Emilia-Romagna - Giorgio e Silvia Dalle Molle, dell’Azienda agricola Biopastoreria, stanno cercando di continuare a fare quello che la loro famiglia ha sempre fatto: essere “produttori di cibo”. Sono cresciuti in campagna, ascoltando le storie legate ad un certo tipo di agricoltura che i genitori raccontavano loro. Questo tipo di agricoltura è quella biologica, non urlata e forzata ma seminata attorno con l’esempio, attraverso passi piccoli ma determinati.

La natura sembra essere un richiamo forte per entrambi, da sempre. Per Giorgio con i suoi dubbi sul futuro, che lo spaventa “tantissimo”, ma con la consapevolezza che fare l’agricoltore gli permette di non essere legato a niente, di essere libero di prendersi il suo tempo silenzioso. Libero e pronto a costruirsi una sempre rinnovata coscienza dell’importanza di adattarsi ai cambiamenti e a una tabella di marcia che segue le stagioni e non le necessità di un ciclo produttivo schiavo di un’agricoltura sempre più industriale.

Per Silvia, che da sempre è innamorata della natura e che ha scoperto, dopo essere cresciuta e averla osservata da una prospettiva un po’ più esterna, quanto sia grande la ricchezza di questo suo mondo e il valore della consapevolezza che il “tempo è”, né veloce né lento.

Biopastoreria 20 1

Il lavoro nei campi, alla fine, non è cambiato troppo in questo periodo segnato dall’emergenza Covid-19. Quello dell’agricoltore è un lavoro fondamentale e il suo rapporto con la terra non ha risentito particolarmente delle limitazioni sociali. Qualcosa però si è mosso: il legame con le persone si è dovuto modificare e adattare alle nuove dinamiche di distanziamento sociale.

Fare la spesa direttamente nell’azienda agricola per tanti cittadini ha rappresentato uno dei pochi momenti di fuga dalle mura domestiche, immersi in un bosco e nella tranquillità di un luogo che permette di comprendere il nostro profondo legame con i meccanismi nascosti che regolano lo scorrere di tutti gli eventi.

Per la Biopastoreria e per la Bottega degli Orti le richieste di prodotti sono aumentate, più persone hanno cercato del cibo sano, forse perché si sono soffermate a sentire il sapore delle cose e perché sono state obbligate a cercare i diversi prodotti sul territorio. Le consegne a domicilio, organizzate in poco tempo per rispondere alle nuove necessità, sono state importanti per permettere all’azienda agricola di continuare a esserci in quanto presenza commerciale sul territorio ma sono anche state una grande lezione di fiducia: i consumatori hanno affidato la scelta del proprio cibo a mani esperte ma sconosciute, facendo capire il grande bisogno di “reti” che serpeggia tra le comunità.

Biopastoreria 31

E di rete sente di aver bisogno anche Giorgio: reti di “produttori di cibo” capaci di scambiare idee e di fargli capire che non si è mai soli in una lotta costante contro i grandi colossi, non violenta ma agita con l’esempio.

Scoprire ed educarsi sull’importanza di produzioni diversificate e nel rispetto della stagionalità e sostenibilità delle pratiche agricole sembra essere una delle poche strade per ridare importanza al territorio, al paesaggio e alla cultura. Biopastoreria, per questo, è anche un polo didattico per trasmettere e raccontare i propri valori a tutti quelli che sono pronti ad ascoltarli e a riceverli. La cultura dello spreco e della velocità può essere modificata “imparando a consumare meglio”, rendendosi conto del legame che intercorre tra tutto quello che ci circonda, imparando a essere grati per il territorio e per i prodotti che ogni giorno possiamo gustare grazie al lavoro di agricoltori come Giorgio e Silvia ma anche grazie alla forza della natura.

Forza della natura, una docu-serie di LUMA video, racconta le storie di piccole attività agroalimentari che durante il periodo difficile dovuto al Covid-19 non si sono mai fermate. Vuole dare voce a chi ha continuato a portare avanti la propria attività a testa alta, dimostrando l’importanza di coltivare il nostro presente e il nostro futuro. Per saperne di più clicca qui e leggi tutti gli articoli.

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