13 Gen 2022

Camilla, Luca e Bella Dentro, la filiera etica che salva l’ortofrutta brutta ma buona

Scritto da: Elena Rasia

Luca e Camilla sono una coppia milanese che, traumatizzata dall'enorme impatto sociale ed ecologico degli sprechi alimentari, ha lasciato il proprio lavoro e lanciato un progetto inedito e innovativo. Lo hanno chiamato Bella Dentro e grazie a esso hanno ricostruito da zero una filiera etica ed ecologica che accoglie tutti quei prodotti ortofrutticoli buoni ma troppo "brutti" per essere esposti sugli scaffali della grande distribuzione.

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Milano, Lombardia - Bella Dentro nasce ufficialmente nel gennaio del 2018 in Lombardia ed è il primo progetto italiano di filiera che valorizza e riduce gli sprechi ortofrutticoli e il loro impatto economico e sociale sui produttori. È una realtà che lavora e si sviluppa attraverso vari step: la ricerca, l’acquisto, la vendita, la trasformazione e la divulgazione.

L’idea è nata nell’estate del 2017 da Camilla e Luca, due giovani che dopo aver appreso da un famoso reportage quanto incidevano gli sprechi della filiera agroalimentare e come funzionava il processo di selezione e distribuzione dei prodotti, hanno scelto di licenziarsi e incominciare a pensare a una rivoluzione contro lo spreco e l’estetica nel settore.

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Partendo da questi obiettivo, hanno dato vita a una filiera ortofrutticola parallela che rivalutasse tutto ciò che per la grande distribuzione non era esteticamente bello da vedere e di conseguenza da proporre alla clientela e che cambiasse l’approccio in merito a selezione, distribuzione e vendita dei prodotti.

La giovane coppia ha dedicato mesi allo studio e alla ricerca in giro per le aziende agricole italiane proponendosi volontariamente come manodopera nella raccolta di frutta e verdura per arrivare preparata alla fondazione della realtà che aveva in mente con un punto di vista costruito sul campo. Questo li ha portati a definire il loro obiettivo cardine ovvero quello di ridare il giusto valore ai prodotti e al lavoro degli agricoltori.

Fino a quel momento infatti, i lavoratori agricoli – primo anello della filiera – non avevano mai percepito un riconoscimento per la merce non idonea alla vendita, vedendosi così costretti scartare e quindi sprecare prodotti che invece potevano tranquillamente essere consumati. Da ultimo, i produttori vedevano anche svalutato il lavoro di mesi, perché la selezione effettuata ai fini della vendita tagliava fuori un’importante fetta di prodotti brutti ma buoni.

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Nel 2018, con i pochi soldi a disposizione, a bordo di un’apecar, Luca e Camilla hanno iniziato in prima persona a vendere frutta e verdura per le strade di Milano. Quella stessa frutta e verdura che veniva scartata dalle aziende del territorio loro la sceglievano e selezionavano, acquistandola a loro volta a un prezzo equo per darle una nuova vita.

L’ape car Bella Dentro è stato un successone e, dopo un primo periodo dedicato alla presentazione sul territorio del loro progetto e della filosofia che li contraddistingue, la coppia ha deciso di ampliare l’attività e di dedicarsi anche alla trasformazione alimentare professionale per poter aumentare sempre di più le quantità di frutta e verdura da salvare senza correre il rischio di sprecarla.

Per poter aggiungere ulteriore valore etico, economico e sociale alla filiera è nata una bella collaborazione con l’Officina Cooperativa Sociale di Codogno, che dal 2015 è dedita alla formazione e all’impiego di persone con autismo e ritardo cognitivo.

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L’Officina Cooperativa Sociale è diventata partner produttivo ufficiale di Bella Dentro. Bella Dentro fornisce frutta e verdura imperfetta, alcuni dei macchinari e la formazione necessaria; il laboratorio de l’Officina, con il lavoro dei ragazzi, trasforma questi prodotti in confetture, succhi ed essiccati a marchio Bella Dentro, facendo nascere così la prima linea ufficiale di prodotti – siamo nell’estate del 2020.

Nello stesso anno, in autunno, Luca e Camilla hanno inaugurato il primo negozio Bella Dentro, dov’è possibile acquistare prodotti freschi e non e approfondire tematiche riguardanti gli sprechi. Oggi è aperto anche un altro punto vendita, la filiera si sta ampliando e la consapevolezza sull’impatto che ciò che mangiamo ha sull’ecosistema e sugli esseri umani è sempre più forte.

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