31 Ott 2022

Fermento: una comunità che lavora in rete per promuovere l’inclusione dei cittadini stranieri

Scritto da: Lorena Di Maria

Lavorare in rete per promuovere l’inclusione dei cittadini stranieri o di origine straniera: ad Alessandria è stato presentato un manifesto condiviso che si rivolge ai soggetti vulnerabili, per offrire nuove opportunità e nuovi servizi sul territorio. Una decisione che va nella direzione di una crescita sostenibile e sempre più inclusiva per la collettività.

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Alessandria - Le migrazioni possono essere un’opportunità di crescita e cambiamento per la società? La comunità allargata che vive ad Alessandria è convinta di sì ed è pronta a scommetterci. Con il progetto Fermento, tra il 2020 e il 2022, ha lavorato alla realizzazione di proposte e idee che aiutino a valorizzare le risorse locali disponibili nell’ambito dell’assistenza e inclusione dei cittadini stranieri.

Il sogno condiviso è quello di una società più equa per tutti e tutte. Sul territorio ovviamente non mancano criticità e sfide comuni e proprio per questo la risposta è stata una: reagiamo insieme e facciamolo attraverso un manifesto condiviso che obiettivi, approcci, ambiti di intervento e organizzazione della Comunità. La comunità che vogliamo.

Il progetto Fermento è stato presentato proprio in questi giorni al Centro Congressi di Alessandria. Promosso dall’Associazione di Promozione Sociale Cambalache, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, è in partnership con CISSACA, Associazione Cultura e Sviluppo, Comunità San Benedetto al Porto, Cooperativa Sociale Coompany&, APS BlogAL, Cooperativa Mediaservizi/Radiogold, ASGI e Ashoka Italia.

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Presentazione del progetto Fermento

Ma queste sono soltanto alcune delle realtà coinvolte, perché di fatto il progetto Fermento ha stimolato la collaborazione di oltre cinquanta soggetti del territorio provinciale, che hanno aderito a vario titolo alle azioni messe in campo. Le azioni sul territorio sono state poi studiate per potenziare i servizi di tutela, orientamento e accompagnamento a favore di cittadini stranieri, anche tramite percorsi sperimentali.

L’obiettivo è stato anche quello di contribuire al rafforzamento del tessuto sociale grazie ad attività culturali basate sul protagonismo degli stessi cittadini con storie di migrazione e nell’ottica del coinvolgimento di tutta la collettività.

IL PERCORSO

Tra gli obiettivi principali del progetto è emersa la necessità condivisa di costituire e rafforzare una comunità di pratiche e saperi nella promozione dell’inclusione di cittadini e cittadine stranieri/e in provincia di Alessandria. Il manifesto condiviso – chiamato Blue-print – nasce proprio da qui: si tratta di un documento co-redatto frutto dei contributi raccolti durante un ciclo di quattro workshop condotti tra novembre 2021 e giugno 2022 da Ashoka Italia, network che riunisce imprenditori sociali innovativi in tutto il mondo e volti alla costituzione della Comunità stessa.

Il sogno condiviso è quello di una società più equa per tutti e tutte

Gli incontri sono stati concepiti come spazi di ascolto, condivisione e conoscenza dove soggetti pubblici, enti del terzo settore e privati hanno avuto modo di rafforzare la conoscenza reciproca attraverso attività di networking e di approfondire o rafforzare strumenti e concetti inerenti al funzionamento del sistema locale, alle pratiche di storytelling e narrazione, alla teoria del cambiamento e infine al lavorare in rete.

TRA HOUSING, LAVORO, SERVIZI E MIGRAZIONI

Il manifesto individua quattro ambiti prioritari di intervento: l’housing, per facilitare percorsi di accesso alla casa e identificare possibili risposte a situazioni emergenziali; l’accesso al lavoro degno; il consolidamento di reti e il potenziamento dei servizi di protezione sociale, la promozione di una visione delle migrazioni come opportunità di crescita e cambiamento.

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Il progetto Bee My Job di Cambalache

Definisce anche le principali caratteristiche della comunità stessa valorizzandone l’eterogeneità, la dimensione aperta e inclusiva nonché la forma di governance, che prevede la nascita di una “cabina di regia” per coordinare i lavori e definire il piano operativo fatto di azioni concrete sul breve, medio e lungo periodo, così come di una serie di project team di lavoro dedicati ai singoli ambiti di intervento.

Cabina di regia e project team che hanno già potuto mettersi al lavoro questa mattina, dopo la presentazione del Blue Print, in tavoli di lavoro coordinati da Ashoka Italia, con la partecipazione dei rappresentanti di oltre 40 enti partecipanti. Un primo nuovo step per guardare al domani, coordinandosi sulle urgenze, le necessità e le criticità del territorio, per rispondere alle sfide comuni, verso una società più equa per tutte e tutti.

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