9 Nov 2022

Alessia D’Epiro lancia Conscious Business Plan: “Voglio aiutare le imprese che fanno bene alla comunità”

Dopo diversi anni in cui si è dedicata a cambiare il mondo dell'imprenditoria per renderlo più equo e accessibile e per ridurre il gender gap, Alessia D'Epiro lancia un nuovo progetto. Il nome è Conscious Business Plan e l'obiettivo è ampliare ancora di più il raggio d'azione, sostenendo tutte quelle iniziative capaci di fare del bene al territorio e alla comunità attraverso l'impresa.

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Dopo aver co-fondato e guidato per cinque anni la Womanboss Academy con lo scopo di accompagnare le altre donne in una trasformazione personale e lavorativa, Alessia D’Epiro inaugura il progetto Conscious Business Plan. La pandemia ha stravolto la vita di tutti, anche quella di Alessia, mostrando in molti casi nuove esigenze e nuovi valori a cui ispirarsi. «Gli ultimi due anni sono stati un acceleratore per chi aveva voglia di compiere un cambiamento, nel bene e nel male. Ho sempre pensato a un lavoro che potesse aiutare, contribuire a migliorare il mondo in cui viviamo», ci ha detto.

«Con la pandemia alcuni temi, come quello della parità di genere a cui ho dedicato tanti anni della mia attività professionale, sono stati superati non perché abbiano perso di importanza e di significato – prosegue Alessia –, ma perché è urgente ampliare l’orizzonte anche ad altre tematiche indispensabili per la nostra stessa sopravvivenza. Una narrazione in evoluzione con la società. Così è nata Conscious Business Plan, una nuova piattaforma per creare un’economia rigenerativa e un business consapevole per se stessi, gli altri e l’ambiente, senza per questo abbandonare il profitto». 

foto alessia 1

Attraverso Conscious Business Plan l’imprenditrice supporta aziende che hanno come comune denominatore non più solo il genere, ma la voglia di sviluppare progetti che fanno del bene alla comunità, all’ambiente e alla crescita, tenendo sempre bene a mente la disponibilità limitata delle risorse a disposizione.

Diritti e inclusione non riguardano più solo il mondo delle donne e il tema gender non può limitarsi solo a una distinzione tra universo maschile e universo femminile. Alessia è andata oltre per promuovere un’emancipazione da un certo tipo di paradigma culturale che riguarda tutti e tutte, senza alcuna distinzione. Il focus adesso è incentrato su un diverso modo di fare impresa. 

«Credo che i cambiamenti importanti nei prossimi anni verranno realizzati dalle imprese e dagli imprenditori. Pensiamo, ad esempio, al mondo del biologico. Gli imprenditori hanno cominciato a proporre nuovi prodotti creando una nuova consapevolezza. Ad una nuova domanda è subentrata una nuova offerta. Dieci anni fa il mondo del biologico era ancora per pochi, oggi non è più così».

Spesso Alessia riscontra, soprattutto tra i progetti legati al terzo settore che hanno un grande impatto nel migliorare la società, una certa difficoltà a “vestirsi di business”: «C’è ancora questo atteggiamento di povertà mentale che definisce e interpreta il marketing con un’accezione negativa. È un approccio che non premia, serve lavorare anche su questo aspetto», continua Alessia. Il marketing coinvolge aspetti della psicologia e della comunicazione, crea una connessione di empatia con l’altro. Per realizzare un prodotto nuovo che possa apportare del bene agli altri è necessario studiare e approfondire e il marketing gioca un ruolo fondamentale.

Foto Alessia HR

Conscious Business Plan è un percorso della durata di quattro mesi che punta a sviluppare la consapevolezza della persona prima ancora che dell’imprenditore, la leadership e la governance. Permette di individuare i valori sui cui si fonda l’azienda, le risorse, il modello più produttivo e meno impattante, accelerando la consapevolezza e la facilitazione.

Alla base del pensiero di Alessia c’è la doughnut economy, un approccio economico che non mira a generare ricchezza per pochi eletti, ma a soddisfare i bisogni umani fondamentali di tutti. Le persone in media consumano risorse naturali a una velocità maggiore di 1,75 rispetto a quanto il pianeta possa rigenerarle; la doughnut economy propone un nuovo capitalismo consapevole capace di soddisfare i bisogni umani fondamentali senza superare il tetto ecologico. Un’economia rigenerativa e distributiva che non crea disuguaglianze.

Il percorso con Alessia conduce verso questa direzione e consente di ottenere diversi benefici: da talenti e collaboratori molto dedicati e appassionati a una crescita innovativa e veloce dell’azienda. Secondo Alessia D’Epiro, le piccole medie imprese saranno promotrici di un reale cambiamento del tessuto sociale ed è per questo che per aiutarle ad affrontare un periodo così complicato propone anche delle consulenze con lo scopo di riorganizzare l’organigramma, l’utilizzo dei processi e delle procedure per una riduzione dei costi. 

Con la pandemia alcuni temi sono stati superati, non perché abbiano perso di importanza e di significato ma perché è urgente ampliare l’orizzonte

«Ho sempre pensato che sia importante stare dalla parte della soluzione e non del problema. Ogni anno seguo 60/80 progetti, è considerevole l’impatto che questi possono avere nella creazione di un nuovo approccio economico e nell’evoluzione del tessuto sociale. Per me ha senso ragionare e lavorare così. Sento un grande fermento in alcune regioni, soprattutto in Sicilia, al contrario di altre regioni del sud, che invece preferiscono restare radicate in una mentalità e in un modo di fare impresa che si mantiene così da tempo e non tiene conto dell’evoluzione dei tempi. L’esatto opposto della mia evoluzione e di ogni evoluzione», conclude Alessia.

Fino al 1 dicembre è possibile candidarsi per essere tra le 20 aziende e start-up che vogliono contribuire a lasciare un’impronta positiva e partecipare al nuovo progetto di Alessia D’Epiro Conscious Business Plan. 

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