Val Pennavaire inizia a far rete: al via gli incontri mensili
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Cuneo, Savona - Vivo in Val Pennavaire da qualche anno e sin dalla prima volta in cui ci ho messo piede è stato amore: una sensazione di riconoscimento, di casa, mi ha pervaso spingendomi a trasferirmici e porre qui le mie radici. In questo luogo gli opposti sembrano toccarsi in maniera ancora più evidente rispetto ad altri: si è collegati ma anche isolati, si respira la natura selvatica ma si assiste ad attività illecite che la deturpano e la mettono in pericolo, si vive l’essere fuori dal tempo e a intervalli regolari anche la frenesia delle lancette che scorrono inesorabili tra i mille impegni quotidiani.
Qui l’etichettamento che distingue le persone native da quelle forestiere – “foresti” in dialetto locale – è ancora forte, quasi a voler rivendicare gli uni una sorta di diritto ancestrale sugli altri, condizionato da conoscenza del luogo per i primi e strumenti culturali e di vita i secondi. A ciò si aggiunge la complessità di essere un’area interna e spaccata in due a livello amministrativo, spalmata su due regioni – Piemonte e Liguria – e di conseguenza due province – Cuneo e Savona.

Il tutto sembra dividere, essere strumento di separazione. Il senso di appartenenza qui affonda le proprie radici nella singola via o borgata, piuttosto che nel paese in cui si vive o nella valle. “Una vita bella, ma complessa” direte voi. Sì, anche se le cose stanno cambiando. Le nuove generazioni sembrano avere una sensibilità diversa e chi vive da anni questi luoghi, stanco delle dinamiche e della problematicità, è alla ricerca di una nuova narrazione e ha voglia di provare ad allargare il proprio recinto.
Ed è così che, dopo aver raccontato nei mesi passati le storie di cambiamento positivo che questa meravigliosa valle stava vivendo, abbiamo dato vita a un percorso di progettazione condivisa dal basso, grazie al contributo di Compagnia San Paolo. Il primo incontro avvenuto a ottobre si è focalizzato sulla condivisione del progetto in generale e dei suoi obiettivi.
Attraverso gli strumenti della facilitazione abbiamo iniziato ad abbattere confini fisici dei partecipanti, e a creare una comunità attiva in valle
Durante questo primo momento collettivo i partecipanti e le partecipanti, provenienti dai diversi Comuni della valle, si sono presentati condividendo i propri talenti e attività sul territorio. Da qui è iniziato il primo momento di confronto fra questi attori attivi del territorio, ognuno in ambiti molti differenti, al fine di concretizzare progetti nella Valle, che siano di interesse e che portino benefici per tutti, direttamente o indirettamente.
I due temi su cui si concentreranno questi incontri collettivi sono il turismo e la salute, entrambi scelti dai partecipanti dell’incontro avvenuto a giugno scorso, in cui i partecipanti sono stati invitati a ragionare sulle priorità della valle per selezionare alla fine dell’esercizio gli ambiti di vita quotidiana da cui partire a riprogettare insieme.
E così si è optato per ragionare insieme su quali siano le offerte turistiche ad oggi attive sul territorio per poterle valorizzare nel migliore dei modi e realizzare una sezione dedicata alla Val Pennavaire, proprio qui sul sito di Italia Che Cambia. Ma non solo: rifletteremo insieme anche su ciò che manca all’interno del territorio per comprendere come poter gestire.

Il secondo grande tema selezionato è quello della salute: quali sono gli elementi che favoriscono un buon stato di salute degli abitanti della valle? E come preservarli e incentivarli? Qui infatti l’accesso ad aria pulita, buon cibo e relazioni sane appaiono ai più scontati, ma così non sono. Parleremo anche delle proposte già presenti sul territorio per migliorare la vita quotidiana e di proposte attivate in altri territori da cui poter prendere spunto.
Insomma, come spesso accade, affrontando problemi locali si possono trovare soluzioni globali adattate e migliorate a seconda del contesto. Il prossimo incontro sarà incentrato sul tema del turismo e si terrà il 20 novembre alle ore 16 e 30 a Nasino, in provincia di Savona. Chi vuole venire e partecipare a questo processo di cambiamento della valle?
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