27 Gen 2025

Comunicare una leadership: il caso social di Alessandra Todde tra vittoria e decadenza

Scritto da: Claudia Piras

Quali sono le strategie di comunicazione della presidente Todde, dalla campagna elettorale alla gestione della crisi? Ce le spiega Claudia Piras in questa analisi.

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Il 25 febbraio del 2024 la Sardegna elegge la prima presidente donna nella storia dell’Isola e consegna al Movimento 5 Stelle la prima regione da amministrare dalla nascita del soggetto politico. Quando si candida Alessandra Todde è poco conosciuta in Sardegna fuori dai circoli della politica e dell’imprenditoria, ma ha alle spalle esperienze istituzionali di altissimo profilo. Già sottosegretaria al MISE durante il Conte II e poi Viceministra nello stesso ministero durante il governo Draghi, alle elezioni politiche anticipate del 2022 viene candidata alla Camera dei Deputati come capolista del M5s nei collegi plurinominali Lombardia e Sardegna, risultando eletta deputata nel primo collegio. Lascerà la Camera per la Regione Sardegna nel 2024.

Una carriera di primo piano, ma svoltasi interamente lontana dalla terra che le ha dato i natali. Mettendomi nei panni di chi ha seguito la sua comunicazione social, immagino quindi che la prima sfida sia stata decidere come raccontarla ai sardi, costruire quasi da zero una narrazione che potesse essere convincente. Questo articolo avrebbe dovuto analizzare la strategia di comunicazione sui social elettorale e post vittoria di Alessandra Todde, ma gli eventi ci hanno ovviamente spinto a concentrarci sulla comunicazione della crisi politica in atto per cui la prima parte sarà una veloce carrellata – certamente non esaustiva – su ciò che è successo prima che esplodesse il caso relativo alla decadenza dalla carica di consigliera e presidente.

todde
Alessandra Todde
LA COMUNICAZIONE SOCIAL DI TODDE IN TEMPI DI PACE

I canali utilizzati sono stati Facebook, Instagram X e TikTok. X è stato poi abbandonato nell’agosto 2024 senza una comunicazione ufficiale. I contenuti utilizzati per Facebook e Instagram sono stati identici, senza differenziazione per target e formato, mentre per TikTok sono stati prodotti video ad hoc con un taglio decisamente orientato all’elettorato più giovane.

Alcuni stratagemmi particolari – come la scelta di usare i brani di Taylor Swift come sottofondo musicale sia su TikTok che su Instagram e Facebook – hanno contribuito sicuramente all’obiettivo di marcare uno stacco con il suo predecessore Solinas e rendere Todde più avvicinabile da un elettorato avvezzo ai social, anche se sicuramente la decisione di marcare la sua presenza al Sardegna Pride 2024 pubblicando un reel accompagnato dal brano Born this way di Lady Gaga, ha segnato probabilmente il momento più alto della luna di miele social della Presidente.

Sul versante delle immagini si è scelto di puntare molto sul volto di Todde, immortalato sostanzialmente in ogni post anche dopo la campagna elettorale, probabilmente proprio per colmare il gap di familiarità iniziale e per intitolarle le azioni raccontate. Gli hashtag utilizzati sono stati #ilmomentodelnoi, #alessandratoddepresidente e #sardegna2024, durante la campagna elettorale, mentre dopo la vittoria #ilmomentodelnoi e #laregionecomunica per marcare lo stacco con Solinas.

L’anno politico si è aperto con una notizia dirompente: la dichiarazione di decadenza

Per quanto riguarda invece i temi principali dei contenuti pubblicati, sono stati quelli legati all’identità sarda, da sottolineare anche per evitare che la sua candidatura e poi la presidenza potessero essere vissute come calate da Roma, cosa che sull’elettorato isolano produce sempre avversità. Poi l’ambiente, la green economy e la transizione energetica – temi considerati forti per Todde in virtù dei suoi trascorsi imprenditoriali e politici ma che poi in realtà si sono dimostrati spinosi e dirimenti – lavoro, sanità, fedeltà al M5s e alla gestione di Giuseppe Conte, diritti civili e lotta alla violenza sulle donne.

Nella bio di tutti i canali social è presente la dicitura “prima donna presidente della Regione Sardegna” e non si può negare che la coincidenza con la presenza della prima donna Presidente del Consiglio italiano. Giorgia Meloni, esponente però una delle destre più estreme che il Paese abbia visto al governo dai tempi del Fascismo, ha sicuramente aperto la strada nel centrosinistra per la valorizzazione della presenza femminile ai vertici.

IL FRONTE DELLA CRISI

Il 3 gennaio 2025, l’anno politico si è aperto con una notizia dirompente: Todde ha ricevuto una dichiarazione di decadenza dalla carica di consigliera regionale da parte del Collegio regionale di garanzia elettorale. Il 3 gennaio stesso sui social della Presidente esce una dichiarazione tempestiva corredata da una foto che la vede alla scrivania, sorridente e operativa. La tempestività nella comunicazione della crisi è fondamentale perché consente di impostare immediatamente una propria narrazione sull’evento scatenante, e mantenerne il controllo.

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Alessandra Todde

La dichiarazione di Todde verte su alcuni elementi chiave evidentemente identificati subito dallo staff come fondamenta su cui costruire la comunicazione della crisi in corso: “questione amministrativa” e “legittimità”. La strada scelta è evidentemente quella della minimizzazione del fatto, e tale rimarrà anche nelle settimane successive. In alternativa lo staff di consulenti della Presidente avrebbe potuto scegliere di puntare sulla trasparenza totale, spiegando nel dettaglio l’ordinanza magari anche tramite infografiche, pareri tecnici e aggiornando passo passo i follower; oppure su una totale assunzione di responsabilità, delle scuse o – utilizzando una tecnica piuttosto diffusa nelle crisi di reputazione – attribuendo al suo team elettorale l’errore.

Chiaramente quando si sceglie una strada piuttosto che un’altra, le valutazioni da fare sono complesse e stratificate. Nel caso specifico, l’iter giudiziario da affrontare e soprattutto la potenziale fragilità politica e istituzionale della Presidente a seguito dello scoppio della crisi, hanno sicuramente orientato la decisione.

Alessandra Todde sui suoi canali social non ha utilizzato un altro strumento tipico della comunicazione della crisi, ovvero l’attacco dell’avversario, ma questo elemento è comparso sui social di Desirè Manca – Assessora regionale al Lavoro e compagna di partito di Todde – in un post del 3 gennaio stesso e in uno di Ettore Licheri – senatore anche lui 5 stelle – del 16 gennaio. In questo caso l’avversario non è però la magistratura, verso la quale viene riposta “la fiducia più totale”, ma la destra regionale e nazionale, accusata di non essere nella posizione morale, politica e giudiziaria per potersi scagliare contro Todde e chiederne le dimissioni.

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Consiglio regionale sardo

Si è scelto poi di dare molto risalto sui social alle interviste sui quotidiani nazionali, probabilmente per sottolineare la credibilità di Todde oltre l’Isola. C’è però un ulteriore strumento della comunicazione della crisi scelto dal team della governatrice: la lusinga dei propri supporter. Nei due giorni successivi al 3 gennaio sono state condivise le stories di numerosi sardi a sostegno della Presidente, con lo scopo di dare un riconoscimento e rafforzare il senso di comunità tra chi la sostiene. Dal 6 gennaio invece i contenuti social sono tornati a vertere sulle azioni quotidiane, per ribadire la legittimità e scongiurare la debolezza politica tanto temuta.

FIDUCIA AL BANCO DI PROVA

La crisi è ovviamente ancora in corso ed è sicuramente presto per analizzare gli esiti del piano di comunicazione scelto da Todde e dai suoi, ma si possono fare già alcune osservazioni. L’elettorato progressista ha in termini generali risposto alla chiamata della narrazione che sdrammatizza il caso e attacca la destra, ma probabilmente un approccio più orientato a informare sul merito della questione avrebbe sortito un effetto più trasversale e dato un segnale di trasparenza e autorevolezza. Sarebbe auspicabile ora rimediare non abbandonando il tema, ma periodicamente aggiornando i follower con dei post – meglio anche dei reel – che raccontino gli sviluppi della vicenda.

La Presidente fino a ora è riuscita ad avere un discreto controllo della narrazione social, ma ha agito puntando più a compattare i suoi sostenitori – come si potrebbe fare durante una campagna elettorale – che a vestire a pieno il suo ruolo istituzionale di presidente di tutti i sardi e le sarde. La comunicazione però non è solo strumento di difesa, ma anche opportunità – soprattutto nella crisi – per dimostrare trasparenza e autorevolezza. Nella politica, ma non solo, ogni momento di instabilità rappresenta potenzialmente un banco di prova: il vero obiettivo ora sarà quindi trasformare le criticità in un’occasione per rafforzare la fiducia istituzionale e costruire una narrazione capace di parlare a tutta la comunità isolana.

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