29 Maggio 2025 | Tempo lettura: 5 minuti

Il Richiamo del Bosco, un festival in natura tra cammini, arte e forest bathing

Torna il Festival in natura a Biella Richiamo del Bosco: dal 13 al 15 giugno 2025, tre giorni di immersione tra alberi, cammini, arte e comunità nei boschi della Valle Cervo.

Autore: Paolo Cignini
Partecipanti in cerchio nel bosco durante un’attività del festival in natura a Biella Richiamo del Bosco 2025
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Dal 13 al 15 giugno 2025, nella quiete selvaggia della Valle Cervo, in provincia di Biella, prende forma un festival in natura che è molto più di un evento. Si chiama Richiamo del Bosco ed è un’esperienza fuori dal tempo. Un invito a rallentare, respirare, radicarsi. A riconnettersi, prima che con qualcosa, con qualcuno. Ai piedi del Santuario di San Giovanni d’Andorno, tra sentieri e silenzi, torna la seconda edizione di una tre giorni dedicata a chi sente il bisogno – o la voglia – di ascoltare.

Il Richiamo del Bosco, il festival in natura a Biella

Nato dall’incontro tra guide ambientali, artisti, formatrici, terapeuti e camminatori, Richiamo del Bosco non ha palchi né sponsor ingombranti. Ha invece alberi, incontri, laboratori, domande. Ha una struttura collettiva e diffusa che si ispira agli alberi stessi: radici, tronco, chioma. «Il Richiamo del Bosco nasce da un’amicizia costruita passo dopo passo, sentiero dopo sentiero», racconta Sara Massarotto, parte del gruppo organizzativo.

«Siamo un gruppo che ha condiviso esperienze di cammino e di Forest Bathing e che ha iniziato a vedere nella natura non solo un luogo da frequentare, ma anche una compagna di trasformazione. Così abbiamo dato vita a un progetto collettivo: coltivare relazioni autentiche, sostenerci a vicenda, aiutare le persone a riscoprire la natura come spazio di benessere, meraviglia, connessione». Il campo base è al Santuario di San Giovanni d’Andorno, luogo carico di storia, ma tutto si muove lungo i sentieri, tra l’Oasi Zegna e i boschi della valle. Il festival si sostiene in economia del dono: nessun biglietto, nessuna barriera, solo il contributo libero di chi partecipa.

Momento di ascolto condiviso tra gli alberi al festival in natura a Biella Richiamo del Bosco 2024, nella Valle Cervo
Cerchio di ascolto e presenza tra gli alberi durante il Festival Richiamo del Bosco 2025, nella natura della Valle Cervo (BI)

Il programma 2025: un’esperienza pensata come un albero

Il festival si articola in tre giornate ispirate all’anatomia di un albero. Le radici rappresentano la connessione con se stessi e con la natura, il ritorno all’ascolto e alla crescita interiore. Il tronco è il giorno della resilienza, della forza che nasce dal gruppo, dai laboratori condivisi e dalle pratiche corporee. La chioma è lo slancio verso la vita, l’apertura, la celebrazione collettiva.

«Ogni attività viene pensata per favorire un’evoluzione progressiva, personale e collettiva», spiega Massarotto. «Scegliamo con attenzione i relatori, i temi, gli spazi. E ci chiediamo sempre: cosa vogliamo che questa esperienza lasci nel cuore delle persone? Ma più del “cosa” ci interessa il “come”: ogni attività è pensata per essere accogliente, per innescare in noi e negli altri una luce di cambiamento».

Abbiamo dato vita a un progetto collettivo per aiutare le persone a riscoprire la natura come spazio di benessere, meraviglia, connessione

Le attività – dal forest bathing ai laboratori artistici, dalle camminate meditative alla danza – non seguono una scaletta rigida ma prendono forma cammin facendo. È anche questo che rende questo festival in natura un’esperienza unica: la sua capacità di adattarsi alle relazioni, al luogo, ai silenzi. «Chi conduce un’attività non lo fa mai da “ospite esterno” – aggiunge Sara –, ma viene coinvolto in un processo relazionale: ci si conosce, si cammina insieme, si respira una visione comune».

Tra i momenti previsti anche un intervento di Daniel Tarozzi, co-fondatore di Italia che Cambia, che racconterà il legame tra biofilia e trasformazione sociale. «La biofilia è un bisogno che abbiamo dentro da sempre, ma che spesso dimentichiamo», racconta Daniel. «Al Richiamo del Bosco cercherò di esplorare questo rapporto con il vivente e come possiamo riattivarlo attraverso esperienze semplici ma profonde, come quelle che si vivono qui. Ne ho parlato anche in un TED Talk, ma in questo contesto tutto prende corpo. La relazione con la natura non è un concetto, è un gesto concreto, quotidiano, condiviso».

Attività collettiva all’interno del Santuario di San Giovanni d’Andorno durante il festival in natura a Biella Richiamo del Bosco 2024
Una sessione condivisa nel Santuario di San Giovanni d’Andorno durante il Festival Richiamo del Bosco 2024, tra spiritualità e corpo

Un’esperienza che accoglie, un tempo che si dilata

Il festival è pensato per essere accessibile economicamente. Si può pernottare, restare un giorno solo, partecipare a un singolo laboratorio o anche solo ascoltare. «C’è attenzione anche ai tempi e ai vuoti. Non vogliamo un programma che corra, ma che lasci spazio al silenzio, alla lentezza, all’incontro spontaneo. E questo, lo scorso anno, le persone lo hanno sentito forte», racconta ancora Massarotto.

«La cura è nella relazione: i partecipanti ce lo hanno restituito dicendoci che si respira qualcosa di diverso, di più umano e vero». L’economia del dono non è un dettaglio. È parte della visione. «È stata una scelta naturale, quasi inevitabile – prosegue – perché più di ogni altra cosa, ciò che ci muove non è il guadagno, ma il desiderio di generare un cambiamento reale nelle persone». Nel tempo, si è creata una rete di ritorni e legami profondi. «Quando le persone ricevono qualcosa gratuitamente, ma con cura e autenticità, spesso si attivano per restituire, a modo loro. Chi partecipa torna, si racconta, crea legami. Nasce un’economia diversa, fatta di scambi, relazioni, presenza».

In un contesto in cui spesso gli eventi si misurano in numeri e visibilità, il festival Richiamo del Bosco sceglie un’altra strada: quella della qualità, della relazione, della trasformazione. È un festival piccolo, diffuso, non competitivo, gratuito, relazionale. Ma soprattutto coerente. E forse è proprio questo che rimane addosso a chi partecipa. Non l’impressione di aver assistito a qualcosa, ma quella di aver fatto parte di qualcosa.

Partner del progetto sono Viaggi e Miraggi, l’Associazione Movimento Lento e altri attori del territorio, che condividono valori legati al turismo lento, alla sostenibilità e alla connessione con la natura. Il festival è realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, che ne supportano la visione educativa, culturale e comunitaria.

Vuoi approfondire?

Per info e iscrizioni consulta il sito ufficiale del Richiamo del Bosco.