
Per Treballu, contro lo spopolamento non basta attrarre professionisti da remoto, serve costruire legami con le comunità locali, generare cultura e nuove opportunità.
Permacultura, agricoltura naturale, sinergica, del non fare, sono solo alcuni dei termini e degli approcci che si stanno diffondendo in Italia e nel mondo. L'obiettivo? Un cibo sano, un mondo meno inquinato e un rapporto con la terra autentico e rigenerativo.
Per Treballu, contro lo spopolamento non basta attrarre professionisti da remoto, serve costruire legami con le comunità locali, generare cultura e nuove opportunità.
Nasce “Aventino, Valle della Biodiversità” un progetto per rilanciare un’area interna dell’Abruzzo attraverso natura, agricoltura e cultura.
Un milione di alberi piantati, un modello economico replicabile e un impatto ambientale reale: la storia di World Tree, tra agricoltura rigenerativa, etica e investimento nella Paulonia, pianta dalle caratteristiche eccezionali.
Un gruppo di aziende siciliane ha lanciato un progetto che riguarda la coltivazione della mandorla, prodotto tradizionale del territorio isolane dalle ottime qualità nutrizionali e con un importante ruolo nella biodiversità locale.
Cibo e salute sono due pilastri di una vita soddisfacente, oltre che due aspetti che necessitano di un cambiamento sostanziale.
È la prima volta che in Francia una petizione del genere raggiunge un successo di queste dimensioni.
In Svizzera da quasi 50 anni si confrontano le produzioni agricole biologiche con quelle convenzionali con l’obiettivo di orientare le scelte future in ambito agricolo.
È nata la mappa della RAN, la Rete per l’Agricoltura Naturale, un luogo virtuale e pubblico che connette fra loro le realtà che praticano il più radicale tra i metodi agricoli rigenerativi.
Dal 2010 la Cooperativa Beppe Montana contribuisce a costruire una Sicilia di qualità, legalità e dignità, creando lavoro e un impatto sociale positivo su terreni confiscati alla mafia.
Vent’anni fa Alessandro ha lasciato Milano e una carriera già avviata per fare ritorno in Sicilia. Qui ha dato vita a Casa Museo del Sapone, uno spazio museale dedicato alla storia e alla scienza del sapone.
In una frazione a rischio spopolamento in Sardegna esiste la Casa dei Semi, un progetto collettivo che custodisce varietà antiche, pratiche agricole sostenibili e relazioni comunitarie.
Al centro del progetto il rapporto armonioso tra persone e ambiente e un approccio pedagogico che premia i talenti e lascia i bambini libri di esprimerli.
Cosa sta succedendo davvero tra le file degli agricoltori italiani ed europei? Le proteste sono giustificate o sono guidate da interessi di multinazionali? E se la verità fosse più complessa di così? Daniel Tarozzi ne parla con Matteo Mancini, Silvio Barbero e Giuseppe Li Rosi, rappresentanti rispettivamente di Deafal, Filiera Futura e Simenza. A fare da cornice, Giorgio Gaber che ci porta a riflettere su sedie e foglie da spostare. “Parliamone!”.
Mentre l’Europa sta pensando di rinnovare per dieci anni l’autorizzazione al pesticida glifosato, approfondiamo una volta per tutte gli effetti di queste sostanze su salute e ambiente. Le risposte che la Dottoressa De Rysky e la Dottoressa Alleva – rispettivamente di WWF e ISDE – hanno dato a Daniel Tarozzi in questo podcast sono approfondite e allo stesso tempo angoscianti. Occorre quindi attivarsi subito per costruire le alternative che ci propone il “nostro” Kutluhan Özdemir. Solo così forse potremo cambiare l’odore pestilenziale che ci attanaglia e che viene ben racchiuso dal brano di Giorgio Gaber.
Daniel Tarozzi si confronta con cinque ospiti d’eccezione sul tema del suolo, la sua fragilità, la sua importanza e le azioni che possiamo compiere per difenderlo e tutelarlo. Non mancano le sorprese, intorno ad un tema tra i più sottovalutati e allo stesso tempo tra i più delicati della nostra epoca. Chi sono gli ospiti? Il professor Pileri, l’ingegner Munafò di Ispra, Mortarino per Salviamo il Paesaggio, Zanato per Conscious Planet e Mancini di Deafal.
Se fino a qualche anno fa comprendere la Cina era un passatempo per curiosi, appassionati o esperti di settore, il ruolo sempre più centrale che il Paese ricopre nell’economia globale fa sì che questa esigenza si sia estesa a macchia d’olio a tutta la società. Ci guida in questo viaggio Gabriele Battaglia, giornalista che vive a metà fra Pechino e l’Italia e scrive per Internazionale, il Fatto Quotidiano, è corrispondente per la Radiotelevisione svizzera e Radio Popolare e collabora con diverse testate straniere.