
La manifestazione romana del 7 maggio è stata l’ennesima dimostrazione che ormai il trattato è nudo e in molti anche fra gli iniziali sostenitori iniziano a mostrare segnali d’incertezza. La segretezza violata da Greenpeace, i passi indietro della Francia, le difficoltà dei negoziati giunti al 13° round sono tutti sintomi importanti della crisi di un trattato che ormai solo in pochi (e il governo italiano è fra questi) sembrano ancora volere.