Nato da un’idea di alcune cuoche, Cocomero è un progetto che attraverso la pubblicazione di ricette “cruelty free” e altri contributi artistici sostiene alcune famiglie di Gaza.
I protagonisti dell’Italia che Cambia raccontano le loro esperienze, dimostrando con l’esempio che un modo diverso di vivere e agire è possibile. Uno spazio di racconto e ispirazione per generare nuovi cambiamenti.
Nato da un’idea di alcune cuoche, Cocomero è un progetto che attraverso la pubblicazione di ricette “cruelty free” e altri contributi artistici sostiene alcune famiglie di Gaza.
In una provincia dove le librerie si contano sulle dita di una mano, quella di Tortolì resiste da quasi quarant’anni: non solo un negozio, ma un luogo di incontri, scoperte e relazioni.
Questa esperienza cooperativa intreccia servizi sociali, agricoltura, inclusione lavorativa e comunità. Una rete di progetti che dal 1985 costruisce autonomia, legami e futuro condiviso.
Sulla costa marchigiana c’è un panificio che racconta il territorio attraverso lievitazioni lente, farine di grani antichi e una cucina che rispetta la stagionalità. Pandefrà è molto più di un forno: è un punto d’incontro tra tradizioni locali e creatività.
Grazie alla compagnia e all’osservazione dei comportamenti della nipotina, Donato Salvia ha creato la campagna “Fuori dagli schermi” per offrire ai genitori strumenti concreti contro la dipendenza tecnologica.
Tradizione culturale locale e mediterranea, sperimentazione e innovazione risuonano nelle opere della compagnia teatrale Mana Chuma, tra impegno civile e comunità.
Progetti educativi, servizi per persone anziane e con disabilità, spazi mamma-bambino. La storia di Peter Pan Group e di una comunità che si prende cura.
Dal 2010 la Cooperativa Beppe Montana contribuisce a costruire una Sicilia di qualità, legalità e dignità, creando lavoro e un impatto sociale positivo su terreni confiscati alla mafia.
A 51 anni Mariella Lacatena ha lasciato il suo lavoro e si è iscritta a un corso di coaching. Questa scelta ha cambiato la sua vita e ora, a 59 anni, la sua missione è aiutare altre persone a compiere questo percorso.
Un progetto triennale per rivitalizzare un castagneto includendo vari attori: scuole, cooperative, imprese, persone fragili, agricoltori e semplici cittadini. Il suo nome è R.I.C.C.I.O..
La tecnica costruttiva del superadobe utilizza materiali naturali, locali e di scarto per costruire abitazioni a costi molto bassi e con grandi prestazioni. Ce la illustra uno dei suoi principali divulgatori, l’architetto Tommaso Bazzechi.
Mutina Arborea è un’impresa sociale che ha come principale obiettivo quello di riforestare un’area urbana al centro di una delle zone più inquinate d’Europa: la Pianura Padana.
La nuova vita di Antonio Palana è una bakery moderna di fronte alle Isole Eolie. Un luogo dove pane e cultura si incontrano per promuovere benessere rispettando i territori e le comunità locali.
Vent’anni fa Alessandro ha lasciato Milano e una carriera già avviata per fare ritorno in Sicilia. Qui ha dato vita a Casa Museo del Sapone, uno spazio museale dedicato alla storia e alla scienza del sapone.
In una frazione a rischio spopolamento in Sardegna esiste la Casa dei Semi, un progetto collettivo che custodisce varietà antiche, pratiche agricole sostenibili e relazioni comunitarie.
Il progetto educativo Strade Maestre prevede un anno scolastico “on the road”, con gli insegnanti che diventano anche guide escursionistiche. Ci siamo fatti raccontare questa esperienza da due persone che l’hanno vissuta, una studentessa e un docente.
A Genova c’è un’associazione che fa conoscere la vita delle api e il loro prezioso ruolo: Sara Leone e Angelo Parodi raccontano un altro modo di vivere a persone di tutte le età.
Al centro del progetto il rapporto armonioso tra persone e ambiente e un approccio pedagogico che premia i talenti e lascia i bambini libri di esprimerli.
Un ostello e un’osteria gestiti da una cooperativa e dal suo staff di persone con disabilità che si conquistano le proprie autonomie e al tempo stesso portano avanti con ottimi risultati la loro attività.
Un vecchio lanificio e il suo giardino sono stati riconvertiti in spazi sociali che accolgono la comunità locale offrendo arte, teatro, cultura, musica ed educazione. La regia è della cooperativa Dedalofurioso.