6 Mar 2020

A Mondovì si scambiano le ripetizioni con ore di volontariato

Scritto da: Paolo Cignini

Nel Comune di Mondovì c'è l'associazione Mondoqui che supporta i giovani con difficoltà scolastiche dando ripetizioni gratuite in cambio di ore di volontariato. Lo scopo del progetto è semplice e ha molti risvolti positivi: accompagna le famiglie che non sono in grado di aiutare economicamente i propri figli, favorisce la partecipazione giovanile contribuendo alle attività sociali del luogo, ma è anche un progetto replicabile che dimostra il valore del tempo al di là del denaro.

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Cuneo - Ripetizioni in cambio di ore di volontariato: siamo a Mondovì e l’idea-modello è dell’Associazione di volontariato MondoQui (vi avevamo parlato in passato di un loro progetto di Caffè Sociale) nata nel 2008 da un gruppo che comprende italiani e stranieri allo scopo di “favorire il dialogo e l’azione comune tra donne e uomini con diverse origini e nazionalità, patrimoni di esperienze, educazione, linguaggi, conoscenze, sensibilità, valori, nel rispetto reciproco, valorizzando differenze e somiglianze in evoluzione”. Essa è costituita da persone che si confrontano, agiscono insieme e tendono a superarsi e a completarsi attraverso la conoscenza dei propri simili”, come recita lo Statuto dell’Associazione.

Una delle principali linee di azione dell’Associazione è incentrata sul mondo scolastico e sull’assistenza allo studio per gli studenti. Ad esempio, a partire dal settembre 2018, in stretta collaborazione con alcuni istituti scolastici della zona, MondoQui organizza un doposcuola estivo chiamato “Scuola di Tutti”, finanziato dall’otto per mille della Chiesa Valdese e che fornisce un valido supporto allo studio per diversi studenti.

Un’ iniziativa complementare è proprio quella delle ripetizioni: «Si tratta di un servizio che forniamo di aiuto compiti per i ragazzi», ci spiega Lucia Penazzo, volontaria e membro  del Consiglio Direttivo dell’Associazione MondoQui. «Invece di chiedere dei soldi per questo servizio, in cambio chiediamo ai ragazzi delle ore di volontariato per l’associazione. 

Vogliamo così proporre un’idea diversa rispetto al solito: siccome alcuni dei nostri volontari erano disposti a poter fornire delle ripetizioni, ma non avevano interesse ad essere pagati,  è anche un buon esempio per i ragazzi che insegna loro come non si può comprare tutto, ma che alcuni risultati si ottengono anche con lo scambio».

Alcuni dei ragazzi che hanno aderito all’iniziativa sono stati indirizzati, per le ore di volontariato,  al progetto del doposcuola “Scuola di Tutti”, nel quale hanno aiutato gli studenti delle scuole elementari nelle attività scolastiche durante l’estate: «In generale cerchiamo di proporre ciò che ai ragazzi piace fare, per quanto possibile – dice Lucia – C’è chi si trova meglio nell’organizzazione e nella gestione degli eventi dell’associazione, c’è chi preferisce essere attivo nel doposcuola oppure in qualsiasi altra attività dell’associazione in cui ci si possa rendere utili».

Attualmente l’Associazione MondoQui dispone per la sua sede di due locali della Stazione ferroviaria di Mondovì. Tra le varie attività dell’Associazione possiamo trovare, oltre alle ripetizioni e al progetto del doposcuola, le conversazioni per chi vuole imparare l’italiano (solitamente si tengono il venerdì sera), e il progetto “Ambientiamoci” che si pone l’obiettivo, attraverso diversi incontri organizzati in collaborazione con le comunità religiose e associazioni di immigrati, di trasmettere ai cittadini stranieri come effettuare una corretta raccolta differenziata.

Ogni anno viene organizzata la tradizionale Festa dei Popoli che quest’anno sarà replicata in chiave ecologica: si cucina tutti insieme utilizzando materie prime non utilizzate dai ristoranti e dai supermercati della città e si mangia cercando di minimizzare al massimo la produzione dei rifiuti. «Uno dei prossimi obiettivi che ci siamo prefissati» conclude Lucia «in collaborazione con il comune, è quello della piantumazione degli alberi, che effettueremo tutti insieme nelle aree che l’amministrazione ci indicherà».

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