20 Apr 2020

Sara e il sogno di aprire un’azienda agricola in montagna: “Cerco persone con la mia vocazione”

Vi proponiamo l'appello di Sara, una giovane che lavora da sempre nel mondo contadino, ama la Natura e la montagna, ma sogna una vita libera dagli orari e dalle imposizioni del posto fisso. In questa intervista ci racconta il progetto che ha in mente e chiama a raccolta persone che abbiano voglia di condividerlo.

Salva nei preferiti

Lasciare il lavoro, andare a vivere nella natura montana, riqualificare territori dimenticati da troppo tempo, far rivivere piccoli borghi spopolati. Un sogno troppo grande per una sola persona? Forse sì ed è per questo che Sara – una ragazza che ha seguito un percorso di studio e di lavoro legato a doppio filo con la Terra, da sempre la sua grande passione – cerca compagni di viaggio con cui condividerlo. Conosciamo meglio lei e la sua idea.

sogno azienda agricola 1
Foto di Sara

Sara, ti puoi presentare?
Sono una ragazza di ventiquattro anni. Sono nata e sempre vissuta in campagna, con una forte passione per la natura, per l’agricoltura e per gli animali, occupandomi della poca terra di famiglia e degli animali fin da piccola. Ho studiato scienze agrarie e trovato lavoro come dipendente in una azienda agricola biologica. Insomma, ho un lavoro che mi piace, con uno stipendio più o meno sicuro e fine settimana liberi la maggior parte delle volte.

…ma?
Eppure, lavorare per rispettare orari e accumulare soldi, prendere la macchina ogni mattina, guardare sempre l’orologio quando esco e segnare le ore, non avere tanti margini di decisione né vere soddisfazioni, dover chiedere il permesso anche solo per avere un’ora libera… tutto questo mi fa sentire come se fossi in gabbia. La cosa curiosa è che quando sono a casa faccio più o meno le stesse cose che faccio al lavoro, ma non mi pesano affatto.

Scappo dalla Città
Manuale Pratico Di Downshifting, Decrescita, Autoproduzione
carrello

Come vorresti cambiare la tua vita?
Come ho pensato di risolvere questo “problema”? Beh, cerco persone con le mie stesse “malattie mentali”: drogati di agricoltura, di lavoro secondo i ritmi della natura, del gallo che canta e ti sveglia all’alba. Persone che magari, proprio come me, non riescono ad adattarsi agli standard del lavoro dipendente e del posto fisso. In sostanza cerco persone che come me abbiano voglia di lanciarsi cambiando vita!

sogno azienda agricola 2
Foto di Sara

Parlaci meglio del progetto che hai in mente.
La mia idea è quella di creare una azienda agricola montana multifunzionale, che oltre a essere una azienda possa essere una “casa”, una scelta per una vita migliore, più sana e a contatto con la natura. Perché la montagna? Mi sono innamorata della montagna perché è il luogo naturalmente più incontaminato che si possa trovare, perché l’immagine delle vette e dei prati verdi mi fa scordare tutto il resto e forse anche perché è così spesso abbandonata e non considerata. Interi borghi sono spopolati. Terreni abbandonati che vengono venduti anche a bassissimo prezzo. Quindi mi sono detta: “E se certi borghi potessero rivivere creando posti di lavoro?”. Ad esempio, la coltivazione di piccoli frutti, di erbe officinali, di alcuni ortaggi e specialmente di patate, l’allevamento del bestiame da latte con la relativa trasformazione del latte, l’apicoltura, lo zafferano.

Qual è dunque l’appello che vuoi lanciare?
Mi piacerebbe poter formare un bel gruppo di persone affiatate, che possano lavorare in sintonia, magari attenendosi ognuno alla sua vocazione e alle sue competenze, ma aiutandosi nei momenti del bisogno. Magari ognuno con il proprio spazio vitale inteso anche come propria abitazione e luogo per la propria famiglia, ma vicini e sempre pronti magari a fare qualche pranzo a settimana tutti insieme, facendo i turni a cucinare, scambiandosi così tutte le idee e informazioni di lavoro in contesti più informali e “familiari”.

sogno azienda agricola 3
Foto di Sara

Quali sono i valori che chi è interessato al progetto dovrebbe condividere?
Credo profondamente nella coltivazione biologica, nelle produzioni di qualità e nel rispetto per l’ambiente. Credo nell’importanza di apportare un contributo positivo anche a livello paesaggistico: tutte le costruzioni fatte ai fini produttivi debbano essere belle, ben curate, ben inserite nell’ambiente e che tutto debba essere ben mantenuto. Nulla a che vedere con il lusso: a me piacciono le cose semplici!

AVVISO: Sara ha ricevuto un numero elevatissimo di richieste e sta facendo fatica a gestirle; per questo motivo ci ha chiesto di rimuovere temporaneamente il suo numero di telefono. Chi fosse interessato può scriverle qui: laziendadisara@gmail.com

Grazie per l’entusiasmo che avete dimostrato!

Questo articolo contiene link sponsorizzati a Terra Nuova e Macrolibrarsi. Se acquisti attraverso questi link, noi guadagniamo una piccola percentuale che ci permette di continuare a raccontarti l’Italia che cambia.

Io Autosufficiente: Lascio Tutto e Vado a Vivere in Campagna
Cambiare vita per passione e per lavoro
carrello

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Andrea Cabassi: “Prima non decidevo nulla della mia vita, ora mi sono riappropriato del mio tempo”
Andrea Cabassi: “Prima non decidevo nulla della mia vita, ora mi sono riappropriato del mio tempo”

Sabrina Steriti: da cuoca vegana a nomade digitale, l’arte di reinventarsi continuamente
Sabrina Steriti: da cuoca vegana a nomade digitale, l’arte di reinventarsi continuamente

L’orto che non c’è, l’angolo di sostenibilità di Alessandro, il viaggiatore contadino
L’orto che non c’è, l’angolo di sostenibilità di Alessandro, il viaggiatore contadino

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

C’è speranza per Assange? Cosa dice la sentenza e cosa succede adesso – #893

|

Santa Maria La Palma, quando nel vino batte un cuore sardo – Io Faccio Così #401

|

Zappa Social, la storia di una comunità che ha trasformato una discarica abusiva in un’oasi verde

|

Salute e autosufficienza, i corsi all’insegna della consapevolezza e dell’equilibrio

|

Giornata nazionale delle disabilità intellettive: ecco perché è urgente parlarne

|

A Caltanissetta la ciclofficina sociale che promuove mobilità lenta e cicloturismo responsabile

|

Mourning circle, il cerchio delle lacrime: fare uscire il dolore può guarire

|

Chiusa Grande e i vini biologici concepiti con “vinosophia”

string(9) "nazionale"