10 Set 2021

Sanitansamble, l’orchestra che strappa i giovani alla criminalità

Un'orchestra è un microcosmo che rispecchia la società ideale: al suo interno si coltivano cooperazione, condivisione, affiatamento, cultura e amicizia. Da questa riflessione è nata Sanitansamble, progetto educativo e musicale che, nel difficile contesto del Rione Sanità di Napoli, offre ai più piccoli un futuro lontano dalla strada.

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Campania - Nell’area metropolitana di Napoli si possono trovare molte iniziative per lo sviluppo sociale: essendo questa una città molto popolosa e variegata, una pletora di situazioni e contesti sociali diversi tra loro prendono vita. Una di esse, radicata nel Rione Sanità, adopera la musica come mezzo per dare un’alternativa all’illegalità. Si tratta del progetto Sanitansamble, che nasce nel 2008 per promuovere la pratica collettiva musicale come mezzo di organizzazione e sviluppo della comunità, dove si trovano aree e contesti sociali difficili.

Il Rione Sanità, ricco di un patrimonio storico-artistico di straordinaria importanza, negli ultimi anni ha subito un movimento spontaneo di valorizzazione che vede protagonisti soprattutto i giovani, spesso ritenuti appartenenti a contesti di degrado e marginalità. Sanitansamble si basa invece sul principio che tutti i ragazzi hanno il diritto a crescere in un ambiente sicuro, sereno e ricco di stimoli, dato che crescere in un contesto difficile come il Rione Sanità di Napoli può voler dire subire gli effetti di una povertà educativa le cui conseguenze si ripercuotono inevitabilmente sul percorso di crescita.

L’associazione offre ai giovani di questo quartiere l’opportunità di accedere a una formazione musicale di alto livello, promuovendo al tempo stesso un’idea di comunità diversa, inclusiva, armoniosa e solidale. Il progetto – composto da oltre 80 giovani, dai 7 ai 24 anni – è affidato a 14 maestri e al direttore Paolo Acunzo. Abbiamo contattato lo staff di Sanitansamble per porre qualche domanda sulla sua attività.

Sanitansamble 1

Come si è originato e da cosa deriva il nome dell’associazione ?

Il nome Sanitansamble nasce dall’unione di due parole, Sanità – il rione di Napoli dov’è nato nel 2008 il progetto – ed ensamble, che è una parola francese con cui si definisce una formazione musicale d’insieme.

La vostra attività ha portato dei cambiamenti concreti sul territorio?

Dall’avvento di Sanitansamble il territorio intero ha tratto beneficio e cambiamento positivo: per esempio, sono nate nuove attività commerciali e ricettive, in passato praticamente assenti, che ormai costituiscono un punto di attrazione e ritrovo per molti cittadini provenienti da tutte le zone della città.

Inoltre sono stati individuati tre obiettivi ben precisi da conseguire: offrire un percorso musicale gratuito rivolto a giovani residenti in aree e contesti sociali difficili; prestare assistenza pedagogico-educativa ai ragazzi coinvolti, dando loro un’opportunità formativa con docenti qualificati; offrire modelli educativi e culturali ispirati al programma attuato in Vene­zuela dal maestro José Antonio Abreu.

Potete spiegarci meglio quest’ultimo punto?

Questo metodo didattico che abbiamo deciso di adottare è denominato “El Sistema”: si tratta di un modello con accesso gratuito per bambini e ragazzi ideato dal Maestro José Antonio Abreu in Venezuela che promuove la pratica collettiva musicale, utilizzandola come mezzo di organizzazione e sviluppo della comunità in aree e contesti sociali difficili.

Sanitansamble 2

Qual è stata la più grande sfida che avete dovuto superare?

Superare lo scetticismo iniziale degli abitanti del quartiere. È una grande soddisfazione vedere i ragazzi aggirarsi orgogliosamente nel quartiere “imbracciando” gli strumenti nelle loro custodie, fieri di appartenere all’Orchestra. Oggi anche i familiari dei ragazzi contribuiscono alla formazione di questa realtà e tutt’ora sono un punto fondamentale per l’associazione. Molti bambini, insieme alle loro famiglie, hanno così conosciuto la storia e le attività di altre realtà del loro quartiere di cui ignoravano l’esistenza, sperimentando il confronto e la condivisione.

L’associazione ha intenzione di allargarsi ed estendersi anche in altre zone di Napoli attraverso la creazione di filiali?

Sta già accadendo: da più di un anno Sanitansamble ha esteso il progetto in un altro quartiere difficile della città e a Forcella è nata la Piccola Orchestra di Forcella, a cui ad oggi aderiscono 36 bambine e bambini tra gli otto e i dodici anni.

Quali sono state le conseguenze della pandemia sull’associazione?

Come per la scuola si è deciso di proseguire con le lezioni in modalità da remoto, tramite la cosiddetta DaD. Per quanto possibile e compatibilmente con gli ulteriori disagi che stanno affliggendo le famiglie dei nostri ragazzi, è stato così possibile garantire la continuità dello studio dello strumento. In alcuni casi abbiamo provveduto a consegnare dei tablet in comodato d’uso gratuito agli allievi e alle loro famiglie per permettere anche a chi non aveva gli strumenti di connessione idonei di poter svolgere le lezioni settimanali.

I ragazzi sono stati tutti raggiunti in remoto dai maestri che svolgono con regolarità le lezioni individuali. A maggio siamo ripartiti in presenza e questa ripresa certamente ha contribuito a corroborare il senso di condivisione peculiare dell’orchestra e a restituire maggiore motivazione ai ragazzi da troppo tempo distanziati.

Sanitansamble 3

Come immaginate la vostra associazione tra una decina di anni?

Più ricca di giovani che hanno scelto la musica come strumento essere cittadini perbene. Allargare le attività è tra i nostri obiettivi, vogliamo raggiungere sempre più giovani discenti, inserendo coloro che si sono formati in seno al progetto e che intendono proseguire con la formazione musicale nel corpo docente, generando così anche un’opportunità professionale. È un processo circolare, ma che ha radici profonde nella storia musicale dei Conservatori napoletani e in quella moderna dell’esperienza de El Sistema venezuelano del M° Abreu.

Come si entra nel mondo Sanitansamble?

L’accesso ai laboratori musicali avviene attraverso sessioni periodiche di audizioni, la cui notizia viene diffusa tra le altre associazioni di quartiere operanti in rete che informano i propri utenti attraverso il web e i social, ma anche con un tam-tam spontaneo da parte dei bambini e delle famiglie. A coloro che intraprendono le attività didattico-musicali viene affidato lo strumento scelto ed affidato in comodato d’uso gratuito.

Attraverso il percorso di apprendimento della tecnica strumentale, si inseriscono i bambini sin da subito nel gruppo orchestrale considerato come una piccola “società”, in cui si sperimenta l’aspetto sano e bello del vivere insieme, promuovendo dunque una forma di cittadinanza attiva.

Sanitansamble 4

Questo contributo è stato realizzato dagli studenti e dalla studentesse delle scuole secondarie di secondo a conclusione dell’attività “Un giornalista in classe”, percorso di giornalismo ambientale condotto dalle giornaliste e giornalisti di Italia che Cambia all’interno del progetto SOStenibilmente. #SOStenibilmente è un progetto nazionale di educazione ambientale promosso da CIFA ONLUS e co-finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, volto a costruire una cultura basata sul rispetto dell’ambiente e sui principi dello sviluppo sostenibile, promuovendo il protagonismo giovanile e l’integrazione da parte di cittadini e rappresentanti delle istituzioni di una prospettiva rispettosa dell’ambiente nelle proprie scelte quotidiane.

Articolo scritto da Vittorio Grosso, Mattia Ottaviano, Luca Perna, Mario Murolo e Gennaro Testa della Classe 3I dell’ITI Marie Curie di Napoli.

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