30 Luglio 2025 | Tempo lettura: 6 minuti

Turismo in Sicilia, come scoprire l’isola rispettando i territori e le persone

Soprattutto durante i mesi estivi il turismo in Sicilia “mordi e fuggi” non permette di entrare in contatto con l’anima dei luoghi e delle persone dell’isola. Ma esistono alternative etiche, lente, sostenibili e solidali.

Autore: Salvina Elisa Cutuli
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Valle dei Templi? Ce l’ho. Bagno in acque cristalline di San Vito Lo Capo? Ce l’ho. Selfie a Taormina? Ce l’ho. Il turismo in Sicilia, soprattutto d’estate, è da una foto e via. Si ferma alle apparenze senza scoprire l’animo di un luogo e di chi lo vive tutto l’anno. Di chi lo ama, di chi lo odia e vorrebbe scappare via. Perché i luoghi sono prima di tutto le persone. 

Overtourism e superficialità

Immagini patinate e cartoline di un’estate indimenticabile tra vip che si confondono per le strade di Palermo, Taormina, Catania o di mega yacht in sosta nelle acque cristalline dell’isola. Pochi mesi di grande visibilità che va a scemare con l’arrivo dell’autunno, quando si ritorna a poter vivere non sempre serenamente i propri luoghi e a fare i conti con i disagi del territorio che, nel frattempo, si è adattato non alle esigenze di chi lo vive tutto l’anno, ma a quelle del turista.

Non serve demonizzare il turismo in Sicilia, anche se l’industria turistica è spesso a vantaggio di pochi. Piuttosto servirebbe da parte delle istituzioni un ascolto viscerale delle esigenze e delle necessità dei luoghi oltre a un modo diverso di intendere il turismo. Il presidente Renato Schifani, ad esempio, posta l’incremento delle presenze turistiche, come se la bellezza di questa terra fosse un merito politico, ma non dice che nella provincia siracusana agenzie e operatori turistici della zona hanno registrato un preoccupante aumento delle cancellazioni per la stagione 2025. E la causa principale sarebbe la grande quantità di rifiuti riversati per le strade.

turismo in sicilia

Le proposte alternative di turismo in Sicilia

Per fortuna ai circuiti mainstream del turismo in Sicilia si contrappongono proposte morbide, che si lasciano avvolgere dalle emozioni e dalle storie dei luoghi, dalla bellezza della natura di un’isola selvaggia in cui è ancora possibile udire la voce profonda del vento e del mare mentre all’orizzonte si estende solo l’infinito. Quello stesso mare che sa di vita, di storia, di popoli che lo hanno attraversato per andare alla ricerca di nuove avventure. 

Un turismo vissuto con persone che conoscono l’identità del territorio, lo rispettano e lo condividono con chi vuole apprezzarlo per davvero. Giovani, adulti, guide locali, artigiani, contadini, associazioni, appassionati è a loro che bisogna rivolgersi per trovare chicche nascoste e godersi quel tempo unico e necessario per sentire e respirare un luogo, apprezzarne i colori, la luce che cambia, le albe e i tramonti, i sapori e le voci.

La Sicilia – è scontato dirlo – ha un patrimonio storico, archeologico, paesaggistico e culturale di inestimabile valore, ma c’è molto di più. Ci sono borghi arroccati sui monti, quasi disabitati, in cui si contano ancora poche anime che li mantengono vivi nonostante le difficoltà dovute all’isolamento. Ci sono paesi, anche lungo la costa, che raccontano tradizioni senza tempo e paesaggi selvaggi da scoprire che custodiscono tesori unici.

Il turismo in Sicilia, soprattutto d’estate, è da una foto e via, si ferma alle apparenze senza scoprire l’animo di un luogo e di chi lo vive tutto l’anno

Maria Grazia Attanasio, di origine toscane, ha scelto di fermarsi in Sicilia e fare da ponte tra chi viene da fuori e la gente siciliana vera e autentica. Si è sicilianizzata così da riuscire a distinguere il folklore dalla vita vera di tutti i giorni. In sua compagnia è possibile scoprire la costa orientale della Sicilia, da Catania verso Messina. 

Nei territori della provincia di Siracusa, invece, è possibile fare turismo con esperienze immersivo in natura. Bagni immersivi nel bosco di Pantalica, mindfulness nelle riserve naturali del Plemmirio e di Vendicari, green mindfulness a Noto antico ed esperienze immersive in contesti storici come il castello Eurialo, Santa Panagia consentono di conoscere la natural therapy e approfondire temi legati al cambiamento e alla fugacità della vita. 

Se ci si sposta nell’entroterra siciliano si scoprono altri paesaggi e colori. Il clima secco, il sole cocente e una luce abbagliante rendono questi luoghi impervi, ma non per questo meno suggestivi. Con Inner Sicily e Kore Siciliae sarà possibile esplorare itinerari di turismo esperienziale nel cuore dell’isola, in zone meno note che non compaiono nei circuiti turistici canonici, ma che offrono gioielli di storia, cultura, ambiente ed enogastronomia.

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E a proposito di turismo esperienziale, non si può non incontrare Pierfilippo Spoto, anima del territorio agrigentino dei monti Sicani, che in tempi non sospetti, dopo aver vissuto all’estero, è tornato nei suoi luoghi per raccontarli ai visitatori. Pierfilippo è una sorta di mediatore locale: è riuscito a leggere la sua terra cercando di capire cosa leggono gli altri. Nasce così un turismo che sostiene le comunità locali, i saperi agricoli, gastronomici e artigianali, che sostiene la vita nei borghi e nelle aree interne.

Come quello proposto da Fabrizia Lanza tra le alture delle Madonie, in provincia di Palermo. Un parco Unesco che alterna cime innevate ai verdi boschi, un caleidoscopio di paesaggi, colori e profumi dalla forte identità culturale che le comunità tramandano con vanto. Un territorio affascinante e incontaminato, anche se molto isolato, lontano dal mare, spesso mal collegato, impervio dal punto di vista logistico, ma anche ricco di tante perle che ne accrescono ancora di più il fascino e la suggestione. Queste sono solo alcune delle realtà a cui rivolgersi per essere certi di conoscere angoli di Sicilia nascosti e segreti che lasceranno in voi emozioni e ricordi unici nel rispetto dei territori e di chi li vive.

Informazioni chiave

Turismo di massa e overtourism

In estate nelle regioni del Sud e in Sicilia in particolare spopola un turismo che preferisce fare la conta delle località visitate piuttosto che conoscere e addentrarsi nei luoghi meno gettonati e conosciuti.

Politica e territori

Anche la politica è impegnata a quantificare il numero delle presenze turistiche dando priorità alle esigenze dei visitatori e non dei cittadini che vivono i territori tutto l’anno.

Un altro turismo in Sicilia è possibile

Le alternative per un turismo di qualità che permette ai visitatori di assaporare la vita vera di tutti i giorni e non il folklore esistono e sono sparse in tutta la Sicilia. Un’offerta ampia e variegata che permette di vivere esperienze uniche.