Le parole non sono neutre: possono curare o ferire, costruire ponti o innalzare muri.
Fatti che le persone Non sanno Utili per la propria vita. Questa definizione, semplice e banale, spesso viene dimenticata. Eppure - se applicata - aiuta a discernere. In questa sezione vi proponiamo fatti UTILI davvero per cambiare noi stessi e il mondo
Le parole non sono neutre: possono curare o ferire, costruire ponti o innalzare muri.
Abbiamo parlato con Alberto Cossu, sociologo dei media, per capire come i social trasformano la nostra percezione della realtà, tra paura, rimozione e bisogno umano di leggerezza.
Un partecipante alla Marcia per Gaza racconta la sua esperienza al Cairo, fra repressione, blocchi, solidarietà e nuove forme di protesta.
Le autorità egiziane seguono la linea dura chiesta da Israele e stanno rimpatriando le persone partite per fermare il genocidio. La marcia al momento resta confermata.
Abbiamo intervistato Antonietta Chiodo, fotoreporter e portavoce della delegazione italiana di Global March to Gaza. Ecco come partecipare dal 12 al 20 giugno.
Dalla partizione britannica alla disputa sul Kashmir, ripercorriamo le tappe che hanno portato la regione fra India e Pakistan a essere una delle più instabili e militarizzate al mondo.
La campagna di XR ha animato le strade di Roma per promuovere la partecipazione dal basso su giustizia climatica e solidarietà.
La proposta della Commissione europea di reindirizzare parte dei fondi di coesione verso il rafforzamento della difesa comune, mette in discussione le priorità dell’UE e rischia di compromettere il sostegno a territori come la Sardegna.
Le due attiviste Paola Paesano e Gisella Turtula hanno partecipato alla conferenza del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari che si è tenuta a New York a inizio marzo. Con loro abbiamo parlato di riarmo, tema cruciale in un momento in cui anche l’Unione Europea ha rilanciato la corsa agli armamenti.
Carestie, lotte tribali e guerra per le risorse hanno scatenato una crisi senza precedenti, da molti osservatori ritenuta fra le più gravi in atto, nello stato africano del Sudan e in particolare nella zona del Darfur.
Dopo 70 anni di esercitazioni militari senza valutazione ambientale, l’Esercito presenta la documentazione per ottenere la VINCA a Teulada. Un risultato ottenuto grazie ai ricorsi e alla mobilitazione delle associazioni.
Le librerie sono presidi culturali, ma all’Educational Bookshop, libreria palestinese di Gerusalemme, i libri sono stati confiscati e i librai arrestati. La loro storia è un simbolo di lotta e speranza.
Con l’attivista per la pace Vittorio Agnoletto commentiamo una serie di provvedimenti che la regione Lombardia ha adottato negli ultimi mesi per rispondere a una eventuale minaccia nucleare.
Il giornalista Ernesto Fiaschi, alter ego di Luca Foschi, esplora le ferite di una regione in conflitto in un racconto che unisce etica, coraggio e umanità per restituire al lettore la verità senza compromessi.
Il genocidio in Palestina si nutre anche della complicità economica. A Cagliari, una petizione rilancia il boicottaggio come strumento per fermare l’apartheid e riaffermare i diritti umani.
In questo dialogo con il pacifista ed ex politico Aurelio Juri vediamo come il nostro vicino sta vivendo l’attuale congiuntura politica e militare, sempre più improntata su un bipolarismo russo-atlantico.
L’attivista palestinese-sarda Ahlam Hmaidan commenta la mozione del Consiglio regionale sardo per il cessate il fuoco a Gaza e il riconoscimento dello Stato di Palestina. Un passaggio dal valore simbolico importante, ma anche pieno di contraddizioni.
Nihon Hidankyo è l’associazione dei hibakusha, i sopravvissuti alle bombe atomiche, che ha vinto il Nobel per la Pace 2024. Ecco una carrellata di commenti da parte di esperti e attivisti per la pace, accomunati da alcune riflessioni. Due su tutte? L’importanza di non dimenticare il genocidio in corso e il valore della testimonianza di chi la guerra, in particolare quella nucleare, l’ha vissuta sulla propria pelle.
Più di trenta realtà della società civile milanese hanno deciso di unirsi sotto l’egida dal Coordinamento per la pace, che dallo scorso anno organizza iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità urgente di attuare misure per contrastare la cultura e la politica militarista. Ultima in ordine di tempo la “Tre giorni per la pace” che si è tenuta a fine settembre, mentre per il 26 ottobre è prevista una grande manifestazione fra le strade della città meneghina.
L’aeroporto militare di Ghedi ospita decine di testate nucleari americane. E proprio nel Comune bresciano si è tenuto il convegno “Contro la guerra e la presenza di armi nucleari in Italia”, che ha visto l’intervento di diverse personalità del mondo dei diritti, del pacifismo e dell’antimilitarismo, fra cui Francesca Albanese e Alex Zanotelli. Insieme all’avvocato Ugo Giannangeli, uno degli organizzatori, vediamo com’è andata.