Intervista ad Antonio Muscas, ingegnere e attivista dei comitati sardi contro la speculazione energetica, sul progetto di impianto fotovoltaico di Putifigari.
Fatti che le persone Non sanno Utili per la propria vita. Questa definizione, semplice e banale, spesso viene dimenticata. Eppure - se applicata - aiuta a discernere. In questa sezione vi proponiamo fatti UTILI davvero per cambiare noi stessi e il mondo
Intervista ad Antonio Muscas, ingegnere e attivista dei comitati sardi contro la speculazione energetica, sul progetto di impianto fotovoltaico di Putifigari.
Il TAR Sardegna ha confermato lo stop alla maxi centrale fotovoltaica di Uta. Decisiva l’azione contro la speculazione energetica del GrIG.
In Sardegna il MASE ha dato esito positivo alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per il progetto di un mega-impianto fotovoltaico dentro l’area di buffer di un sito Patrimonio dell’Umanità, ignorando il parere negativo della Soprintendenza e i gli obblighi verso l’UNESCO.
Primo appuntamento dell’indagine sulle comunità energetiche a cura di Maurizio Onnis. Le CER sono una grande opportunità eppure sull’isola se ne contano solo 20. Perché?
Tra impianti promossi, bocciati e uno nel limbo, una sintesi della situazione sarda per quanto riguarda il tema delle rinnovabili, dalla penna di Maurizio Onnis.
Per l’associazione ecologista prendere in considerazione la produzione di energia rinnovabile attraverso gli stabili già esistenti resta la soluzione migliore per la transizione energetica, ma non la privilegiata.
Dalla penna di Maurizio Onnis, sindaco di Villanovaforru, una riflessione sulle ultime decisioni del TAR del Lazio in materia di rinnovabili e aree idonee.
Il romanzo “Il candidato” di Maurizio Onnis racconta una Sardegna complessa e viva, attraversata da interessi contrapposti, visioni diverse e da un desiderio profondo di riscatto collettivo.
Il punto sulla giungla delle compensazioni legate agli impianti rinnovabili (FER) in Sardegna dalla penna di Maurizio Onnis, con una critica alle nuove regole: “Pochi obblighi, zero vantaggi per i Comuni”.
Un quadro della situazione sulle rinnovabili in Sardegna tracciato da Maurizio Onnis: tra scelte calate dall’alto e conflitti istituzionali, si gioca il futuro energetico dell’isola.
Attraverso incontri nei circoli dei sardi emigrati di Bologna e Cinisello Balsamo, la consapevolezza attorno alla speculazione energetica cresce anche oltremare.
Normative, scelte politiche, diritti delle comunità, rischi di speculazione. Analizzando tutti questi aspetti proviamo a capire perché in alcuni territori nascono movimenti di opposizione a progetti di impianti di produzione di energie rinnovabili.
Negli ultimi anni la Sardegna è diventata terreno di scontro sulle energie rinnovabili. Il quadro resta incerto con norme, ricorsi e mobilitazioni popolari che ne segnano gli sviluppi. In questo articolo ricostruiamo i passaggi principali della vicenda.
Il GrIG si oppone a un nuovo progetto agrivoltaico a Cossoine, denunciando rischi per ambiente e patrimonio legati alla speculazione energetica in Sardegna e non solo.
Il grande progetto per esportare e stabilizzare l’energia prodotta sull’Isola divide la Sardegna: il presidio degli ulivi di Selargius è stato smantellato, ma la lotta per la tutela del territorio e contro la speculazione energetica continua.
Nonostante le preoccupazioni in merito all’impatto ambientale e paesaggistico, il potenziamento del parco eolico (attivo dal 2004) vicino alla Basilica di Saccargia ci sarà. Per il GrIG “è stato determinante il silenzio assenso della Regione Sardegna”.
Il Ministero dell’Ambiente e quello della Cultura hanno respinto il progetto di una centrale fotovoltaica da 220 ettari a Uta, nel sud della Sardegna, in un’area agricola e archeologica di alto valore storico.
L’impatto culturale dei mega-progetti per la produzione di energia rinnovabile sull’Isola va ben oltre il semplice danno “estetico” al paesaggio. L’alterazione imposta del territorio implica un danno al senso identitario e si caratterizza come un conflitto di autorità. Ce ne parla la nostra archeologa e divulgatrice Sara Corona Demurtas.
Il Movimento per la Pratobello ’24 ha realizzato un testo – che pubblichiamo integralmente – che replica a una serie di dubbi rispetto alla proposta di legge, sui quali anche noi ci siamo soffermati nel corso di questi mesi in cui il tema della speculazione energetica si è affermato in maniera prioritaria all’interno dell’agenda politica e mediatica sarda e non solo.
Presentato come una soluzione promettente per la transizione energetica, l’idrogeno è da tempo entrato fra i temi della questione energetica sarda, grazie al suo potenziale di ridurre le emissioni e stoccare energia rinnovabile. Tuttavia il suo utilizzo non è esente da critiche e sfide, soprattutto riguardo alla sostenibilità della produzione e all’impatto ambientale.