Clean Industrial Deal, aperte le consultazioni per il piano Ue per l’industria pulita
È stato presentato il Clean Industrial Deal, il piano europeo per accelerare la transizione e accrescere la competitività economica. I dubbi sono diversi, ma staremo a vedere.

Il 26 febbraio 2025 la Commissione ha pubblicato il Clean Industrial Deal, una tabella di marcia per la competitività e la decarbonizzazione, la strategia con cui l’Europa renderà più efficiente il contesto normativo, abbattendo gli ostacoli burocratici per le aziende e promuovendo reindustrializzazione ed innovazione, mantenendo gli obiettivi sul processo di decarbonizzazione fissato dal Green Deal (-55% di gas serra per il 2030, -90% per il 2040 e la neutralità carbonica per il 2050).
Nei giorni scorsi ha annunciato l’adozione di un nuovo piano di aiuti di Stato a sostegno del Clean Industrial Deal (CISAF) per il secondo trimestre del 2025 e ha avviato una consultazione sulla bozza di testo invitando tutti gli stakeholder interessati a partecipare. L’adozione è prevista per giugno 2025.
Il CISAF accompagnerà il Clean Industrial Deal stabilendo come gli Stati membri possono progettare misure di aiuti per sostenere i propri obiettivi. Una volta adottato dovrebbe restare in vigore fino al 31 dicembre 2030, offrendo un orizzonte di pianificazione più lungo per gli Stati membri, maggiore prevedibilità e certezza degli investimenti per le aziende.
Il CISAF contiene disposizioni in merito a:
- misure che accelerano l’implementazione dell’energia rinnovabile;
- misure che facilitano la decarbonizzazione industriale;
- misure che garantiscano una capacità produttiva sufficiente nelle tecnologie pulite;
- misure per ridurre i rischi degli investimenti private.
La consultazione è aperta fino al 25 aprile 2025, ciò garantirà agli Stati membri e alle altre parti interessate l’opportunità di commentare la bozza proposta dalla Commissione, consentendo al contempo un’adozione tempestiva. La bozza di CISAF è accompagnata anche da un questionario.
La consultazione sulla CISAF è aperta a tutti i soggetti interessati, ovvero a tutti gli “stakeholder” che vogliano esprimere un’opinione o fornire osservazioni sul testo. Quindi nello specifico:
- Governi nazionali e autorità regionali o locali degli Stati membri
- Imprese, in particolare quelle attive nei settori della transizione energetica, tecnologie pulite, manifattura green, decarbonizzazione industriale
- Associazioni di categoria e confederazioni industriali
- Organizzazioni della società civile, ONG ambientaliste e altri soggetti impegnati in ambito climatico ed energetico
- Istituti di ricerca e università
- Consulenti legali o esperti di aiuti di Stato
- Cittadini interessati, anche se generalmente i contributi più strutturati arrivano da soggetti istituzionali o economici
Il Clean Industrial Deal può essere un’opportunità per accelerare una giusta transizione verso la neutralità climatica ed accrescere la competitività dell’economia europea. La semplificazione delle procedure può migliorare l’efficacia di direttive e regolamenti purché non passi il rischio di una deregulation ambientale e sociale.
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