6 Ago 2024

Il Cammino per gli Animali, la marcia da Assisi a Roma insieme agli amici a quattro zampe

Scritto da: Redazione

Partenza il 22 settembre, arrivo a Roma, in Piazza San Pietro il 4 ottobre, giorno di San Francesco d'Assisi. È il Cammino per gli Animali, 13 tappe da percorrere insieme ai cani che ci accompagnano anche nella vita di tutti i giorni con l'obiettivo di sensibilizzare sulla relazione fra esseri umani e altri animali e più in generale sul rapporto che abbiamo con il mondo naturale a cui anche noi – non dimentichiamolo – apparteniamo.

Salva nei preferiti

Torniamo a parla di benessere animale e di consapevolezza e lo facciamo ricordandovi l’appuntamento con il Cammino per gli Animali ideato e organizzato da Angelo Vaira, fondatore di Think Dog, fra i partner grazie ai quali è stato possibile realizzare la nostra guida, che con Think Dog e con molte altre realtà che hanno partecipato al progetto persegue un obiettivo comune: gettare le basi per costruire un rapporto differente fra persone e animali non umani.

Un cammino di circa 200 chilometri, da Assisi a Roma, in compagnia dei propri amici a quattro zampe per riscoprire e coltivare il valore del rapporto tra esseri umani e altri animali immersi nella natura. È quanto previsto dalla settima edizione del Cammino per gli animali, la manifestazione in favore dei diritti degli animali che ripercorre a piedi la via di Francesco D’Assisi per veicolare il suo messaggio universale di amore, compassione e rispetto verso tutte le creature.

Il Cammino per gli Animali, suddiviso in 13 tappe, partirà il 22 settembre per chiudersi a Roma, in Piazza San Pietro, il 4 ottobre, giorno che vede celebrare proprio il Santo che ha professato e perseguito l’armonia tra tutte le specie animali e la natura che le ospita. L’iniziativa, gratuita e aperta a chiunque intenda partecipare, dalle singole persone di tutte le età alle associazioni o ai gruppi organizzati, prevede che i camminatori siano accompagnati da cani socializzati, abituati alle lunghe camminate e non fragili, mordaci, cuccioli o anziani e si articola in tappe che vanno dai 12 a un massimo di 22 chilometri.

Cammino per gli Animali
Foto di Federica Cavicchi

Il Cammino per gli Animali avvicenda una forte dimensione di socialità, la contemplazione dei suggestivi paesaggi umbro-laziali e la meditazione in natura o negli eremi che costellano il percorso, ma soprattutto dà spazio alla condivisione del tempo con gli animali e a momenti di confronto e approfondimento su tematiche legate all’ambiente, alla salute e all’alimentazione in rapporto al mondo animale.

«È ormai assodato che una grande parte dei problemi ambientali che stiamo vivendo è strettamente legata al modo in cui trattiamo gli animali. Gli allevamenti intensivi e la deforestazione per riconvertire i terreni a produzioni di foraggio, ad esempio, sono tra le cause più impattanti della crisi climatica. Siamo inoltre abituati a percepire noi esseri umani come legittimati a usare gli animali a nostro piacimento e questi ultimi come esseri dotati di una dignità inferiore, al nostro servizio», spiega Angelo Vaira, educatore cinofilo fondatore dell’approccio cognitivo relazionale con la sua scuola ThinkDog e ideatore del Cammino per gli Animali.

Cammino per gli Animali
Foto di Federica Cavicchi

«Con il Cammino per gli Animali – prosegue Vaira – vogliamo far passare il messaggio a chiunque ci seguirà, fisicamente e non, che tutti gli elementi presenti in natura sono equipollenti e interdipendenti e che solo rispettandoli è possibile vivere in modo equilibrato generando benefici per noi stessi e per la collettività. Il cammino può essere vissuto come vero e proprio viaggio, anche e soprattutto interiore, alla riscoperta dell’appartenenza alla natura. È un gesto di amore e compassione attiva per tutte le creature».

Il cammino, che non si configura come un’iniziativa a sfondo religioso sebbene legata alla figura di San Francesco D’Assisi, prevede 13 tappe per altrettanti giorni con tempi di percorrenza a piedi che vanno da un minimo di 4 a un massimo di 7 ore, pause comprese: Assisi – Spello, Foligno – Trevi, Trevi – Poreta, Poreta – Spoleto, Spoleto – Ceselli, Ceselli – Arrone, Arrone – Piediluco, Piediluco – Poggio Bustone, Poggio Bustone – Rieti, Rieti – Poggio San Lorenzo, Poggio San Lorenzo – Ponticelli di Scandriglia, Monterotondo – Roma (Piazza Sempione) e Castel Sant’Angelo – Piazza San Pietro. Gli organizzatori invitano a partecipare per almeno cinque giorni, mentre, per chi non ne avesse modo, è caldeggiata l’adesione anche solo all’ultima tappa per i 2 chilometri da percorrere nel cuore della capitale.

Siamo abituati a percepire noi esseri umani come legittimati a usare gli animali a nostro piacimento e questi ultimi come esseri dotati di una dignità inferiore, al nostro servizio

«L’iniziativa è aperta ai cani perché più indicati ad affrontare un percorso del genere senza patire più di quanto facciano gli esseri umani la fatica, il caldo e i forti stimoli delle aree urbane, ma in occasione di questa edizione desideriamo aprire l’ultima tappa anche ad altre specie, riservandoci la possibilità di valutarne l’idoneità: la priorità è sempre l’assenza di sofferenza per gli animali e la loro sicurezza, tanto quanto la nostra».

«La scelta di concludere il Cammino per gli Animali a San Pietro è dettata dal fatto che vogliamo portare il nostro messaggio il più possibile vicino al Papa, nella speranza di sensibilizzarlo rispetto alla necessità di accendere i riflettori sul bisogno di ricucire lo strappo tra esseri umani e altri animali, che nella religione cristiana dovrebbero godere della medesima sacralità», conclude Vaira.

Per approfondire il tema del benessere animale consulta la nostra guida.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Dalla Namibia all’Abruzzo, la mattanza di animali selvatici ci dimostra quanto siamo incapaci
Dalla Namibia all’Abruzzo, la mattanza di animali selvatici ci dimostra quanto siamo incapaci

La giurista Paola Sobbrio: “Le normative sul benessere animale sono troppo antropocentriche”
La giurista Paola Sobbrio: “Le normative sul benessere animale sono troppo antropocentriche”

Caccia alle foche: l’UE pensa di riaprirla per le pressioni delle lobby
Caccia alle foche: l’UE pensa di riaprirla per le pressioni delle lobby

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Il piano Draghi per l’industria europea è una conversione bellica? – #978

|

Nazra Palestine Short Film Festival e resistenza culturale a sostegno di Gaza

|

I PFAS tornano a scuola: riparte One Health, il percorso di cittadinanza attiva nelle scuole

|

L’Istituto di Pirri e la sfida della Scuola senza zaino, un modello che promuove il benessere

|

A Santa Venerina con il legno dei barconi si fa accoglienza e si costruiscono strumenti musicali

|

Dalla Namibia all’Abruzzo, la mattanza di animali selvatici ci dimostra quanto siamo incapaci

|

Rinnovabili resistenti: l’energia di ènostra compie 10 anni

|

“Vieni a vivere in montagna”, il progetto per riabitare i territori alpini

string(9) "nazionale"