L’Europa presenta un piano per semplificare la vita alle aziende che devono rendicontare la sostenibilità
Entro ottobre 2025 verrà approvato il nuovo piano proposto che semplifica il sistema di rendicontazione degli standard ESG.

L’Unione Europea vuole rendere più chiaro e accessibile il modo in cui le aziende raccontano il loro impatto sull’ambiente, sulle persone e sulla società. Per farlo, ha affidato all’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) il compito di semplificare le regole attuali sui bilanci di sostenibilità, cioè gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS). L’obiettivo è aiutare soprattutto le piccole e medie imprese, che spesso faticano a capire cosa devono scrivere nei report e come raccogliere i dati giusti.
Su richiesta della Commissaria europea Maria Luis Albuquerque, l’EFRAG ha presentato un piano per semplificare gli standard di rendicontazione, gli European Sustainability Reporting Standards – ESRS, e rendere più accessibile il sistema ESG. Con il nuovo documento approvato dal Sustainability Reporting Board le informazioni saranno più chiare e agili e i report saranno più utili per tutti gli stakeholder, investitori e cittadini, senza intaccare la qualità, la rilevanza e la coerenza del sistema europeo di rendicontazione ESG.
Tra i cambiamenti principali previsti, c’è la riduzione del numero di “datapoint” obbligatori: si tratta dei singoli dati o informazioni che le aziende devono inserire nei report. Molti di questi sono oggi poco rilevanti o difficili da ottenere, soprattutto per le PMI. Il nuovo piano prevede di semplificare l’elenco, togliendo quelli meno utili e dando più importanza ai dati numerici, come percentuali, quantità e valori economici. Inoltre, verrà chiarita meglio la regola della materialità, cioè il principio secondo cui un’azienda deve raccontare solo ciò che è davvero importante per capire il suo impatto. Infine, sarà ottimizzata la struttura dei report, per renderli più leggibili e utili sia agli investitori che ai cittadini.
Il processo si articolerà attraverso cinque fasi operative. La prima, già in corso, punta a individuare e definire una visione sui meccanismi concreti per una semplificazione sostanziale. Sono stati identificati quattro ambiti di intervento, la revisione della struttura e dei contenuti, chiarimenti sulle disposizioni più complesse, la definizione di esenzioni trasversali e la riduzione del numero di datapoint obbligatori, con l’obiettivo finale di garantire una rendicontazione più mirata, meno onerosa e utile per gli utenti delle informazioni.
Sempre tra aprile e maggio verranno raccolte evidenze tra i vari attori coinvolti. Un processo di ascolto tra stakeholder, accademici, agenzie di rating, associazioni imprenditoriali e società civile, e di analisi alla ricerca di nuove soluzioni.
Entro luglio verranno pubblicate le bozze di standard per modificare gli ESRS considerando i feedback degli stakeholder, e tra agosto e settembre si svolgerà la consultazione pubblica per la revisione delle stesse bozze, Exposure Draft. A ottobre 2025 EFRAG finalizzerà e approverà il parere tecnico sulle modifiche proposte agli ESRS tenendo conto delle reazioni ricevute durante la consultazione pubblica.
L’obiettivo di semplificazione non è solo di natura tecnica, vuole essere un incentivo, soprattutto per le piccole imprese, a una partecipazione più attendibile e trasparente alla transizione.
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