Debutta in Piemonte Kids Meet Alps: il cambiamento climatico spiegato ai bambini

Parlare di cambiamento climatico ai bambini è una delle sfide più complesse e necessarie del nostro tempo. Non si tratta solo di semplificare concetti scientifici, ma di creare esperienze che sappiano coinvolgere, ispirare e formare una coscienza critica già nei primi anni di vita. È questa l’intuizione che anima Kids Meet Alps, un format educativo e artistico che il prossimo 28 settembre farà tappa per la prima volta in Piemonte, a Fosseno, frazione montana del Comune di Nebbiuno, in provincia di Novara.

L’evento, gratuito e aperto a famiglie, insegnanti e bambini, si sviluppa lungo un sentiero di tre chilometri che attraversa il borgo e il bosco del Monte della Croce. Dieci installazioni e laboratori interattivi punteggiano il percorso, trasformando lo spazio in un racconto esperienziale. Ogni tappa è pensata per avvicinare i più piccoli ai temi ambientali con linguaggi visivi, inclusivi e sensoriali, in grado di stimolare curiosità e riflessione senza rinunciare al gioco.

Dietro le installazioni ci sono artisti, designer, educatori e attivisti che portano con sé approcci diversi, ma accomunati dalla volontà di costruire consapevolezza a partire dalla bellezza. Come Francesco Ciabatti, che scolpisce uccelli da legno di recupero, o Alessia Iotti di Alterales, che unisce fumetto e divulgazione. O ancora Officina Typo con la stampa artigianale, e Nicoletta Caccia, ortoterapeuta che guida i bambini alla scoperta della biodiversità tra orti e permacultura.

L’evento non si limita alla giornata del 28: la sera precedente, il 27 settembre, si terrà un incontro con le istituzioni locali all’Hotel San Carlo di Arona. Un momento di confronto dedicato alle strategie condivise di adattamento climatico e co-protezione, nel solco degli Stati Generali dell’Azione per il Clima. Un segnale importante che sottolinea il valore sistemico dell’iniziativa: la trasformazione culturale passa anche dalla partecipazione delle comunità e delle amministrazioni.

Kids Meet Alps, spiegano gli organizzatori in un comunicato stampa, non cerca di “semplificare” la complessità ambientale, ma piuttosto di renderla abitabile. Lo fa coinvolgendo le emozioni, stimolando l’immaginazione, valorizzando il contatto diretto con la natura. I bambini non sono spettatori passivi, ma protagonisti attivi di un percorso che li invita a guardare il mondo con occhi nuovi, a immaginare alternative, a credere nella possibilità di un futuro diverso.

«Il motivo per cui lo organizziamo – spiega Giovanni Montagnani di Ci sarà un bel clima, fra gli organizzatori dell’iniziativa – è che come attivisti per il clima abbiamo la volontà di essere utili e crediamo che in un periodo come questo, in cui le famiglie sono lasciate sole a fronteggiare i costi spesso insostenibili necessari ad offrire delle attività ai bambini, garantire un evento di qualità gratuito è un gesto piccolo ma importante. Aiuta le persone che scelgono di mettere al mondo dei bambini e provano ad educarli al meglio».

L’iniziativa si inserisce in un più ampio progetto educativo, promosso dall’associazione Ci sarà un bel clima, che da anni lavora per portare la questione climatica fuori dagli spazi specialistici, restituendola a tutti e soprattutto ai più giovani. Un progetto che si fonda su un’idea semplice ma radicale: educare al clima significa anche educare alla speranza, alla cura, al senso di comunità.

In un’epoca in cui le emergenze ambientali dominano il dibattito pubblico spesso con toni allarmistici e paralizzanti, eventi come Kids Meet Alps ci ricordano che esiste un’altra via. Una via fatta di conoscenza, creatività e bellezza. E che anche – e soprattutto – attraverso lo sguardo dei bambini si può iniziare a costruire un mondo più giusto, resiliente e consapevole.