Isola Sacra a Fiumicino sarà il nuovo porto per le navi da crociera più grandi al mondo
A Isola Sacra, un tratto di costa non lontano da Fiumicino, è in programma la costruzione di un molo per accogliere navi da crociera giganti, capaci di trasportare anche 5.000 passeggeri. Le associazioni locali sono contrarie al progetto per gli impatti ambientali e non solo.

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A 20 miglia da Roma, si trova Isola Sacra, lungo la foce del Tevere. Una frazione di Fiumicino con un vecchio faro in rovina, la darsena con le palafitte, che un tempo si usavano per la pesca, case basse con piccoli giardini alternati a campi. Proprio qui dovrebbe sorgere Fiumicino Waterfront, un nuovo porto, grazie alla joint venture tra Royal Caribbean, la compagnia di crociera, e il fondo di investimento britannico Icon Infrastructure.
Ancora prima, nel 2010 doveva diventare la più grande marina del Mediterraneo con il progetto del noto costruttore Caltagirone che poi naufragò perché arrestato per frode. Tre anni fa la Royal Caribbean ha acquistato il terreno, vendendo poi il 90% alla Icon, per trasformarlo in un porto per navi da crociera. È previsto un molo per le navi da crociera più grandi e lunghe al mondo, alte 72 metri – il doppio dell’altezza del faro – capaci di trasportare fino a 5.000 passeggeri.
Secondo le autorità locali si tratta di un progetto che porterà tanto lavoro, un’opportunità che cambierà in meglio la città senza alcun costo per il comune. Non la pensano così le varie associazioni locali che dal 2010 si battono contro i piani di sviluppo dell’area. Sono tante le ombre, a cominciare dall’impatto sull’ecosistema marino. I fondali di Fiumicino sono bassi, per permettere l’accesso delle navi si dovrebbero estrarre più di 3 milioni di metri cubi di sabbia. Inoltre, l’intera costa verrebbe cementificata perché poco più in là si sta costruendo un porto per la flotta peschereccia.
C’è anche il problema della proprietà. Generalmente le compagnie di crociera possiedono terreni che si trovano su piccole isole o spiagge private. Si creerebbe un precedente per altre compagnie che potrebbero creare scali privati all’interno di luoghi pubblici.
Per gli oppositori c’è ancora qualche speranza: il governo Meloni ha inserito il progetto all’interno dei lavori per l’anno giubilare, ma al momento non c’è traccia di cantieri, sebbene la Royal Caribbean faccia sapere che entro novembre farà arrivare alcune navi, facendole ancorare al largo della costa per poi portare i passeggeri a terra su imbarcazioni più piccole. Secondo la compagnia solo una nave da crociera alla volta attraccherà a Fiumicino e per ridurre le emissioni le navi si collegheranno alla rete elettrica di terra e non ai generatori diesel che alimentano di solito le navi ormeggiate.
Per saperne di più sull’impatto delle navi da crociera leggi la nostra inchiesta Vacanze da incubo: l’impatto delle navi da crociera.
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