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10:20 12 Maggio 2025 | Tempo lettura: 2 minuti

I rifiuti sulle spiagge europee sono diminuiti del 29%

La riduzione più significativa è quella registrata nel Mar Baltico. Ma anche in molte altre coste europee i rifiuti calano.

Autore: Redazione
rifiuti coste europee

Il rapporto EU Coastline Macro Litter Trend, recentemente pubblicato, ha rilevato che la quantità di macrorifiuti marini (elementi più grandi di 2,5 cm) lungo le coste dell’UE è diminuita del 29% tra il periodo di riferimento (2015-2016) e il periodo di valutazione (2020-2021). 

La riduzione più significativa in termini percentuali si è registrata nel Mar Baltico (45%), ma anche nel Mediterraneo e nel Mar Nero si registrano riduzioni importanti nel numero assoluto di rifiuti sulle spiagge. Questi dati, frutto di uno sforzo collettivo tra istituzioni, cittadini, imprese e comunità locali, sono stati ottenuti analizzando 253 spiagge europee.

Negli ultimi anni, l’Unione Europea ha lanciato iniziative volte alla riduzione della quantità di rifiuti plastici prodotti e alla tutela dei mari. La Marine Strategy Framework Directive (MSFD) è la direttiva europea che punta a raggiungere un buono stato ecologico dei mari e che sta alla base di questo nuovo report pubblicato. Tra gli obiettivi principali della strategia c’è la riduzione del 50% dei rifiuti plastici entro il 2030, in linea con il Piano d’Azione Zero Pollution.

Il valore soglia concordato dalla Direttiva Quadro sulla Strategia Marina dell’UE per i macrorifiuti marini è di 20 rifiuti ogni 100 metri di costa. Tra il 2015-2016 e il 2020-2021, l’abbondanza totale di rifiuti per 100 metri di costa è diminuita nel Mar Baltico da 29 a 16 rifiuti, nell’Oceano Atlantico nord-orientale da 199 a 173 rifiuti, nel Mar Mediterraneo da 376 a 233 rifiuti e nel Mar Nero da 973 a 684 rifiuti.

L’abbondanza totale di macrorifiuti marini a livello UE è diminuita da 287 pezzi ogni 100 metri nello stesso periodo a 203 pezzi ogni 100 metri, con una riduzione del 29%. I dati mostrano che anche la plastica monouso è diminuita del 40%, gli articoli legati alla pesca hanno visto una riduzione del 20% e i sacchetti di plastica del 20%. Se la tendenza continua, l’obiettivo di una riduzione del 50% dei rifiuti di plastica in mare potrebbe essere raggiunto entro il 2030.

Nonostante le notizie incoraggianti, l’abbondanza di rifiuti in molte aree europee resta ancora molto elevata. Promuovere e adottare misure insieme all’uso più diffuso di materiali biodegradabili e a una maggiore partecipazione della società civile possono fare la differenza. 

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