Il governo ha rinviato per la terza volta il decreto sul divieto di utilizzare animali nei circhi
Il governo propone una terza proroga al divieto di animali nei circhi, spostando l’attuazione dal 2025 al 2026 e rinviando ancora l’applicazione della legge approvata nel 2022, tra le proteste delle associazioni animaliste.
Il governo Meloni ha deciso di rinviare ancora una volta l’entrata in vigore del decreto attuativo che vieta l’uso di animali nei circhi, posticipando la scadenza dal 18 agosto 2025 al 31 dicembre 2026. Si tratta della terza proroga consecutiva, che allontana ulteriormente l’applicazione della legge-delega sullo spettacolo, approvata nel 2022 con l’intento di porre fine allo sfruttamento animale nel settore circense.
La proposta di rinvio, contenuta in un disegno di legge di appena due righe approvato ieri in Consiglio dei Ministri, ha suscitato la dura reazione della LAV (Lega Anti Vivisezione), che parla di “nuova lavata di mani” e di “tradimento” da parte del Ministro della Cultura Alessandro Giuli. Il ministro, secondo l’associazione, aveva promesso pubblicamente in Aula alla Camera appena due mesi fa che non ci sarebbero state ulteriori dilazioni.
La legge-delega sullo spettacolo, approvata nel 2022, prevede il divieto dell’uso di animali nei circhi e introduce un piano di riconversione per il settore, promuovendo forme di spettacolo più etiche e sostenibili. Tuttavia, il decreto attuativo necessario per rendere effettiva questa norma è stato rinviato più volte: inizialmente previsto per il 18 febbraio 2023, è stato poi spostato al 18 agosto 2024, successivamente al 18 agosto 2025, e ora – con l’ultimo disegno di legge – si propone un ulteriore slittamento al 31 dicembre 2026. Un iter a singhiozzo che, di fatto, ha congelato l’applicazione della norma per quasi quattro anni, lasciando invariata la situazione degli oltre 2.000 animali ancora impiegati nei circhi italiani.
“La sofferenza di oltre 2.000 animali continua a essere ignorata dal governo, nonostante il pronunciamento di enti scientifici, consigli regionali e comunali, e la volontà espressa da centinaia di migliaia di cittadini”, ha dichiarato Gianluca Felicetti, presidente LAV. La petizione lanciata dall’associazione per dire basta agli animali nei circhi ha raccolto finora 240.000 firme.
Anche Giulia Giambalvo, responsabile area esotici LAV, ha criticato l’incoerenza del governo, ricordando che solo due settimane fa il Parlamento ha approvato una legge contro i maltrattamenti animali, definendo gli animali “soggetti di diritto”. “Alla prima occasione utile per tradurre in pratica questo principio, il governo si tira indietro”, ha affermato.
Il disegno di legge di proroga passerà ora al vaglio del Parlamento. La LAV chiede che venga respinto e sostituito con un testo che vieti definitivamente l’uso degli animali nei circhi, prevedendo il pensionamento degli esemplari ancora impiegati e la riconversione del Fondo nazionale dello spettacolo viaggiante.
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