
Dazi USA: la Sardegna è la regione più esposta – INMR Sardegna #69
La vulnerabilità della Sardegna rispetto ai dazi USA agroalimentari, la riforma sanitaria, la rete dei borghi sardi e la bio-fabbrica degli insetti utili in agricoltura.
La viva voce di Italia che Cambia affronta e sviscera problemi e soluzioni del mondo contemporaneo, cercando di comprendere e interpretare la realtà in modo onesto e approfondito.
La vulnerabilità della Sardegna rispetto ai dazi USA agroalimentari, la riforma sanitaria, la rete dei borghi sardi e la bio-fabbrica degli insetti utili in agricoltura.
In cerca di consigli per l’estate? Eccone sei! In questo episodio crossover dei nostri podcast per abbonati Daniel Tarozzi e Andrea Degl’Innocenti hanno selezionato per voi le loro 6 puntate preferite di A tu per tu e Io non mi rassegno più e le commentano assieme. Per chi avrà l’ardire di ascoltarlo tutto… c’è una sorpresa finale!
Se è vero che giocare è una tendenza umana innata, nonché il modo principale che abbiamo da bambini per esplorare il mondo e imparare, giocare d’azzardo è qualcosa di diverso, ma non per questo meno umano. Ha a che fare con la nostra propensione al rischio, e con il rilascio di dopamine nel nostro cervello. Il gioco d’azzardo, quindi, è sempre stato un problema, ma in una società capitalista è diventato una piaga sociale, con sempre più persone che giocano in maniera patologica (si chiama azzardopatia). Ma come si fa a uscirne personalmente? E come possiamo migliorare la situazione complessiva? Ne parliamo con Fabio Pellerano, educatore e autore di libri sul gioco d’azzardo.
A Panama sono sono scoppiate di recente delle proteste – sfociate in vere e proprie rivolte – per via di una enorme miniera di rame gestita da una multinazionale canadese. Una questione molto importante, che in questo momento storico assume una rilevanza globale. Visto che nessun giornale italiano ne ha ancora parlato, ci pensiamo noi.
Dal 2020 sono stati rovesciati da militari i governi di Burkina Faso, Mali, Guinea, Ciad e Niger. Sono tutti stati africani che si trovano nell’area del Sahel (tranne la Guinea, che è comunque limitrofa), ovvero in quella fascia di territorio al confine meridionale con il deserto del Sahara. Quei territori, e l’Africa in generale, sono da decenni teatro di insurrezioni e colpi di stato militari, ma il ritmo degli ultimi tre anni è comunque anomalo. Che cosa sta succedendo? Cosa agita le società africane del Sahel? La risposta a questa domanda tira in ballo tanti fattori: dall’estremismo islamico, alla crisi climatica, al narcotraffico, agli interessi geopolitici ed economici di tante potenze estere, dagli Usa, ai paesi europei, alla Russia, alla Cina che usano l’Africa per le loro strategie e con fini spesso non proprio limpidi ed umanitari.
Entro il 2050, secondo le stime, India, Cina e Nigeria saranno i 3 paesi più popolosi al mondo, dove vivranno quasi 4 miliardi di persone, poco meno della metà della popolazione mondiale. Ciò significa che quasi la metà delle donne del mondo vivranno in questi tre paesi. Ma qual è la condizione femminile in Cina, India e Nigeria? Quali sono i loro diritti, le loro radici e le loro prospettive future?
Il Burkina Faso è uno stato completamente assente dai media come buona parte dell’Africa Subsahariana. È un paese di cui sappiamo poco, pochissimo. Eppure ha una serie di caratteristiche che lo rendono particolarmente interessante e particolare anche agli occhi di un cittadino/a europeo. È un paese estremamente povero, perlomeno a livello di pil pro capite, ma è anche ricco di diversità etnica e culturale, una diversità che storicamente convive pacificamente, ed è un paese che ha fatto della collaborazione e della solidarietà un modo per non lasciare nessuno indietro. Ha una storia coloniale, ma è stato anche la patria di uno dei leader politici più illuminati della storia globale, Thomas Sankara, che contro le potenze coloniali si è battuto duramente, finendo assassinato. Scopriamolo meglio in compagnia di Michele Dotti e Daniel Tarozzi.
In compagnia di Marco Boschini, Cristiano Bottone, Andrea Degl’Innocenti e Renato Accorinti, Daniel Tarozzi ci conduce in un viaggio alla scoperta delle amministrazioni virtuose, dei modelli possibili di cambiamento, dei punti di forza e di debolezza delle pratiche avviate nel nostro Paese negli ultimi vent’anni. Il tutto accompagnati dai testi graffianti di Giorgio Gaber e dalle nostre e dalle vostre domande.
L’Iran è un paese lontano e vicino, ben presente nel nostro immaginario ma di cui sappiamo relativamente poco. Da mesi l’Iran è scosso da imponenti manifestazioni contro il regime portate avanti da giovani uomini e donne, soprattutto donne, a volte poco più che bambine. Come stanno andando, da cosa sono nate, c’è qualcuno che sta provando a cavalcarle o a sfruttarle e quali speranze di successo – e quale tipo di successo – hanno? Per rispondere a queste domande abbiamo contattato Paola Rivetti, ricercatrice, professore associato dell’Università di Dublino esperta di Iran e medio oriente, e Samirà Ardalani, attivista dell’associazione Giovani Iraniani d’Italia. Con loro cercheremo non solo di spiegare le rivolte, ma anche di capire più a fondo la società e la cultura iraniane.
Daniel Tarozzi ci conduce in un viaggio di ricerca sui (possibili?) modi di sopravvivere alla crisi della democrazia (e creare alternative). Lo fa insieme a Andrea Degl’Innocenti (giornalista esperto di modelli di governance e co-fondatore di Italia che Cambia), Tiziana Barillà (giornalista e scrittrice, autrice di libri incentrati sulle esperienze di municipalismo e comunalismo a Riace e Spezzano) e Selva Varengo (ricercatrice indipendente e studiosa del pensiero politico contemporaneo, autrice de “La rivoluzione ecologica. Il pensiero libertario di Murray Bookchin“). Con contributi speciali tratti dal repertorio di Giorgio Gaber.
Nel dodicesimo appuntamento di “A tu per tu” giochiamo “in casa”, partendo dalla domanda delle domande: il bene e il male esistono davvero? Se lo sono chiesto Andrea degl’Innocenti e Daniel Tarozzi, due spine dorsali di Italia che Cambia, che ad un certo punto hanno scoperto di avere opinioni molto diverse sul tema dei valori.
Spesso si parla dei giovani nella maniera più stereotipata possibile: «Non hanno voglia di fare nulla, sono tutti narcotizzati, non si interessano a nulla» e via dicendo, con giudizi e pregiudizi di ogni tipo. Siamo sicuri che sia davvero così? Italia che Cambia ha sostenuto attivamente un tentativo di narrazione diversa: quella del regista e sceneggiatore Ezio Maisto, che con il suo nuovo documentario “Ragazzi Irresponsabili” si è posto l’obiettivo di scoprire le storie dei ragazzi che in Italia seguono l’esempio di Greta Thunberg e organizzano i Fridays For Future, gli scioperi della scuola per il clima.
Insieme a lui cercheremo di capire se è possibile un’altra narrazione riguardo i giovani e gli adolescenti di oggi in Italia, con un occhio particolare al tema dei cambiamenti climatici e alle possibili azioni che, a partire da alcune storie raccontate nel documentario, possono contribuire a contrastare un fenomeno che ci sembra più grande di noi.
In questa puntata di “A tu per tu” proviamo a guardare al gioco da un punto di vista molto particolare. Incontriamo infatti Lucia Berdini e Michele Pierangeli, ideatori di Playfactory.it, un portale (e non solo) che diffonde la cultura del gioco in tutte le sue forme, allo scopo di creare una massa critica di persone consapevoli di quanto giocare sia fondamentale per il nostro benessere, nelle famiglie, come nelle istituzioni e nelle organizzazioni. Volete sapere come? Andiamo insieme alla scoperta del perché giocare è un atto rivoluzionario.
A pochi giorni dalla ripresa dei campionati di calcio, Daniel Tarozzi dialoga con Massimo Vallati, fondatore del Calciosociale. È giusto far ripartire i campionati? Che ruolo svolge il calcio nella società di oggi? Va criticato, osteggiato o amato? E soprattutto esiste un altro modo di giocare a pallone, costruire relazioni, promuovere identità? Un dialogo intimo e autentico, oltre la retorica.
“Soluscions! Risposte locali a problemi globali” è un podcast condotto da Daniel Tarozzi in cui ogni mese si affronta un argomento, concentrandoci su possibili soluzioni che si possano adottare nella vita di tutti i giorni.
“Io non mi rassegno +” è un podcast mensile condotto da Andrea Degl’Innocenti in cui si affrontano e sviscerano alcuni dei temi fondamentali per capire la contemporaneità, in Italia e nel mondo.
“Io non mi rassegno” è la rassegna stampa commentata di Italia che Cambia. Alla versione quotidiana curata da Andrea Degl’Innocenti, che va in diretta tutti i giorni, dal lunedì al venerdì a partire dalle 8, si affiancano quelle regionali di Sardegna (settimanale), Sicilia e Liguria (mensili).
“Soluscions! Risposte locali a problemi globali” è un podcast condotto da Daniel Tarozzi in cui ogni mese si affronta un argomento, concentrandoci su possibili soluzioni che si possano adottare nella vita di tutti i giorni.
In questo podcast Daniel Tarozzi affronta in ogni puntata un tema legato “all’Italia che Cambia”con uno o due ospiti d’eccezione che ci portano a contestualizzarlo e sviscerarne punti di forza e di debolezza.
Daniel Tarozzi e il “padre suo” Giancarlo Tarozzi si confrontano in questo podcast su “La vita l’universo e tutto quanto”, toccando temi fondamentali come il senso della vita, della morte, dell’esoterismo, della sessualità.
Molti dei nostri intervistati si sono sentiti ripetere “non funzionerà mai” quando hanno avviato i propri progetti di cambiamento. Li abbiamo richiamati a 10 anni di distanza, per scoprire come stanno andando i loro progetti.
Conosciamo bene i problemi: plastiche, inceneritori, corruzione, ma quali strumenti abbiamo per risolverli? Come possiamo costruire un mondo libero dai rifiuti? Scopriamolo con Manuela Leone e i suoi ospiti.
Daniel Tarozzi dialoga con pensatori e attori del cambiamento confrontandosi con loro sulla nostra percezione della realtà e su tutto quello che c’è oltre gli schemi e gli stereotipi ed ogni immaginario.
Secondo approfondimento sul nucleare, questa volta con il giornalista scientifico Sergio Ferraris, per esplorarne limiti e rischi.
Greenpeace sotto attacco, proteste in Israele, guerra in Congo e foreste in Norvegia. Una puntata tra repressione, resistenze e contraddizioni ambientali globali.
Una nave cisterna ha sversato rifiuti chimici nelle acque di Cagliari: l’ipotesi è di inquinamento colposo. Il ruolo della comunità davanti a un lutto con lo psicologo Gabriele Sorba, la Regione impugna i decreti MASE su impianti FER in aree non idonee, e dati su welfare e clima.
Trump media la pace, ma i bombardamenti continuano e l’Europa si prepara alla guerra con “Readiness 2030”. Intanto Meloni litiga sul riarmo, Gaza brucia di nuovo e in Turchia arrestano il sindaco di Istanbul.
Una nuova proposta di legge che compromette il benessere animale, le CER in Sicilia, il polo petrolchimico di Siracusa e una legge per le vittime di femminicidio approvata e mai applicata.
Di uova che diventano oro negli USA, piani cinesi per rilanciare i consumi, navi che sversano rifiuti in mare e laghi svizzeri tornati cristallini.
Il piano di riarmo europeo, le alluvioni in Toscana, un’autostrada nell’Amazzonia e il caso del Canale di Panama comprato da BlackRock.
La vulnerabilità della Sardegna rispetto ai dazi USA agroalimentari, la riforma sanitaria, la rete dei borghi sardi e la bio-fabbrica degli insetti utili in agricoltura.