20 Apr 2023

Lunigiana World: “Raccontiamo il territorio per contrastare lo spopolamento”

Scritto da: Valentina D'Amora
Intervista di: Paolo Cignini

Dall'amore per il proprio territorio e dalla bellezza di scoprirne ogni giorno sempre nuove peculiarità prende forma Lunigiana World, un portale turistico nato dal basso per valorizzare questa particolare terra di confine. Ne abbiamo parlato con i due curatori, Maurizio Veroni e Federico Palermitano che ci hanno raccontato l'origine e lo sviluppo di questo progetto.

Salva nei preferiti

Massa-Carrara, Toscana - Proseguiamo il nostro viaggio in Lunigiana presentandovi un progetto di valorizzazione del territorio costruito dal basso. Si chiama Lunigiana World ed è un portale che racconta la bellezza, la storia e tutti i luoghi imperdibili di questa terra di confine, amata sia da chi apprezza gli antichi borghi e i castelli, con un occhio di riguardo alle tradizioni gastronomiche locali, sia da chi preferisce viversi la natura a piedi o in bicicletta, alla ricerca di cascate e torrenti in cui fare il bagno.

In una giornata di pioggia e cielo cupo, siamo stati a Bagnone per fare due chiacchiere con Maurizio Veroni e Federico Palermitano, i volti “dietro lo schermo” che si occupano del portale.

Che cos’è Lunigiana World?

Maurizio: Inizialmente Lunigiana World era una semplice pagina Facebook con un altro nome, Bagnone nel mondo. L’obiettivo con cui l’avevo aperta infatti era quello di valorizzare il mio paese di origine, Bagnone. Poi ho pensato di coinvolgere anche altre persone, così ho contattato Federico, che con le sue foto ha dato una spinta in più al portale. Nel tempo, insieme abbiamo preso in considerazione l’idea di allargare ulteriormente lo sguardo e promuovere tutto il territorio della Lunigiana, da Pontremoli fino a Fivizzano e Fosdinovo, registrando subito un grande riscontro a livello turistico. Certo, non è stato facile…

lunigiana W

Federico: Eh no, all’inizio eravamo anche indecisi su come chiamarci, Maurizio non voleva nemmeno cambiare il nome della pagina [ridono, ndr]. Va detto che prima io la Lunigiana non me la vivevo assolutamente. Non conoscevo i borghi né i sentieri, ero un estraneo in casa mia. Nel fine settimana facevo i giri in Versilia, ero più tipo da centri commerciali. Poi mi è scattata la molla: per motivi personali e di salute ho lasciato il lavoro, per cambiare vita e ho iniziato a meravigliarmi di quello che avevo intorno. Ogni giorno era una scoperta e tuttora provo meraviglia quando mi fermo a osservare degli scorci o delle cascate, anche se ci sono già stato cinquanta volte.

E come avete iniziato a lavorare insieme?

Federico: Cinque anni fa io sono partito quasi per sbaglio con un cellulare in mano a raccontare la Lunigiana su Instagram, senza saper nemmeno usare questo canale. Era tutto nuovo per me. In più, nonostante le mie oltre quaranta primavere, era la prima volta che andavo in giro per la Lunigiana e ho iniziato a pubblicare sui social i miei scatti. Finché un giorno mi contatta Maurizio per chiedermi pubblicare le mie foto sulla sua pagina Facebook. Così iniziamo un po’ per gioco questa collaborazione.

Proseguendo l’esplorazione, attraverso le immagini riesco a raccontare tutti i paesi della Lunigiana e rileviamo subito un grande riscontro, finché non lanciamo una gara sentitissima tra i borghi, per ingolosire le persone e attirarle sulla pagina. E lì facciamo il botto. Il Comune di Montereggio, il vincitore del contest, ha organizzato poi una festa con tanto di cerimonia di premiazione molto partecipata, con più di duecento persone presenti.

Maurizio: Sì, è stata una grande gratificazione per noi, in quell’occasione tantissime persone hanno dimostrato vicinanza e attaccamento al territorio e questo ci ha dato tanta soddisfazione.

Quindi Lunigiana World è molto conosciuta adesso?

Federico: Sì, ora il marchio Lunigiana World è riconosciuto da Massa a Parma, fino a La Spezia. Si consulta il sito per cercare borghi nuovi da visitare, sentieri da esplorare. Abbiamo rilevato in questi anni un’apertura che secondo noi era necessaria: prima uno di Bagnone non sarebbe mai andato a Fivizzano e viceversa. Ora invece si fa ed è normale.

Spingere territori come la Lunigiana è una grande occasione da cavalcare, infatti un altro grande tassello di questo nostro progetto è stata la creazione di un’app dedicata al territorio lunigianese. Siamo riusciti a trovare una società che – tramite poche risorse nostre – è riuscita a sviluppare un’app molto semplice, uscita a ridosso del primo lockdown, proprio quando le esigenze delle persone erano cambiate radicalmente, il bisogno di natura era diventato dominante ed era molto forte la ricerca della libertà.

La riscoperta del territorio è una delle nostre più grandi soddisfazioni

Un’azione d’urto, quindi, sul turismo in quest’area geografica?

Maurizio: Sì. Noi siamo degli improvvisati, lo diciamo sempre, ma siamo stati i primi ad aver picconato il turismo in Lunigiana. Una scommessa amatoriale che adesso è un progetto articolato, volto a sviluppare un turismo unico, per valorizzare ogni singola bellezza che questo territorio contiene. Oggi è un portale che propone borghi da scoprire, piccoli paesi nell’entroterra o attività da sperimentare.

Ugliancaldo lunigiana

Federico: Si può dire che il nostro portale sia stato il primo che è riuscito a raccontare la Lunigiana tutta, da parte a parte, andando oltre i campanilismi. Oltre ad attirare tante persone da fuori, il progetto ha colpito il lunigianese stesso, che non conosceva il suo territorio, puntando molto sul turismo di bozzi e cascate. Ora è normale vedere un fivizzanese venire a Pontremoli, prima questo non esisteva. La riscoperta del territorio è una delle nostre più grandi soddisfazioni.

Qual è ora l’obiettivo più a lungo termine?

Maurizio: Lunigiana World cerca di far capire ai lunigianesi, alle persone del posto, che qui si può vivere. Se un ragazzo coglie questo aspetto, magari può decidere di specializzarsi nel turismo, può diventare un accompagnatore o una guida e restare, evitando così di alimentare questo movimento, questa vera e propria fuga dei giovani verso le città. Certo, anche se noi cerchiamo di farlo capire non è così semplice. Valorizzando il territorio però si creano le opportunità per rimanere. Io adesso vivrei solo in posti dove l’unico rumore che senti è il fruscio delle foglie mosse da un capriolo o il verso della poiana che ti vola sopra la testa.

Adesso è importante non solo portare sempre più persone qui, ma anche ripopolare i borghi. D’inverno ci sono poche persone, d’estate invece ci sono quelli che vanno via per lavoro e rientrano per le vacanze. Pur nel mio campanilismo mi sono reso conto che la problematica che vedevo a Bagnone, in realtà era comune a tutti i paesi della Lunigiana. Ecco perché con il nostro portale proponiamo tutto il territorio, per dare un cambiamento concreto.

Parliamo di confini: per voi è un limite o un’opportunità?

Maurizio: Per noi non esistono confini.

Federico: Essere in una terra di confine è solo un pensiero, quello di chi ha vissuto tanti anni nel limite del proprio paesino, qui questa mentalità c’è sempre stata. Noi con questo progetto il confine abbiamo cercato di romperlo, anche perché ti dà un’identità tutta tua. Essere unici è un punto di forza ed è evidente anche nelle tradizioni gastronomiche.

La cucina lunigianese infatti – e non è un caso – è al primo posto tra gli interessi di chi viene qui e ho notato ultimamente che tanti ristoranti stanno tornando alle tipicità locali. Abbiamo collaborato con Nicoletta Lazzeroni, che prepara le specialità del territorio e sin dai primi esperimenti bucava talmente tanto lo schermo che con le sue videoricette siamo riusciti ad arrivare a venti milioni di visualizzazioni. Un mese fa, tra l’altro, Nicoletta ha realizzato il suo sogno: ha aperto un home restaurant. Inutile dire che la gente che va a mangiare da lei la venera.

Maurizio: Il legame con questa terra è molto sentito. Io, che ora vivo a Sarzana, quando torno in Lunigiana provo ogni volta sensazioni molto forti che ti portano proprio a volerla questa terra, perché è mistica, ti emoziona ogni volta.

E quali sono secondo voi le criticità di questo territorio?

Federico e Maurizio: Un problema grande è quello idrico, anche se abbiamo grandi bacini da cui attingere la siccità inizia a sentirsi anche qui. Tuttavia abbiamo un autunno che è quasi una continuazione dell’estate e questo porta inevitabilmente turismo, che inizia da Pasqua e arriva sino a ottobre/novembre, con la raccolta di castagne e di funghi. L’autunno in Lunigiana, con i suoi colori, la sua natura e il profumo di questi boschi è qualcosa di incredibile. Certo è che bisogna fare un turismo lento, limitato, per conservare al meglio quello che abbiamo.

A livello di servizi secondo noi andrebbe ripristinato il punto nascite e potenziato il trasporto pubblico, soprattutto nel periodo estivo, per permettere ai turisti di muoversi più agevolmente anche senza il proprio mezzo. Questo in effetti è un punto carente della nostra area.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Cristofero Costanzo: “Tra mandorle e ulivi ho scommesso sull’agricampeggio in Sicilia”
Cristofero Costanzo: “Tra mandorle e ulivi ho scommesso sull’agricampeggio in Sicilia”

Parchi italiani, 15 giorni di cammino per attraversarli e conoscerli
Parchi italiani, 15 giorni di cammino per attraversarli e conoscerli

Tempo di turismo, tra narrazioni, stereotipi e realtà: intervista a Federica Marrocu
Tempo di turismo, tra narrazioni, stereotipi e realtà: intervista a Federica Marrocu

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

La Grecia vieterà la pesca a strascico, primo paese in Europa – #920

|

L’assalto eolico è ingiustizia climatica: le conseguenze sul patrimonio culturale sardo

|

Franco D’Eusanio e i vini di Chiusa Grande: “È un equilibrio naturale, noi non interveniamo”

|

L’arte collettiva del sognare: il social dreaming arriva in Liguria

|

Quanto inquinano gli aerei? Ecco cosa dicono i dati e le leggi

|

No border books, un kit di benvenuto per i piccoli migranti che approdano a Lampedusa

|

Intelligenza artificiale in azienda: ci sostituirà o ci renderà il lavoro più facile?

|

HandiCREA e il sogno di Graziella Anesi di un turismo accessibile e inclusivo

string(9) "nazionale"