3 Ott 2023

La campagna delle Donne del vino riparte in nome di Marisa Leo, vittima di femminicidio

L'associazione Donne del vino Sicilia rilancia la campagna DxD Calici di Vita di cui Marisa Leo, vittima di femminicidio, era tra le principali promotrici e organizzatrici. Nonostante lo sbigottimento e il dolore, l'associazione e le amiche della donna hanno deciso di mantenere l'impegno e la data che lei stessa stava organizzando. Parte dei proventi della tappa di Mazara del Vallo, il 7 ottobre, andranno all'associazione Palma Vitae che si occupa di dare sostegno alle donne vittime di violenza.

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Trapani - Il 6 settembre di quest’anno Marisa Leo, una donna piena di grinta, energia e un sorriso sempre luminoso, viene assassinata dal suo ex. Ennesimo truce femminicidio che stavolta riguarda una donna del vino – responsabile marketing e comunicazione di Cantine Colomba Bianca e socia dell’associazione Donne del vino – da sempre attiva, tra l’altro, contro la violenza di genere. Marisa era infatti tra le prime promotrici di DxD Calici di Vita, la campagna promossa e organizzata dall’Associazione Donne del Vino Sicilia a sostegno delle associazioni delle donne vittime di violenza.

Proprio ispirandosi al sorriso di Marisa, decise a portarne avanti il suo ricordo e il suo impegno, le Donne del vino Sicilia rilanciano DxD Calici di Vita, il progetto itinerante a sostegno delle associazioni impegnate contro la violenza di genere e che ha scelto di dare seguito alla tappa di cui proprio Marisa era capoprogetto: sabato 7 ottobre alle 13, al ristorante Al pesciolino d’oro a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani. DxD Calici di vita infatti propone un wine lunch solidale e un’asta di vini pregiati i cui proventi saranno devoluti, in questo caso, all’associazione Palma Vitae di Castelvetrano.

marisa leo _ DXD Calici di Vita
Marisa Leo era impegnata in prima linea nell’organizzazione delle tappe di DXD Calici di Vita
LA NASCITA DELLA CAMPAGNA DXD CALICI DI VITA

«Sin dai primi giorni dal suo ingresso in associazione, Marisa ha subito mostrato grande entusiasmo e assoluta disponibilità nel coinvolgimento di progetti in atto e di iniziativa nazionale. La sua vicenda personale l’aveva portata poi a farsi promotrice dell’evento tutto siciliano che, grazie alla sua intuizione e alla collaborazione delle socie della delegazione Sicilia, a inizio del 2023 si è tradotto in operatività diventando un vero e proprio roadshow solidale attraverso la nostra Isola», dice Roberta Urso, delegata Donne del Vino Sicilia.

Un progetto di concretezza che era nato proprio da un’idea di Marisa e di Federica Fina. «Tempo fa, prima della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, parlavamo di possibili strategie e azioni social per accendere le luci sul problema. Ci siamo dette che oltre alla solidarietà manifestata sarebbe stato bello portare un messaggio di concretezza attraverso un’azione reale. Abbiamo esposto la nostra idea durante una riunione ed è stata subito accolta da tutte».

Proporre semi culturali di cambiamento nella direzione di un maggiore rispetto della diversità e uguaglianza dei diritti con Marisa e per Marisa sarà d’ora in avanti il nostro impegno

Si tratta di wine lunch lanciati in collaborazione con associazioni attive sul territorio a tutela delle vittime di violenza. «Il pubblico dei winelovers ha sempre mostrato di contribuire generosamente alla causa sostenuta attraverso la partecipazione e l’acquisto delle bottiglie messe a disposizione per l’asta dalle produttrici e manager aziendali della delegazione Sicilia in favore dei centri e associazioni antiviolenza che fanno parte della nostra rete». Nonostante lo sbigottimento e il dolore, l’associazione e le amiche di Marisa Leo, in nome della sorellanza che le legava, hanno quindi deciso di mantenere la data e l’impegno.

Parte del ricavato del wine lunch di sabato 7 ottobre andrà, appunto, a Palma Vitae, l’associazione di volontariato che dal 2014, presente sul territorio di Trapani con due sportelli d’ascolto – a Castelvetrano e Partanna in collaborazione con il Comune – si occupa di donne in difficoltà con progetti di empowerment legati all’arte e alla creatività. «Con Marisa ci siamo conosciute circa tre anni fa quando le abbiamo parlato di un nostro progetto per attivare l’attenzione sulla questione della violenza di genere non solo con lo sportello d’ascolto, ma anche con modalità diverse e con i linguaggi dell’arte», spiega Giusy Agueli, presidente di Palma vitae.

DxD Calici di Vita
Da sinistra Samantha di Laura, Robeerta Urso, Giusy Agueli, Marisa Leo, Luana Rondinelli durante la serata “Fimmini&Wine” a Menfi
IN VENUS VERITAS DI PALMA VITAE: ETICHETTE PER L’EMPOWERMENT

«Grazie alla nostra socia onoraria, l’artista Luana Rondinelli, abbiamo avviato la campagna In Venus Veritas pensando al mondo del vino. Facendo un’indagine ci siamo rese conto che nella matrice di vino non c’è sono vis, ovvero forza, ma c’è ven, che viene da Venere, ovvero amore. Ecco, tre anni fa avevamo coinvolto Marisa, che curava il marketing per Colomba Bianca, proprio per questa nostra campagna e per lanciare questa linea di etichette con delle frasi di scrittrici donne per le donne».

«Grazie a questo progetto – continua – è nata la nostra collaborazione e la condivisione di alcune attività, tra cui quest’ultima a Mazara del Vallo. Marisa e io ci eravamo sentite proprio quel tragico pomeriggio di mercoledì 6 settembre per mettere a punto l’organizzazione della tappa di Mazara del Vallo». In occasione di DxD Calici di Vita, anche stavolta saranno messe all’asta, magnum, edizioni speciali di vini, il cui ricavato sarà devoluto all’associazione. Tra i presenti anche l’artista Luana Rondinelli impegnata in teatro e nella scrittura con temi legati alla difficoltà di “essere donna”.

DxD Calici di Vita
Sportello Palma Vitae a Partanna. I proventi della serata DXD Calici di Vita sosterranno Palma Vitae

«Proporre semi culturali di cambiamento nella direzione di un maggiore rispetto della diversità e dell’uguaglianza dei diritti con Marisa e per Marisa sarà d’ora in avanti il nostro impegno ovviamente sempre contattando prima la famiglia e con il loro assenso», conclude Giusy Agueli.

«Le dedicheremmo, i nostri sportelli d’ascolto, intensificheremo le nostre attività di prevenzione per una cultura maschile più libera da stereotipi patriarcali, siamo in attesa di un progetto ministeriale da poter svolgere nelle scuole del distretto sanitario D 54 e nel frattempo stiamo predisponendo dei protocolli d’intesa con le scuole per iniziare delle attività di educazione affettiva maschile».

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