21 Nov 2024

Promemoria Auschwitz, perché davvero non accada mai più

Una formazione e un viaggio nei luoghi simbolo delle violenze nazifasciste per educare i giovani alla memoria storica e alla cittadinanza attiva.

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Dal 2012 Arci Sardegna si impegna nella realizzazione de I viaggi della Memoria, un’iniziativa che dal 2016 si è evoluta nel progetto Promemoria Auschwitz, grazie al quale negli ultimi 13 anni circa 1200 giovani provenienti da tutta la Sardegna hanno avuto l’opportunità di partecipare all’iniziativa, grazie alla collaborazione con oltre 150 Comuni ed enti locali come Unioni dei Comuni e Plus. Il progetto ha permesso a numerosi ragazzi e ragazze di entrare a contatto con i luoghi simbolo dello sterminio nazifascista e di riflettere sul significato del passato, per il presente. Il bando di iscrizione è online.

UN VIAGGIO DELLA MEMORIA LUNGO OLTRE UN DECENNIO

La fase centrale del progetto è il viaggio a Cracovia, dal 29 gennaio al 3 febbraio 2025, che include visite agli ex campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau, alla fabbrica di Oscar Schindler, al quartiere ebraico e al ghetto. Ma si tratta solo dell’inizio di un percorso ben più ampio. Questi luoghi, simboli della violenza del nazismo e del fascismo, rappresentano uno stimolo per riflettere su temi come la memoria storica, il rispetto per i diritti umani e il valore della cittadinanza attiva.

Promemoria Auschwitz prevede un intenso programma di conoscenza, educazione e consapevolezza: prima del viaggio, quattro incontri tratteranno temi che spaziano dalla storia alla cittadinanza attiva, dalla memoria storica alla comprensione delle dinamiche sociali del presente. Si parla di propaganda, di come nasce un sistema totalitario, si ragiona su cosa accade nel presente e si guarda alla storia dal punto di vista degli oppressi. Anche al ritorno dal viaggio infatti le persone che scelgono di partecipare al progetto, vengono coinvolte in ulteriori giornate di formazione, dialogo, scambio e partecipazione attiva ai temi posti dalle comunità di provenienze, il per consolidare l’esperienza vissuta e mantenere viva la consapevolezza.

Promemoria Auschwitz
Giovani in partenza durante le precedenti edizioni di Promemoria Auschwitz
LA VOCE DI CHI HA PARTECIPATO E CONTINUA A FARLO

Sono le parole di chi ha già partecipato a Promemoria Auschwitz a raccontare l’esito, come quella di Chiara Mallus, ex partecipante e oggi tutor al fianco dei giovani che scelgono di prendere parte al progetto: «Avere l’occasione di partecipare e poi accompagnare giovani della mia età attraverso i luoghi della memoria mi ha dato modo di riflettere su quanto la mia generazione, nel corso di tutta la sua formazione scolastica, sia stata caricata di una sorta di “responsabilità collettiva” verso ciò che è stato lo sterminio nazifascista e forse per questo ancora di più si sente attrice direttamente coinvolta negli eventi attuali, lasciando da parte l’indifferenza che ha caratterizzato e tuttora caratterizza la società che ci circonda».

«L’indifferenza è proprio la risposta alla domanda “Cosa non si deve dimenticare?”. Non si devono dimenticare tutte quelle persone che hanno deciso di girare la testa dall’altra parte e che ieri come oggi permettono con questo gesto che ingiustizie, piccole o grandi, passino inosservate e che tutto sia normalizzato, perfino un genocidio in corso. Se è vero l’insegnamento senechiano per cui l’unica cosa su cui abbiamo capacità di azione è il nostro presente, facciamo tesoro del passato per modellare il presente a nostra immagine e combattere per un futuro dove l’indifferenza non faccia da padrona».

Promemoria Auschwitz si offre come occasione di crescita, a trecentosessanta gradi: personale, individuale, ma anche sociale, relazionale, politica

«In quei sei giorni di viaggio – aggiunge sempre Chiara Mallus – condividiamo gioie, dubbi, sofferenza e alla lunga anche senso del dovere e di responsabilità. Il gruppo diventa motore propulsore degli ideali che porta avanti, ma anche spalla su cui piangere e porto verso cui rivolgersi. Promemoria Auschwitz si offre come occasione di crescita, a trecentosessanta gradi: personale, individuale, ma anche sociale, relazionale, politica».

FORMAZIONE, RESTITUZIONE, FIDUCIA

Il percorso si conclude poi con la fase della restituzione: i giovani partecipanti raccontano pubblicamente il proprio vissuto in eventi organizzati nei Comuni di appartenenza. Un dialogo nella e con la comunità guidato dai giovani che ne fanno parte, in un momento che rappresenta un’occasione per condividere il significato del viaggio e collegare le lezioni del passato alle sfide attuali. «Promemoria Auschwitz è certamente oggi una della più significative iniziative di cittadinanza attiva giovanile nella nostra isola», commenta Aldo Dessì, presidente di Arci Sardegna.

«Una iniziativa che ha consentito di abbattere molti dei luoghi comuni sui giovani, a partire dalla loro supposta apatia verso i temi sociali e la “politica” intesa nella sua valenza più alta, la cura della polis. In questi anni i circa tremila giovani che si sono candidati a partecipare al progetto ci hanno confermato di essere tutt’altro che assenti ed indifferenti, ma di vivere pienamente immersi nella quotidianità e di essere attraversati da tutte le inquietudini proprie delle fasce giovanili».

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Il pavimento della fabbrica di Oscar Schindler durante una delle precedenti edizioni di Promemoria Auschwitz

«Il loro problema principale è semmai quello non solo di avere difficoltà a individuare riferimenti utili ad affrontare serenamente la realtà quotidiana, ma anche quello di non riuscire a trovare spazi in cui potersi esprimere liberamente e poter dimostrare il loro entusiasmo, esternare i loro bisogni e provare a realizzare i loro sogni. L’obiettivo di Promemoria Auschwitz è quello di supportare e sostenere i giovani in questa delicata ma fondamentale fase della loro vita, proponendosi come luogo in cui fare comunità, libera, aperta ed inclusiva; contribuendo, in un percorso partecipativo, ad individuare metodologie ed ambiti di impegno civico e di cittadinanza attiva».

«Questa – aggiunge in conclusione Dessì – è la ragione principale per cui viene chiesto agli Enti locali di farsi carico della quasi totalità dei costi del progetto, stimolandoli ad investire nei propri giovani. Ed è anche la ragione per cui riteniamo sia giunto il momento per cui anche la nostra Regione supporti direttamente questa iniziativa, anche come strumento di politiche attive contro la fuga dei nostri migliori giovani fuori dalla Sardegna, offrendo loro opportunità di partecipazione».

COME PARTECIPARE A PROMEMORIA AUSCHWITZ

È stato pubblicato il bando per il progetto Promemoria Auschwitz 2025, promosso da Arci Sardegna in collaborazione con l’associazione Deina e i circoli Arci Memoratu di Cagliari e Rizes di Sassari. Come spiegato, il bando si prefigge di coinvolgere le giovani generazioni in un percorso educativo e di riflessione sui temi della memoria storica e della cittadinanza attiva, affinché la consapevolezza attorno alle atrocità che hanno caratterizzato il periodo nazista e fascista porti a una presa di coscienza del presente.

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Visita ai campi di concentramento durante una precedente edizione di Promemoria Auschwitz

Promemoria Auschwitz 2025 si rivela quindi un’opportunità per i giovani sardi di vivere un’esperienza trasformativa, capace di coniugare la memoria storica con la costruzione di una cittadinanza consapevole e attiva. Ma si tratta anche di un invito rivolto alle istituzioni a credere nelle nuove generazioni, investendo in progetti che promuovano valori di inclusione, dialogo e partecipazione. Il bando è rivolto ai giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni residenti nei Comuni aderenti al progetto. Per sapere se il proprio Comune partecipa, è necessario consultare i siti ufficiali oppure contattare le pagine social di Memoratu o Rizes Sassari.

Alcuni Comuni partecipano attraverso i propri Plus, come quello dell’Ogliastra, o tramite le Unioni dei Comuni, ad esempio Marghine e Trexenta. Nel complesso, sono coinvolti più di 90 Enti locali in tutta l’isola, con un’offerta di oltre 250 posti. Le persone che vogliono candidarsi per partecipare al progetto devono compilare un modulo online disponibile qui, superare un colloquio motivazionale e partecipare agli incontri di formazione. Il contributo richiesto ai partecipanti è di 100 euro, mentre il resto dei costi sarà coperto dagli Enti locali.

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