Ripensare il lavoro è possibile? E senza di esso, cosa resta di noi? – A tu per tu + #6
In occasione della festa del lavoro rendiamo disponibile a tutti la puntata del nostro podcast per abbonati dedicata a lavoro e identità.
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Cittadini e cittadine che con coraggio si oppongono all’industrializzazione della città e alle conseguenti contaminazioni ambientali, cementificazione del territorio e deforestazione, il tutto con l’appoggio dell’amministrazione. Sono le attiviste e gli attivisti di Aprilia Libera, che da tempo portano avanti questa coraggiosa battaglia.
Le campagne si stanno ripopolando e i nuovi contadini e le nuove contadine sono sempre più giovani. Con idee fresche, tecnologie innovative, politiche aziendali etiche ed ecologiche sono pronti a rivoluzionare il mondo rurale. Se n’è parlato pochi giorni fa in un convegno proprio su questo tema organizzato da Filiera Futura. Noi c’eravamo, ecco com’è andata.
Sorridente, mobile e gratuito: è il pulmino di The Smiling Van, progetto di psicologia di strada che in questi anni ha portato un aiuto concreto tra le via di Torino. Una iniziativa informale, accessibile e creata dai giovani per i giovani: durante la pandemia ha dato vita a momenti di dialogo, percorsi di supporto psicologico individuale, laboratori di gruppo esperienziali e tanto altro ancora.
Due importanti celebrazioni occupano questi giorni di primavera: la festa del lavoro del 1° maggio e il decimo anniversario della tragedia del Rana Plaza. Queste due giornate sono legate a doppio filo e invitano a una riflessione sul ruolo che abbiamo noi e i nostri acquisti nel determinare le condizioni di lavoratori e lavoratrici in tutto il mondo e in tutti i settori, dall’abbigliamento all’agricoltura.
Il contrasto alle guerre e alla cultura bellicista che le alimenta deve districarsi su più piani, da quello politico a quello culturale, dalla presenza fisica nelle piazze e nelle strade a una nuova semantica di pace. Lo sostiene, fra gli altri, il giornalista e inviato di guerra Raffaele Crocco, direttore di Unimondo e Atlante delle guerre e dei conflitti del mondo.
Il riuso transitorio o temporaneo è oggi una soluzione efficace per il ripensamento dei “vuoti urbani” delle nostre città. Un’opportunità per rivitalizzare il diffuso patrimonio dismesso presente nel nostro Paese. Così la Fondazione Riusiamo l’Italia di Novara, insieme ad altre realtà, ha organizzato un corso che si svolgerà tra maggio e giugno e sarà dedicato a pubbliche amministrazioni, enti del Terzo Settore e singole persone interessate alla conoscenza di questa pratica.
Dal 2019 Roberto Sciarratta è direttore del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi. Un luogo di storia e grande bellezza, simbolo della nostra civiltà, che grazie alla sensibilità del nuovo direttore è accessibile a tutti a seguito dell’eliminazione di barriere fisiche, sensoriali e comunicative. Un esempio di tutela e valorizzazione che garantisce parità di diritti a tutti i cittadini.
Da qualche anno Paolo ha lasciato il lavoro per entrare a far parte del team della Fondazione Dottor Sorriso. Lo abbiamo sentito per farci raccontare non solo la sua storia, ma anche i benefici della terapia del sorriso, che oltre ad allietare le difficili giornate dei piccoli pazienti ha la capacità di portare benefici anche a livello clinico, come dimostrano alcuni recenti studi.
Montagna Verde è un agriturismo in Lunigiana con un progetto ambizioso: ridare dignità a un antico borgo, Apella, recuperandone il patrimonio architettonico rurale parzialmente abbandonato. Abbiamo incontrato Barbara Maffei, che dopo la laurea in ingegneria ha deciso di tornare nella sua terra d’origine per portare avanti questo progetto di famiglia.
A chi non è mai capitato di notare le innumerevoli piante nei prati incolti? Ecco, spesso queste sono le zone più ricche di esemplari vegetali commestibili. In Liguria, ad esempio, il preboggiòn è una nota miscela di piante edibili preziose e molto buone. Come riconoscerle? Ecco i consigli di Marco Fossati, erborista ed esperto di erbe selvatiche.
Innumerevoli culture in tutto il mondo e in tutte le epoche si sono raccontate e si raccontano. Lo fanno con le storie, che hanno la capacità di tessere magici legami fra narrato e narratore, ma anche fra chi le racconta e chi le ascolta. E questi legami a loro volto possono incidere sulla realtà, trasformandola. È questo il caso di Voci dal Mondo e altri progetti dell’associazione OIA’.
Spesso fare impresa in Calabria rimanendo fedeli ai propri valori non è facile, neanche in un campo in cui tradizionalmente questa regione eccelle come quello dell’olivicoltura. Ne abbiamo parlato con Renato Pata, che ha ideato e applicato una politica aziendale che mescola diversi aspetti innovativi, dalla creazione di sinergie con altre realtà del settore al rapporto con lavoratori e lavoratrici.
In provincia di Bologna c’è un birrificio che ha scelto di non automatizzare nessun passaggio della propria filiera produttiva. A occuparsi di tutto negli stabilimenti della Vecchia Orsa non sono le macchine ma le persone, ragazzi con disabilità il cui lavoro viene apprezzato e valorizzato secondo un approccio che non si lascia andare a pietismo e assistenzialismo ma si fonda sulla costruzione delle autonomie.
Tre generazioni di produttori di vino e una bellissima storia di avvicinamento alla terra risalente al secolo scorso. Oggi a prendere le fila del vigneto e dell’azienda agricola ci sono due giovani sorelle che portano avanti l’attività di famiglia con amore e rispetto della biodiversità. Siamo andati a trovare Valeria Ferro, che ci ha raccontato dei vini e dell’attività de La Colombiera a Castelnuovo Magra, a cavallo tra Liguria e Toscana.
L’Istituto Luigi Einaudi di Siracusa ha avviato, sotto il nome di Einaudi Ambiente sostenibile, una serie di iniziative nel campo della gestione dei rifiuti, del riciclo, della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente. È un modello virtuoso non solo in Sicilia ma in tutta Italia e l’auspicio è che venga adottato anche in altri istituti per avvicinare ragazze e ragazzi alle buone pratiche.
La sopravvivenza di alcune centinaia di persone appartenenti alla tribù indonesiana degli Hongana Manyawa è gravemente minacciata dalle attività a fortissimo impatto di alcune multinazionali occidentali che estraggono minerali destinati alla produzione di batterie per auto. Lo denuncia Survival International, aprendo anche la strada a un discorso più ampio sulla mobilità elettrica e sulla sua sostenibilità, tanto ambientale quanto sociale.
La ricerca antropologica può essere molto utile in innumerevoli campi e fornire chiavi importanti per interpretare la realtà e le relazioni con il prossimo. Ne è convinta Maria Concetta Segneri, che insieme al lavoro di supporto e cura delle persone migranti affianca un’intensa attività volta a valorizzare e far riconoscere il ruolo dell’antropologo.
“Come avete fatto a realizzare tutto questo?” è la domanda più ricorrente che Francesco Rosso si è sentito fare dai tanti visitatori del Centro di Ecologia Applicata Autosufficienza. Da qui l’idea di un corso che riunisce tutti coloro che hanno contribuito a rendere così com’è oggi il Centro e permettere ad altri di replicare il modello altrove. Fra i relatori anche il direttore di Italia Che Cambia Daniel Tarozzi.
In occasione dell’Earth day, ho selezionato per voi cinque belle notizie, cinque cose positive che sono successe nel mondo questa settimana. Andiamo dal successo dell’iniziativa Ocean’s Cleanup, al record di solare ed eolico (con tanto di previsto picco delle emissioni legate alla produzione di elettricità), al calo del consumo di carne in Germania e un po’ in tutta Europa, alla crescita del cicloturismo in Italia, infine a uno stupefacente progetto naturalistico nella martoriata Striscia di Gaza.