
La tecnica costruttiva del superadobe utilizza materiali naturali, locali e di scarto per costruire abitazioni a costi molto bassi e con grandi prestazioni. Ce la illustra uno dei suoi principali divulgatori, l’architetto Tommaso Bazzechi.
Storie, esempi, riflessioni utili, stimolanti e replicabili per cambiare la propria vita e il mondo, per realizzare i propri sogni o anche solo per rilassarsi e apprezzare frammenti concreti di Italia che Cambia.
La tecnica costruttiva del superadobe utilizza materiali naturali, locali e di scarto per costruire abitazioni a costi molto bassi e con grandi prestazioni. Ce la illustra uno dei suoi principali divulgatori, l’architetto Tommaso Bazzechi.
Dallo studio delle tecniche di costruzione antiche, la Cecere Management ha deciso di investire nell’utilizzo dei mattoni di canapa, fatti da tanti micro-alveoli che trattengono il vapore acqueo, non creano muffe e regolano la temperatura dell’abitazione. Per questo l’intero ecosistema Nunziare – realizzato in bioedilizia ad Aversa dal gruppo Cecere –, è stato premiato con il riconoscimento Impresa virtuosa Claudio Cicatiello per la sua capacità di informare, sensibilizzare e comunicare la sostenibilità.
Come cambia il mondo della bioedilizia nel giro di otto anni? Abbiamo provato a scoprirlo risentendo le fondatrici di Archingreen, che avevamo incontrato nel 2016 per parlare di temi come riqualificazione energetica e materiali edili naturali. Oggi c’è più consapevolezza rispetto ad allora? Come sono cambiati i prezzi e il mercato? E le leggi vengono incontro a chi scegliere l’abitare green? Vediamolo insieme!
Casa Pachamama è un rifugio immerso nella natura incontaminata e selvaggia dei monti Picentini, a ridosso del fiume Tusciano, dove un gruppo di amici ha dato vita a un progetto di vita comunitaria. Le regole sono: solidarietà, sostenibilità, condivisione e il desiderio di abbandonare la frenesia cittadina per vivere secondo i cicli naturali. Qui, tra attività comunitarie, artigianato e spiritualità ancestrale, è facile trovare serenità e consapevolezza.
Dalla Sicilia arriva una storia interessante che può ispirare un profondo cambiamento anche in un settore tradizionalmente ad alto impatto ambientale: l’edilizia. È quella della cooperativa Guglielmino, che da decenni utilizza la stessa materia prima, l’argilla, ma che negli ultimi tempi ha rivoluzionato le produzioni fino ad arrivare a dedicarsi a malte naturali per intonaci e pavimentazioni secondo l’antica ricetta di Vitruvio. Una filosofia di vita abitativa rispettosa dell’ambiente e della salute dell’uomo.
Dopo aver dato una svolta alla propria quotidianità scegliendo una vita nomade, all’insegna delle relazioni umane e del rapporto con la natura, la famiglia di Daniela ha seguito il proprio istinto anche per soddisfare uno dei bisogni primari di ogni essere vivente: la casa. Lei stessa ci racconta il percorso di autoprogettazione e autocostruzione della loro dimora nel luogo in cui hanno scelto di vivere (per ora), nel sud del Portogallo.
Continuiamo a parlare di ristrutturazione delle abitazioni ed efficientamento energetico, attraverso la narrazione dell’esperienza di Daniel ed Emanuela. E oggi lo facciamo grazie a una chiacchierata con Tommaso Gamaleri di énostra, che ha seguito la progettazione energetica della loro casa. Dopo un anno dalla fine dei lavori, Tommaso è tornato nell’abitazione per valutarne i reali consumi.
Torniamo a proporvi una video-intervista con Fausto Cerboni. Questa volta però non parliamo della sua storia, ma del suo lavoro. La sua azienda Terrapaglia infatti ristruttura o recupera abitazioni e beni architettonici in modo davvero naturale, con materiali locali, che non inquinano e che mettono al centro la salute di chi abita gli spazi. Una nuova concezione dell’abitare legata a una visione del mondo più consapevole ed ecologica.
Oggi vi proponiamo la storia di Fausto, prima giocatore di pallamano, poi attore e attivista del Living Theatre di Judith Malina, nonché riabitante di un eco-villaggio e infine artigiano e imprenditore nel mondo della bioedilizia vera e dell’architettura naturale. Una storia che dimostra come si possano sempre inseguire i propri sogni, anche quando questi cambiano – o crescono – nel tempo.
Vivere nei boschi, autoprodursi e autocostruirsi tutto ciò che serve, entrare in sintonia con gli animali e le piante, nostri unici vicini. Chi di noi non ha mai sognato di farlo? Per Eva questo sogno è diventato realtà. Ci siamo fatti raccontare la sua storia, senza tralasciare le difficoltà, le paure e le speranze che l’hanno portata da Berlino al cuore della foresta maremmana.
È possibile vivere in modo autosufficiente, interconnesso, condiviso ed ecologico? A Pachamama, vicino a Cagliari, ci stanno provando! Questa comunità si fonda sulla permacultura e punta a conseguire l’autosufficienza su tutti i fronti: alimentare, energetico, economico, produttivo. Ma al tempo stesso è molto attiva verso l’esterno e crede nei concetti di scambio, di rete e di condivisione. Volete venire a visitarla insieme a noi?
Vogliamo rifare casa (possibilmente con materiali naturali ed ecologici) abbattendo le emissioni e le bollette. Vogliamo un cappotto esterno, infissi nuovi, tetto isolato, fotovoltaico, riscaldamento a pavimento, pompa di calore e così via. Bellissimo, ma costoso! Molto, molto meno di quanto sembri se accediamo agli incentivi giusti. Ecco il racconto di chi ha toccato con mano le famose detrazioni per ristrutturare casa.
Una vecchia casa anni ’70 è stata completamente ristrutturata. Cappotto in canapa, infissi in legno con doppi vetri, insufflaggio sul tetto, intonaco interno in terra per l’umidità, pavimenti in graniglia riscaldati da una pompa di calore. Tutto molto bello, ma in pratica tutto ciò che risultati ha prodotto? Come sono cambiati i consumi, i costi e le emissioni inquinanti prima e dopo la cura?
Ed eccoci giunti al sistema di riscaldamento. Nelle scorse puntate di questa rubrica abbiamo ricostruito le diverse fasi che ci hanno portato alla ristrutturazione ecologica della nostra casa, dalla progettazione alla scelta dei materiali naturali, dal sistema di produzione di energia agli intonaci, dal tipo di cappotto e di infissi, passando per i pavimenti, l’isolamento del soffitto e così via. Oggi approfondiamo il tema del sistema di riscaldamento e della sua alimentazione.
Dopo averci raccontato di come hanno progettato la loro casa e di quali materiali naturali hanno scelto, questa volta Daniel ed Emanuela si soffermano sull’aspetto energetico: per quali modello di produzione di energia hanno optato e perché? Ecco una panoramica sui diversi sistemi che hanno valutato e sulle motivazioni progettuali delle decisioni finali.
Sarotto Group lavora per far sì che sempre più persone possano abitare in modo ecologico e naturale e anche a basso costo. Per questo ha ideato, progettato e brevettato un modello di casa prefabbricata passiva. Si può cambiare il mondo partendo dalla propria abitazione!
Dopo aver affrontato la scelta dei materiali naturali, in questa nuova puntata Daniel ed Emanuela ci presentano nel dettaglio i lavori in bioedilizia (bio davvero) fatti nella loro casa e ci spiegano come sia stato fondamentale il ruolo della progettazione e la scelta dei professionisti giusti. Quando un apparente ritardo può far davvero risparmiare tempo e denaro e guadagnare in salute e sostenibilità!
Continua il racconto di Daniel ed Emanuela, che condividono con noi i dettagli della ristrutturazione in bioedilizia della loro abitazione, con l’auspicio di diffondere questa pratica che garantisce sostenibilità e comfort per le nostre case. In questa puntata parliamo della scelta dei materiali, dell’isolamento termico e della parte energetica.
Dalla progettazione agli incentivi, dalla scelta dei materiali all’efficienza energetica, dal riscaldamento alla riduzione dei fabbisogni. A distanza di qualche mese dalla fine dei lavori, Daniel Tarozzi ha deciso di condividere in un racconto a puntate l’esperienza vissuta insieme alla moglie Emanuela Sabidussi della ristrutturazione in bioedilizia della loro casa ad Alto, incastonata tra i monti al confine tra la Liguria ed il Piemonte.
Dalle energie rinnovabili all’agricoltura naturale, dall’economia solidale al turismo responsabile, dalla permacultura all’apprendimento attivo. In Sicilia, alle pendici dell’Etna, sta prendendo forma il sogno di una famiglia di realizzare un ecosistema sostenibile e autosufficiente. Il progetto ha preso vita con la costruzione di una casa di paglia, esempio riuscito e laboratorio permanente di una serie di buone pratiche orientate al vivere naturale.
I protagonisti dell’Italia che Cambia raccontano le loro esperienze, dimostrando con l’esempio che un modo diverso di vivere e agire è possibile. Uno spazio di racconto e ispirazione per generare nuovi cambiamenti.
In questa rubric mensile Fabrizio Corgnati si confronta con una serie di ospiti per mostrare che se lo vogliamo “la fine del mondo NON è vicina”. E nemmeno la nostra fine!
“Filò, il filo del pensiero”: un gruppo di giovani accomunati dalla passione per la filosofia e la pedagogia porta queste pratiche fra i banchi di scuola, per dialogare con le menti fresche, curiose e fertili dei più piccoli.
OIA’, un’associazione che porta avanti un modello itinerante di educazione creativa, libera e consapevole, dopo una esperienza decennale in giro per il mondo, condivide con i nostri lettori scoperte, riflessioni, domande.
Centinaia di video e articoli che mostrano e dimostrano che lontano dai riflettiori esiste un’Italia che Cambia, che agisce e reagisce, generando ogni giorno un mondo diverso, migliore, empatico, biodiverso e sostenibile.
A distanza di un po’ di tempo dal nostro primo incontro, torniamo a intervistare i protagonisti delle storie di cambiamento raccontate in questi anni per un aggiornamento sull’evoluzione dei loro progetti e della loro vita.
Una rubrica per condividere con voi le iniziative che organizziamo in giro per il Paese, i resoconti dei nostri incontri e le riflessioni dei protagonisti di Italia che Cambia e dei nostri partner in un racconto mai autoreferenziale.
“Meme” è uno spazio di approfondimento filosofico e pratico in cui si affrontano argomenti centrali nei nuovi paradigmi e negli antichi pensieri che costellano l’Italia e il mondo che cambia con esperti di settore.
Un altro immaginario per la Calabria. Questo format racchiude 10 tappe, 10 articoli e 10 video-storie di testimonianze ed esperienze che mostrano che la Calabria è (anche) molto lontata da stereotipi e immaginari decadenti.
Gli Ashoka Fellow portano avanti “idee innovative che trasformano i sistemi sociali e producono benefici nelle vite di milioni di persone” tracciando la rotta che permette alle persone di fiorire in circostanze nuove.
Hangar Piemonte condivide domande e traiettorie di ricerca, interrogandosi sulla complessità per aprire un dialogo e un confronto verso tutti quei soggetti, che in questo momento vivono processi di trasformazione culturale.
Una proposta che, partendo dalla teologia di Matthew Fox, unisce diverse tradizioni spirituali sia occidentali che orientali per rivolgersi a chiunque oggi sia in ricerca, apertura e rinnovamento.
“Ma cosa c’entrano le favole con Italia che cambia?”. Emanuela Sabidussi ci porta a toccare alcuni dei temi fondamentali del nostro tempo con il linguaggio profondo e ancestrale della favola. Provare per credere.
La redazione di Italia Che Cambia va in vacanza! Ad eccezione delle news, ci fermiamo. Appuntamento lunedì 25 agosto per ricominciare insieme una nuova stagione di cambiamento.