Mani di tutte le età che esplorano, disegnano pensieri, cercano nuovi modi di comunicare con l’obiettivo di dare forma alle immagini di un calendario dedicato ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza per il 2026.
Mani di tutte le età che esplorano, disegnano pensieri, cercano nuovi modi di comunicare con l’obiettivo di dare forma alle immagini di un calendario dedicato ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza per il 2026.
Grazie al Parking Day i parcheggi si sono trasformati in luoghi di incontro e socialità. Lo spazio tolto alle auto è stato restituito alla cittadinanza per un giorno.
Le spiagge liguri nascondono sotto la sabbia nidi di Caretta caretta. Il mar Ligure sta diventando un habitat giovanile stabile per questa specie?
Per scoprire davvero un territorio bisogna percorrerlo a piedi. Ed è proprio tra le pieghe di una terra di confine un po’ nascosta come la val Pennavaire che un oculista torinese ha lasciato il cuore e ha scritto una guida per scoprirla lentamente, Pennavalley trek.
Il Portiere di Quartiere è la rivisitazione in chiave contemporanea dell’antico portiere di condominio. Una figura professionale che nasce dalla gestione moderna della quotidianità, macchinosa per le famiglie, per le coppie, per i single e soprattutto per le persone anziane. Ogni imprevisto richiede tempo, che spesso manca. Una persona capace di far fronte a ogni esigenza diventa quindi una presenza importante e irrinunciabile.
Pittura, tiro con l’arco, canottaggio, trekking, nordic walking e molto altro. Allenurbis è un progetto sfaccettato e innovativo, basato su intento semplice: giocando insieme si può superare ogni difficoltà. Praticare uno sport è importante sempre e a tutte le età, soprattutto in un periodo storico come questo, perché, al di là dell’attività fisica, dona ai ragazzi benefici psicofisici e sociali, oltre a sanare insicurezze.
Il report appena pubblicato dal WWF Italia approfondisce la correlazione tra inquinamento da plastica e inizio della pandemia. Com’è la situazione? Purtroppo non buona! Il biennio 2020/2021 avrebbe dovuto segnare la svolta nella lotta ai rifiuti plastici in natura, ma il contrasto all’emergenza provocata dal Covid-19 ha riacceso la sfida contro questo nemico, che si ripresenta nell’utilizzo di numerosi oggetti usa e getta, come le mascherine monouso fatte in fibre di plastica. E non solo.
L’Oasi di Camilla è un luogo dove animali fuggiti da allevamenti intensivi o animali domestici abbandonati possono trovare una seconda casa in cui poter vivere, fuggendo ad un destino beffardo. La sua fondatrice Orietta ci ha raccontato com’è nata questa realtà e quali progetti ha in serbo per il futuro.
L’anno scorso, in pieno lockdown, tre ragazzi hanno creato Negozi Genovesi, un portale dedicato alle piccole attività commerciali cittadine. Dal sito è nato un circuito di negozianti che portano dentro le case la qualità dei propri prodotti e i tanti servizi offerti dalle numerose botteghe aderenti. Un modo concreto per sostenere le attività locali e valorizzare il territorio.
Cosa succede se una gravidanza, magari tanto desiderata, si interrompe inaspettatamente? La mente è in subbuglio, ci si sente in balia di una valanga di emozioni e le ferite sembrano non riuscire a rimarginarsi. Per questo motivo due life coach genovesi, Antonio Miglio e Luana Ciambellini, hanno dato vita a un percorso attraverso cui accompagnano chi ha vissuto un aborto spontaneo a superare questo profondo dolore per risentirsi pienamente donne.
A Campo Ligure c’è un bistrot a conduzione familiare dove regna l’amore per la terra e dove tutto viene preparato a mano a partire da materie prime di alta qualità, il più possibile del territorio. La titolare Chiara Damiano ci ha raccontato la filosofia del locale e della sua famiglia.
Aumenta il turismo di prossimità e vengono preferite località più vicine e strutture distanti dai grandi fulcri turistici tradizionali. Ma come scegliere tra le varie proposte ad oggi presenti? Ecco a voi una selezione di 5 interessanti esempi di come si possa scoprire il territorio in maniera più ecologica, etica e lenta.
Comunicare in maniera più consapevole può avere come conseguenza relazioni più sane verso noi stessi e gli altri. Abbiamo rivolto qualche domanda a tal proposito a William Giangiordano, docente e fondatore dell’Università Popolare per l’Evoluzione Umana di Roma, che sostiene quanto la comunicazione sia centrale nella crescita, del singolo e della collettività.
Un ragazzo di Ne, in Valgraveglia, si è reinventato, facendo di necessità virtù: oggi si occupa di restyling di mobili e oggetti d’arredo, che rivisita con gusto ed estro. A commissionargli i lavori ci sono persone di tutte le età: dai ragazzi che vanno a vivere da soli fino a coppie sposate da anni che sentono la necessità di rinfrescare l’arredamento di casa. L’upcycling di Tempo di Recupero è un lavoro, ma soprattutto uno stile di vita.
Sapete che a La Spezia si possono ordinare telefonicamente pizza, sushi e poesie? Il collettivo poetico i Mitilanti ha creato un menu che consente di farsi consegnare a domicilio diversi box “a base culturale”: dalla poesia del territorio a quella inglese, passando per la Crêpes maison (francese) fino ai Ravioli al vapore (cinese). Una modalità fuori dalla righe per fruire la cultura, ingrediente essenziale della vita e di cui in tanti sentono profondamente il bisogno.
Questa è la storia di Antonio Caputo, un ragazzo nato e cresciuto in provincia di Torino che proprio nei mesi di blocco totale dello scorso anno decide di lasciare la città in cui viveva con la compagna e un figlio e trasferirsi in un piccolo borgo abbandonato nell’entroterra imperiese, che dista un quarto d’ora dai più vicini centri abitati. A distanza di un anno ci racconta cosa ha vissuto e come sta andando.
Lentezza e relazioni sociali possono conciliarsi con la professione di fotografo? E che ruolo hanno le immagini nella nostra quotidianità? Possono essere stumento di elaborazione e autoanalisi? Da queste domande un professionista che lavorava da anni per grandi riviste ha deciso di lasciare la velocità e superficialità che gli venivano richieste, scegliendo di rimpossessarsi del suo tempo e della voglia di approfondire la conoscenza delle persone che fotografa.
Può un abito essere portatore di riflessione? Nella piccola sartoria ecopoetica dell’associazione Il Limone Lunare hanno preso vita “l’abito necessario” e “l’abito grembiule”, due linee di capi creati con la preziosa collaborazione della cooperativa La Bottega Solidale di Genova. Vestiti semplici ma ricchi di significato, creati con cura, a partire da stoffe di pregio, e accompagnati da un seme e una cartolina con una domanda “generatrice di relazioni”.
The Black Bag è un’associazione nata sulle spiagge di Genova che grazie al contributo di numerosi volontari opera per salvaguardare l’ambiente. Non solo: porta avanti anche un’intensa attività di sensibilizzazione e di networking insieme ad altre realtà del territorio. Unirsi a loro è semplice: basta presentarsi agli incontri di clean-up con i propri guanti!
SpazIO Libero d’Ascolto è lo sportello gratuito dove i giovani di Sarzana possono intraprendere un percorso pedagogico dedicato e acquisire gli strumenti per affrontare questo nuovo insolito presente. Un modo concreto per uscire dal silenzio.
The Honey Farm è un piccolo rifugio sulle alture tra Pegli e Prà, dove ci si ristora all’aperto, sui tavolini vista mare, accolti dal sorriso di Gennaro Acampora, apicoltore e bartender. Raggiungibile solo a piedi con una passeggiata di circa 30 minuti dalla Vetta di Pegli, immersi nella macchia mediterranea, è un invito a scoprire un angolo di Genova sconosciuto ai più.
A Genova, sulle ceneri di un tradizionale ortofrutta, è nato un negozio semplice, dove si possono acquistare frutta e verdura appena colti e tanti prodotti genuini e del territorio. È nato tutto dal sogno di Laura, la titolare ventisettenne, che ha avuto la determinazione e il coraggio per trasformarlo in realtà.
Disabilità, rete territoriale, coltivazione naturale, educazione: questi i temi intorno su cui si fonda il progetto Un Seme Dopo di Noi di Diano Marina (IM). L’idea è quella di recuperare grazie a un crowdfunding una vecchia serra per trasformarla in un’area di coltivazione di ortaggi, eliminando le barriere architettoniche e coltivando tramite sistemi innovativi.
Gloria e Francesco sono i due ragazzi che hanno appena preso le redini del rifugio Pratorotondo, nel parco naturale del Beigua: trekking, ospitalità, spettacoli teatrali, cinema all’aperto, laboratori per bambini, serate a guardare le stelle sono già nella lista delle iniziative da organizzare. Il tutto condito da una natura incontaminata, che regala panorami unici.
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