20 maggio, una giornata internazionale per ricordare l’importanza delle api
Oggi si celebra l’importanza delle api, fondamentali per la nostra sopravvivenza, a rischio estinzione a causa dell’impatto umano.

Oggi, 20 maggio, è la giornata mondiale delle api. Da più parti arrivano allarmi concreti sul rischio di estinzione a livello globale di oltre il 40% degli impollinatori. Una crisi silenziosa e drammatica dagli effetti devastanti. Gli impollinatori infatti garantiscono la riproduzione del 75% delle colture alimentari e del 90% delle piante da fiore selvatiche. Alimenti di largo consumo dipendono dalla loro impollinazione grazie a un vero e proprio “servizio ecosistemico” ovvero un beneficio che la Natura ci dona.
Il dossier prodotto da WWF, “Il futuro in un volo d’ape: perché salvare gli impollinatori significa salvare noi stessi”, evidenzia come il valore economico dell’impollinazione sia molto più elevato di quello derivante dai prodotti diretti dell’apicoltura. Senza considerare l’aspetto della salute e del benessere delle persone. Secondo uno studio pubblicato su Environmental Health Perspectives, la riduzione degli impollinatori sta contribuendo a circa 500.000 morti premature all’anno a causa della diminuzione di frutta, verdura e frutta secca nella dieta. Uno squilibrio che aumenta l’incidenza di malattie croniche come diabete, tumori e patologie cardiovascolari.
Le api sono il pilastro del nostro ecosistema e per contrastare questa emergenza sono in atto diverse iniziative. Ad esempio, domenica 18 maggio, grazie a un’iniziativa di Mielerie Aperte, oltre 190 aziende apistiche del territorio italiano hanno aperto le porte al pubblico per un’intera giornata per far scoprire il mondo delle api e dei prodotti dell’alveare. ENPA invece promuove gesti semplici e simbolici come l’adozione a distanza di apiari.
Sul piano politico le iniziative restano ancora troppo deboli. Di recente la Commissione UE ha ritirato il Regolamento sull’uso sostenibile dei pesticidi (SUR) facendo un passo indietro nella protezione della biodiversità e quindi della nostra salute. In Italia, l’ISPRA segnala che dal 2015 al 2023 la presenza di pesticidi nei campioni apistici resta costante, con i piretroidi tra i principi attivi più rilevati. A muoverci a tutela delle api e degli insetti impollinatori in genere non dovrebbe essere esclusivamente la necessità di tutelare la nostra specie e quindi la nostra sopravvivenza, ma il rispetto verso tutti gli altri esseri viventi al di fuori di un tornaconto personale, in questo caso come specie.
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