Ad Arborio, il paese del riso, si sta costruendo un maxi allevamento intensivo. Ma un comitato vuole fermarlo
Nel territorio di Arborio il comitato R.I.S.O. denuncia la costruzione di un maxi allevamento di galline con conseguenze ambientali e sanitari. Mailbombing alle istituzioni per chiedere la revoca.

Nel territorio di Arborio, in provincia di Vercelli, è in costruzione un maxi allevamento intensivo di galline ovaiole. A comunicarlo è il Comitato Rete Indipendente Solidarietà e Opposizione (R.I.S.O.) che dichiara di aver appreso la notizia dalla stampa. L’allevamento si trova ad appena 1.500 m dalle prime case di Arborio, tra le note e prestigiose risaie del territorio, e a 3 km dal Parco Naturale delle Lame del Sesia e dalla Riserva Naturale della Garzaia di Villarboit.
L’impianto, con una superficie complessiva di 23.800 m2 e un consumo di suolo irreversibile di 20.450 m2 – che secondo gli Enti di Gestione del Parco del Ticino e del Lago Maggiore, equivale alla “sottrazione di un’area attualmente agricola disponibile per l’avifauna presente nell’area protetta” – ospiterà 274mila galline ovaiole a ogni ciclo produttivo.
Secondo il comitato R.I.S.O. è vergognoso che “nel 2025 ci siano ancora enti e istituzioni che rilasciano autorizzazioni per questi insediamenti visto che da decenni sono note le gravi problematiche in termini ambientali, climatici, sanitari, economici ed etici, senza informare preventivamente la cittadinanza di un progetto che impatterebbe in modo così violento sul luogo di residenza e le aree limitrofe”.
L’impianto, come dichiarato alla Provincia dai proprietari dell’insediamento, preleverà dal territorio 23.000 m3 d’acqua e immetterà in atmosfera circa 19 tonnellate di ammoniaca ogni anno, mentre non risulta ancora stimabile l’impatto odorigeno sulle residenze vicine.
Il Comitato chiede alle Istituzioni di interrompere immediatamente il cantiere e il supporto di cittadine e cittadini in due diverse giornate di manifestazione di dissenso e dibattito pubblico, mercoledì 11 giugno alle 19 ad Arborio in Piazza San Martino e domenica 29 giugno alle 16 a Vercelli in Piazza Cavour. È stata avviata una raccolta firme e un mailbombing diretto nei confronti della Regione Piemonte, della Provincia di Vercelli e dell’amministrazione di Arborio.
Gli allevamenti intensivi sono causa del 75% di tutte le emissioni di ammoniaca in Italia, si tratta della seconda fonte di formazione di polveri sottili nel nostro Paese. È stato calcolato che circa 50.000 persone all’anno perdono la vita a causa di patologie generate da queste emissioni e la pianura padana è la zona in Italia maggiormente colpita. Gli impatti ambientali, economici, sociali e sanitari degli allevamenti intensivi sono enormi e non più sostenibili.
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