Nasce Campus NextGen: in un blog la voce degli studenti per un futuro migliore

Al Liceo delle Scienze Umane Duchessa di Galliera è stato lanciato Campus NextGen, un nuovo blog interamente curato da studenti e studentesse, pensato come spazio libero di espressione, confronto e creatività giovanile. L’iniziativa, promossa dalla classe 1C con il supporto dei docenti Simona Tarzia e Fabio Palli, nasce all’interno del Campus del Cambiamento e si propone di raccontare il mondo con lo sguardo critico e appassionato delle nuove generazioni.

Non solo articoli e approfondimenti, ma anche poesie e riflessioni compongono i contenuti del blog, che affronta l’attualità a 360°, dalla crisi climatica alle sfide culturali, dalla cronaca locale al disagio giovanile. Anche il nome scelto dagli studenti, NextGen, è un chiaro manifesto di intenti: dare voce ai protagonisti del futuro e costruire uno spazio in cui pensiero critico, consapevolezza e partecipazione possano trovare terreno fertile.

«Tutto è cominciato con “L’Era dell’Antropocene”, un percorso didattico che ci ha portato a riflettere sul presente e sul futuro del pianeta», spiegano i ragazzi e le ragazze nella presentazione del blog. Da quell’esperienza, e grazie alla collaborazione con gli attivisti Silvio Bruschi e Giorgio Schultze, è nato un progetto più ambizioso: creare una redazione giovanile, connessa a una rete di formazione civica e ambientale.

Già dai primi articoli pubblicati affiora la varietà degli interessi degli studenti: si parla di sport e musica, storia e tecnologia, ma anche di problemi concreti come la mancanza di spazi per i giovani nelle periferie o il riscaldamento del Mar Mediterraneo. Il tono è quello dell’approfondimento giornalistico, ma arricchito da un coinvolgimento personale e da una forte spinta ideale.

Campus NextGen è un esempio di partecipazione attiva, un luogo digitale dove raccontarsi e immaginare insieme un futuro diverso. «Noi, studenti del corso C, siamo i pionieri di questa avventura – scrivono i giovani redattori – e invitiamo tutti i nostri coetanei a unirsi a noi in questo percorso».