L’opposizione di centrodestra vince le elezioni in Groenlandia, si teme per le risorse naturali
In Groenlandia vince l’opposizione di centrodestra. Le recenti dichiarazioni di Trump potrebbero influito sul clima politico groenlandese, con un impatto sul risultato delle elezioni e il crescente movimento verso l’indipendenza.

Alle ultime elezioni in Groenlandia l’opposizione di centrodestra ha vinto sorprendentemente contro il governo uscente di centrosinistra, formato dagli ambientalisti di sinistra e dal partito socialdemocratico. Il risultato riflette una crescente insoddisfazione per le politiche locali, in particolare quelle legate all’ambiente e alla gestione delle risorse naturali, con un focus sulla questione del cambiamento climatico e delle relazioni con gli Stati Uniti. La vittoria dell’opposizione segna una possibile svolta nelle politiche della Groenlandia, che potrebbe essere influenzata dalle tensioni geopolitiche e dalla crescente attenzione delle potenze mondiali per la regione artica.
La Groenlandia possiede grandi riserve di materie prime critiche, fondamentali per la tecnologia e la transizione energetica, come le batterie dei veicoli elettrici. Attualmente la Cina domina il mercato, ma governi e aziende occidentali, in primis quella Usa, cercano alternative per ridurre questa dipendenza. La Groenlandia è una delle aree più promettenti, con riserve di 43 su 50 materiali critici individuati dagli Stati Uniti, tra cui molibdeno e terbio. Il cambiamento climatico, sciogliendo i ghiacci, facilita l’estrazione: i siti di perforazione sono passati da 12 nel 2014 a 170 oggi.
L’aumento del sostegno a partiti favorevoli all’indipendenza mostra che la Groenlandia potrebbe muoversi sempre più verso una separazione graduale. Il Paese in questo momento sta vivendo un risveglio identitario che potrebbe trasformarsi, nei prossimi anni, in una vera indipendenza. D’altronde, gli abitanti della Groenlandia sono quasi per il 90% Inuit e si dichiarano stanchi di essere trattati come cittadini di serie B dal loro ex potere coloniale, la Danimarca, accusata di aver storicamente soppresso la loro cultura, eseguito sterilizzazioni forzate tra gli anni ’60 e ’70 e allontanato i bambini dalle loro famiglie.
In questo la vittoria del centrodestra, favorevole all’indipendenza, potrebbe favorire le mire del nuovo Presidente Usa e desta preoccupazione sulle politiche ambientali perché in generale, i partiti di centrodestra tendono ad avere posizioni meno chiare rispetto al centrosinistra, che solitamente è più incline a promuovere azioni concrete per contrastare il cambiamento climatico. Inoltre le riserve di materie prime potrebbero essere sfruttare con minore attenzione all’impatti ambientale.
Nel 2021 il parlamento della Groenlandia aveva approvato una legge che bloccava ogni nuovo sviluppo di una importante miniera, quella di Kvanefjeld. Il rischio adesso è un rallentamento nelle iniziative ambientaliste, soprattutto in un contesto come quello della Groenlandia, dove la questione ambientale è cruciale a causa dei rapidi cambiamenti climatici e dello scioglimento dei ghiacci.
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