Oceani sotto pressione ma non senza speranza: oggi si celebra la Giornata Mondiale degli Oceani
E domani inizia a Nizza la Terza conferenza delle Nazioni Unite sugli Oceani.

Oggi, 8 giugno, il mondo celebra la Giornata Mondiale degli Oceani, una ricorrenza che invita a fermarsi e riflettere su quanto i mari siano essenziali per la nostra sopravvivenza. Il tema scelto per quest’anno è “Wonder: Sustaining What Sustains Us” – “meravigliarsi e sostenere ciò che ci sostiene”. Un invito alla consapevolezza, certo, ma anche alla responsabilità.
Gli oceani continuano a reggere letteralmente il peso della vita sul pianeta. Producono oltre il 50% dell’ossigeno che respiriamo, regolano il clima globale, assorbono una quantità enorme di CO₂ e ospitano l’80% della biodiversità mondiale. “L’oceano rappresenta più del 70% della superficie terrestre”, ricorda oggi il Commissario europeo per la pesca e l’oceano, Costas Kadis. Eppure, nonostante tutto ciò, lo trattiamo ancora come una discarica.
Le ultime ricerche, infatti, raccontano una storia poco rassicurante. Secondo il Living Planet Report del WWF, le popolazioni di vertebrati marini sono diminuite in media del 73% dal 1970 a oggi. A minacciarli: pesca eccessiva, inquinamento, plastica, cambiamenti climatici. Una lista lunga quanto un elenco telefonico. Anche se, va detto, in alcuni settori iniziano a vedersi segnali di miglioramento.
A peggiorare il quadro c’è poi l’overtourism: il turismo di massa che devasta coste e barriere coralline. L’associazione ambientalista italiana Marevivo ha raccolto dieci casi emblematici, da Maya Bay in Thailandia a Boracay nelle Filippine, luoghi paradisiaci finiti sull’orlo del collasso ecologico proprio a causa dell’eccesso di visitatori.
Ma non tutto è perduto. Qualcosa si muove. L’Unione Europea ha appena lanciato, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente (5 giugno), un Patto europeo per gli Oceani. L’obiettivo: rafforzare la protezione dei mari, promuovere un’economia blu sostenibile e tutelare la biodiversità marina. Al momento si tratta di un impegno politico, privo di misure vincolanti, ma dovrebbe aprire la strada a una nuova direttiva europea sugli oceani entro il 2027.
Il Patto arriva proprio alla vigilia di un appuntamento chiave: la Terza Conferenza delle Nazioni Unite sugli Oceani, che prende il via domani, 9 giugno 2025, a Nizza e proseguirà fino al 13 giugno. Sul tavolo, il futuro dei mari e l’obiettivo numero 14 dell’Agenda ONU per lo sviluppo sostenibile: “Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine”.
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