Inondazione in Texas: 51 morti a causa del cambiamento climatico
L’inondazione in Texas che ha colpito un campeggio questo fine settimana e che è costata la vita a 51 persone – ma il bilancio è provvisorio – secondo gli esperti è un evento climatico estremo direttamente legato al clima che cambia e a urbanizzazione e scarsa resilienza.

«Le devastanti inondazioni che hanno colpito il Texas ci ricordano duramente come gli eventi climatici estremi sempre più frequenti indotti dal cambiamento climatico unitamente allo sfruttamento del suolo, all’urbanizzazione e alle infrastrutture sempre più datate producano impatti devastanti». Così l’ingegnera civile e ambientale esperta Martina Egedusevic commenta l’inondazione in Texas, che sinora ha provocato 51 morti secondo gli ultimi aggiornamenti dell’agenzia Associated Press.
Sono ancora tante le persone che risultano disperse e il drammatico bilancio rischia di aggravarsi. Circa 850 quelle tratte in salvo sinora dalle acque del fiume Guadalupe, nell’area di San Antonio, che intorno alla mezzanotte di venerdì ha rotto gli argini per via di un violento e improvviso temporale alimentato da un tasso di umidità incredibilmente elevato. Questo ha scaricato in poche ore circa 30 centimetri d’acqua in particolare nella zona di Camp Mystic, un camping molto frequentato.
Secondo le autorità locali, riporta sempre AP, la quantità d’acqua che ho provocato l’inondazione in Texas è pari a quella che in genere cade in un mese intero. Le previsioni avevano previsto pioggia per venerdì sera, con un’allerta inondazione che si è trasformata in allarme per le circa 30.000 persone che risiedono nel territorio interessato dall’evento. «Quello che è successo – avverte Egedusevic – sottolinea l’importanza non solo di migliorare i sistemi di previsione e di pronto intervento, ma soprattutto di investire in sistemi di resilienza nei confronti delle inondazioni che sano sistemici e a lungo termine».
«I tragici eventi dell’inondazione in Texas sono esattamente ciò che ci aspetto nel nostro mondo, sempre più caldo e con un clima sempre più in cambiamento. Questi fatti diventeranno sempre più frequenti man mano che le temperature continueranno ad aumentare, guidate dalle emissioni di anidride carbonica che ancora raggiungono i 40 miliardi di tonnellate annue», sottolinea la geografa esperta in inondazioni Jess Newman.
Va tuttavia precisato che, sebbene il riscaldamento globale stia aumentando la frequenza e l’intensità degli eventi meteorologici estremi, attribuire con certezza un singolo evento, come l’inondazione in Texas, direttamente al cambiamento climatico richiede studi scientifici specifici e approfonditi. La scienza dell’attribuzione funziona proprio così: analizza i dati meteo e climatici dell’evento in questione, li confronta con simulazioni modellistiche in scenari con e senza cambiamento climatico, e stabilisce in che misura quest’ultimo abbia influenzato la probabilità o l’intensità dell’accaduto.
Ma questi studi richiedono tempo e non possono essere prodotti nell’immediato. La scelta editoriale di legare il disastro al cambiamento climatico già nel titolo risponde quindi all’esigenza di raccontare una realtà più ampia e ormai ben documentata: quella di un clima che cambia e rende più probabili eventi estremi come quello appena vissuto in Texas.
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