La pace fa male al business delle armi: azioni Leonardo Spa in crollo dopo il cessate il fuoco
La tregua a Gaza ha determinato un crollo delle azioni di Leonardo Spa e delle altre principali aziende che producono componenti bellici.
Leonardo Spa, l’azienda italiana che realizza prodotti bellici, ha subito un crollo in borse negli ultimi giorni, in cui le sue azioni sono scese del 6,5%. Un calo che interrompe un trend positivo che durava dall’inizio dell’anno: da gennaio a ottobre infatti le azioni Leonardo Spa sono aumentate del 104%. Il motivo di questo trend, così come quello del crollo degli ultimi giorni, è il suo coinvolgimento nel genocidio di Gaza.
Già, perché come dichiarato dalla stessa azienda, lo scorso anno è stata onorata una commessa un valore complessivo di circa sette milioni di euro per le attività di supporto logistico per la flotta di velivoli da addestramento M-346. È necessario sottolineare che Leonardo – il cui maggior azionista è lo Stato italiano, grazie al 30,2% del pacchetto azionario detenuto dal Ministero delle Finanze – con questa politica aziendale sta violando l’ordine di prevenzione del genocidio ordinato dalla Corte Penale Internazionale e proprio per questo il Governo è stato denunciato alla stessa Corte da un gruppo di giuristi e avvocati.
Fa riflettere come questa piccola crisi finanziaria – vista come un evento preoccupante da molte persone che si occupano di questo ambito e ovviamente da chi detiene azioni della Laonardo Spa – corrisponda a un evento che a livello non solo geopolitico ma soprattutto umano ha una rilevanza positiva enorme, ovvero la sottoscrizione della tregua.
“Inutile fare tanti giri di parole perché la firma dell’intesa per un cessate il fuoco a Gaza tra Israele e Hamas è alla base del crollo delle azioni Leonardo”, dichiara Meteofinanza, che prosegue: “L’accordo di pace raggiunto per merito della mediazione di Donald Trump è ovviamente un segnale di riduzione della tensione globale e non può essere apprezzato dal settore difesa”. Tradotto: se calano le guerre calano anche i guadagni.
Lo testimonia il fatto che Leonardo Spa è in buona compagnia: molti titoli di quello che il mondo della finanza chiama eufemisticamente “settore difesa” hanno avuto flessioni consistenti in settimana, dal -9,8% di Hensoldt, specializzata in sensoristica, alla Renk, che si occupa di motori e trasmissioni e ha visto le sue quotazioni calare del 9,4%. Fino a contrazioni meno elevate ma sempre significative, come quella dell’azienda inglese che produce sistemi aerospaziali BAE, i cui titoli sono scesi del 3%.






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