Italia bocciata rispetto all’obiettivo 2030 sulle rinnovabili: il nuovo report di Legambiente
Presentati i dati del report di Legambiente Scacco matto alle rinnovabili 2025: più di duemila progetti bloccati nei ministeri e Italia sempre più in ritardo.

Secondo l’ultimo rapporto di Legambiente, Scacco matto alle rinnovabili, il Lazio è l’unica regione italiana in linea con gli obiettivi di installazione di energie rinnovabili previsti per il 2030. Lo studio, presentato lo scorso 6 marzo 2025 durante la fiera K.EY di Rimini, evidenzia che l’Italia ha raggiunto solo il 22% dell’obiettivo 2030: sono infatti oltre duemila i progetti bloccati a livello ministeriale.
Secondo il rapporto le principali barriere allo sviluppo delle energie rinnovabili nel Paese sono una normativa obsoleta, risalente al 2010, e da lungaggini nei processi autorizzativi, spesso dovute a conflitti di competenza tra enti locali e nazionali. Legambiente ha poi aggiornato la mappa dei casi emblematici di blocchi agli impianti, evidenziando come questi ostacoli stiano rallentando la transizione energetica necessaria per affrontare la crisi climatica.
I ritardi più significativi si rilevano in regioni come Valle d’Aosta, Molise, Calabria, Sardegna e Umbria, che potrebbero accumulare rallentamenti compresi tra i 20 e i 45 anni rispetto agli obiettivi prefissati, mentre il Lazio è sulla buona strada.
Molti di questi impianti, tuttavia, sono oggetto di accesi dibattiti e conflitti territoriali per via delle dinamiche spesso non del tutto trasparenti e partecipative con cui vengono installati.
Nel report vengono segnalate anche tre buone pratiche: in Toscana, nel Mugello, sono iniziati i lavori per l’eolico al Giogo di Villore, in provincia di Firenze; in Campania, nel comune di San Bartolomeo in Galdo (BV) verranno autorizzati tre parchi eolici; la Basilicata invece ha approvato il processo di semplificazione per l’iter autorizzativo di progetti a fonti rinnovabili con valutazione d’impatto ambientale.
Secondo il report per una crescita più rapida e sostenibile delle fonti energetiche pulite nel Paese un modo c’è: la proposta di Legambiente riguarda un’urgente revisione delle normative esistenti, il riuscire a favorire la collaborazione tra istituzioni, imprese e comunità locali per superare le resistenze e promuovere una cultura favorevole alle energie rinnovabili; e poi una semplificazione delle procedure autorizzative.
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