Come la Liguria riforesta il Mediterraneo – INMR Liguria #18
Laigueglia lancia due progetti innovativi che potrebbero aiutare a aumentare la biodiversità. Come? Con la riforestazione della Posidonia oceanica.

Fonti
#Posidonia
IVG – Da Laigueglia parte il primo progetto sperimentale in Liguria di riforestazione delle praterie di Posidonia oceanica
Albenga Corsara – Laigueglia lancia due progetti innovativi per la riforestazione della Posidonia oceanica
La nuova Savona – I giardini del mare
#ElezioniGenova
Il Post – Dati e mappe per capire come Silvia Salis ha vinto a Genova
#BandoEconomiaCircolare
Il Sole 24 ore – La Liguria punta sullo sviluppo dell’economia circolare
#biodiversità
Regione Liguria – Tutela della biodiversità: recepimento linee guida nazionali
#LiguriacheCambia
Italia che Cambia – Le Api di Santa Tecla e la scelta di vita di Sara e Angelo, dalla città alla natura
Italia che Cambia – Volontari restituiscono alla città un’area verde abbandonata: benvenuti al parco SempliceMente
Oggi vi porto a Laigueglia, in provincia di Savona, dove sono stati avviati negli ultimi mesi due nuovi progetti dedicati alla riforestazione della Posidonia oceanica, una pianta marina fondamentale per l’ecosistema del Mediterraneo.
Il primo progetto sperimentale, in realtà il primo in tutta la Liguria, è stato avviato a febbraio e si chiama “Brain – Le praterie sommerse di Laigueglia”, e fino al 2027 opererà nel borgo per riforestare una prateria di Posidonia oceanica, utilizzando una tecnica mai applicata in Liguria, quella dei “gabbioni”.
Leggo da IVG “Saranno riforestati 200 metri quadri di prateria attraverso la posa di “gabbie” metalliche che contengono rocce calcaree di diverse dimensioni, tra le quali saranno posizionate talee di Posidonia oceanica. I “gabbioni” saranno parzialmente sovrapposti, a formare una struttura che faciliterà l’attecchimento delle talee, promuovendo la creazione di un ambiente favorevole ad altri organismi che vivono in stretta relazione con la Posidonia e ristabilendo quindi tutti i servizi ecosistemici che le sono associati”.
Il progetto di riforestazione di Posidonia oceanica a Laigueglia sarà affiancato da “I giardini incantati del mare”, ideato da Ubica (Underwater bio-cartography), società di ricerca marina subacquea e monitoraggio ambientale in collaborazione con il Comune di Laigueglia e con Reef Check Italia, e sostenuto con i fondi Otto per Mille dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai.
I due progetti opereranno in sinergia senza sovrapporsi, ma ottimizzando le risorse e permettendo al team di scienziati di mettere a confronto due metodologie, così da poter ricavare utili dati a bilancio delle operazioni subacquee di trapianto.
La nuova Savona ha pubblicato una dichiarazione di spiegazione della biologa marina Monica Previat i«Si tratta di un lavoro sperimentale che accompagna la buona pratica della riforestazione. I due progetti opereranno su aree diverse non particolarmente estese, un’area di 200 metri quadri il primo, di 100 il secondo. La tecnica sarà pressoché la medesima, quella cioè dei “gabbioni”. Utilizzeremo però due metodologie in parte differenti. Per BRAIN si tratterà di un’operazione un po’ più complessa, che prevede di sovrapporre i gabbioni, così da creare un ambiente ricco di interstizi e cavità, con l’obiettivo di favorire l’aumento di biodiversità. Per I giardini incantati del mare si tratterà invece di appoggiare le strutture metalliche sul fondale, senza sovrapporle. Oltre a ridurre i costi delle operazioni di posa, le differenti sperimentazioni ci permetteranno, grazie ai monitoraggi previsti, di capire quale metodologia tra le due si rivelerà più idonea, uno studio che non è ancora stato condotto».
La cooperazione tra i due progetti punta anche a massimizzare la diffusione di una nuova consapevolezza sul mare tra cittadini e turisti. Riforestare cento metri quadri di prateria significa, in termini ecologici, liberare in mare e poi in atmosfera circa 2000 litri di ossigeno al giorno e immagazzinare circa 7 kg di carbonio all’anno, favorendo la salute delle acque e della stessa comunità che vive affacciata sulla costa”.
E oltre a questo un elemento fondamentale e poco conosciuto è che “Oltre a ricoprire un ruolo fondamentale per la protezione e lo sviluppo di molte specie, le praterie di Posidonia hanno anche un’importante funzione per la stabilizzazione dei fondali e contro l’erosione costiera.”
Silvia Salis è la nuova sindaca di Genova. Con il 51,48% dei voti, ha vinto al primo turno, riportando il centrosinistra alla guida della città dopo otto anni di amministrazione del centrodestra. L’affluenza è aumentata al 51,91%, rispetto al 44,17% del 2022.
Chi è Silvia Salis? Nata a Genova nel 1985, Salis è un’ex atleta olimpica nel lancio del martello, con dieci titoli italiani e due partecipazioni olimpiche. Dopo il ritiro, è diventata dirigente sportiva, entrando nel Consiglio federale della FIDAL nel 2016 e nel Consiglio nazionale del CONI nel 2017. Nel 2021 è stata eletta vicepresidente vicaria del CONI. Nella sua carriera si è distinta per l’impegno nella promozione dello sport come diritto universale e strumento di inclusione sociale.
Nelle scorse elezioni, nel 2022, Marco Bucci – sindaco uscente – era stato riconfermato con il 55,49%, mentre nel 2017 aveva vinto al ballottaggio con il 55,24%. Il successo di Salis rappresenta quindi un’inversione di rotta dopo otto anni.
Il suo programma, intitolato “È già domani”, si articola in diversi punti chiave:
- Lavoro: promuovere occupazione dignitosa per evitare la fuga dei giovani.
- Welfare: riformare i servizi sociali, dagli asili al supporto abitativo.
- Sicurezza: presidiare il territorio con spazi pubblici vivi, evitando approcci repressivi.
- Cultura: diffondere eventi culturali in tutta la città, non solo nel centro.
- Mobilità: sviluppare la metropolitana, investire sulla sicurezza stradale e promuovere trasporti sostenibili.
- Istruzione: potenziare l’offerta educativa e attrarre investimenti internazionali.
- Abitare: garantire il diritto alla casa attraverso politiche abitative inclusive.
- Porto e infrastrutture: ridisegnare il sistema portuale e opporsi a progetti come la funivia del Lagaccio e lo skymetro della Valbisagno.
- Pulizia e decoro urbano: rinnovare il ciclo dei rifiuti e promuovere l’economia circolare.
- Partecipazione e diritti: rafforzare l’autonomia dei municipi e promuovere l’inclusione sociale.
Prime dichiarazioni
Dopo la vittoria, Salis ha dichiarato: “Mi sento felice, soddisfatta e soprattutto orgogliosa della gara che abbiamo fatto, sia come stile, come responsabilità verso la cittadinanza”.
Ha sottolineato l’importanza di infrastrutture sociali, affermando: “In una città bisogna occuparsi sicuramente dell’alto, dei grandi progetti, dello sviluppo, ma poi non bisogna mai essere troppo distanti dalla quotidianità delle persone”.
Salis ha anche evidenziato la necessità di pragmatismo nella coalizione, dichiarando: “Alla coalizione chiedo risposte nette, certe, chiedo di essere pragmatici per dare le risposte che ci hanno chiesto i cittadini”.
Al Secolo XIX pochi giorni fa aveva detto che il suo primo atto da sindaca sarà dare più potere ai municipi in modo che possano incidere di più sulla qualità della vita quotidiana nel territorio cittadino.
Con una maggioranza di centrosinistra nel consiglio comunale, Salis si prepara a guidare Genova verso un futuro più inclusivo e sostenibile.
La Regione Liguria ha annunciato l’apertura, dal 1° luglio al 30 ottobre 2025, di un nuovo bando da 5 milioni di euro a sostegno dell’economia circolare. L’iniziativa, giunta alla sua quinta edizione, è rivolta a micro, piccole e medie imprese con sede in Liguria, che intendano innovare i propri processi produttivi in chiave sostenibile.
Il bando finanzia progetti che puntano a ridurre l’uso di materie prime, valorizzare i rifiuti e i sottoprodotti industriali, ottimizzare i consumi energetici e facilitare il riutilizzo e la riparabilità dei prodotti. Sono ammissibili sia spese materiali (macchinari, attrezzature), sia immateriali (studi, servizi).
Gli investimenti dovranno essere compresi tra 25.000 e 350.000 euro e potranno essere coperti fino al 100% tramite una combinazione di contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. Le domande andranno presentate attraverso il portale Filse; una modalità offline sarà disponibile già dal 12 giugno per preparare in anticipo la documentazione.
Per dettagli, documentazione e criteri, è possibile consultare il sito ufficiale di Filse o quello della Regione Liguria.
Questa iniziativa si inserisce in un più ampio piano di sviluppo economico regionale, che prevede, nel primo semestre del 2025, l’attivazione di dieci misure per un valore complessivo di 60 milioni di euro, a sostegno degli investimenti di enti e imprese liguri.
La Regione Liguria ha recentemente approvato l’adozione delle linee guida nazionali per la tutela della biodiversità, un passo significativo per armonizzare le politiche ambientali regionali con gli standard europei e nazionali. Questa decisione mira a rafforzare la conservazione degli habitat naturali e delle specie autoctone, promuovendo una gestione sostenibile del territorio.
Il recepimento delle linee guida si inserisce in un contesto più ampio di iniziative volte a proteggere e valorizzare la ricca biodiversità ligure. Ad esempio, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure (ARPAL) ha avviato, a partire da gennaio 2025, attività di monitoraggio avanzate nelle aree protette, come la Zona Speciale di Conservazione “Castell’Ermo – Peso Grande” nella Val Pennavaire. Utilizzando tecnologie innovative come registratori sonori automatici, termocamere e droni, ARPAL sta raccogliendo dati preziosi sulla fauna e sugli habitat presenti, migliorando la comprensione e la gestione di questi ecosistemi fragili.
Queste azioni si affiancano ad altri progetti regionali e transfrontalieri che coinvolgono la Liguria, come quelli promossi nell’ambito del Programma Interreg Italia-Francia Marittimo. Iniziative come “AMMIRARE” e “TALASSA” mirano a migliorare la resilienza degli ecosistemi costieri e marini attraverso soluzioni basate sulla natura e la collaborazione tra territori confinanti.
Inoltre, il 2025 segna il trentesimo anniversario dell’istituzione delle Aree Naturali Protette in Liguria, un traguardo che la Regione celebra con una serie di eventi e iniziative volte a sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza della conservazione della natura e della biodiversità
Con l’adozione delle linee guida nazionali e l’attuazione di progetti innovativi, la Liguria conferma il suo impegno nel preservare il patrimonio naturale, promuovendo una crescita sostenibile e rispettosa dell’ambiente.
La parola a Valentina D’amora per le notizie del mese scorso da Liguria che Cambia
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