Della Sardegna si parla come “Modello” rispetto al panorama italiano sul tema della disabilità. Ma dietro fondi e leggi, quello che ancora resta è lo stigma. Ne parliamo con l’attivista e artista sarda Silvia Ciccu.
Della Sardegna si parla come “Modello” rispetto al panorama italiano sul tema della disabilità. Ma dietro fondi e leggi, quello che ancora resta è lo stigma. Ne parliamo con l’attivista e artista sarda Silvia Ciccu.
Nel terzo approfondimento sulle aree interne analizziamo il Gennargentu-Mandrolisai, la seconda area pilota della politica SNAI in Sardegna nel ciclo di programmazione 2014-2020.
La Sardegna in Europa per praticare innovazione rurale: due associazioni sarde, Absentia e Ru.ra.le, sono state incluse nel progetto Horizon Europe “Ruractive”.
La presidente Todde anticipa il probabile sì della Regione alla VIA richiesta da Rwm per gli ampliamenti già realizzati. Movimenti e associazioni preparano una nuova protesta davanti allo stabilimento.
Si stima che in Sardegna i disturbi alimentari interessino decine di migliaia di uomini e donne. La storia di Rebecca Sechi è simile a quella di tante altre persone che come lei nell’Isola affrontano o hanno affrontato dei disturbi alimentari. Abbiamo scelto di intervistarla, di parlare con lei delle politiche dell’attuale Governo in materia, ma anche di raccontare l’esperienza che ha vissuto. La sua è una testimonianza che passa anche per momenti dolorosi: attenzione, potrebbero urtare la tua sensibilità.
Materia prima raccolta a mano, produzione legata a ciò che offre il territorio, rispetto dell’ambiente come garanzia di qualità. Ma prima ancora, dietro Orgosolo Liquori c’è una storia fatta di passione e rinascita, quella della sua fondatrice Piera Cadinu. Da informatica ad artigiana dei liquori, la sua è una realtà che nasce e cresce tra i sentieri del Supramonte. In questa intervista è lei a raccontarci di un sogno che ha rincorso senza mai arrendersi, diventato oggi realtà.
Ha più che vinto, ha più che segnato e ha più che lottato. Gigi Riva, ha vinto. Le parole del nostro Alessandro Spedicati sono il saluto che, come redazione sarda, vogliamo dare a una leggenda che non avrà mai fine. Con gratitudine, profondo amore e rispetto, arrivederci Rombo di Tuono.
L’esigenza di portare avanti le esercitazioni militari in Sardegna – secondo i Giudici amministrativi sardi – è “predominante” rispetto a una valutazione dell’incidenza ambientale. A contestare la mancanza del procedimento e richiedere al TAR Sardegna di esprimersi nuovamente sulle esercitazioni a Capo Teulada e Capo Frasca è il Gruppo d’Intervento Giuridico, con un nuovo ricorso al TAR promosso anche da A Foras.
Il prestigioso ed esclusivo resort sardo Forte Village è al centro di un caso poco chiaro su cui si allungano le ombre di finanziamenti pubblici sospettosamente generosi, tirocinanti sfruttati e la figura del proprietario della struttura, un oligarca russo già colpito da sanzioni internazionali. Ma non sono queste le uniche sorprese che riserva l’inchiesta di Raffaele Angius per Indip.
Abbiamo intervistato Maurizio Orgiana, temporary manager di Sardegna, il Cuore, perché ci raccontasse la nuova Carta di qualità dei servizi turistici. Redatta a 190 mani, il documento propone un turismo lento, genuino, attento alle necessità delle persone, del territorio e delle comunità che lo abitano. E non da poco, la Carta è un documento in divenire, che cambia, si amplia o modifica in sinergia con il tempo e le idee delle menti che la costruiscono.
“La mancanza di individuazione dei responsabili è motivo di preoccupazione”. Abbiamo intervistato Graziano Bullegas di Italia Nostra Sardegna, tra le associazioni che si sono costituite parte civile nel processo sui presunti abusi edilizi legati all’ampliamento della fabbrica di bombe RWM, secondo cui l’assoluzione degli imputati non plasma una realtà oggettiva. “È inaccettabile che nessuno sia stato ritenuto responsabile di un’operazione così dannosa per l’ambiente e in violazione delle norme paesaggistiche e delle leggi in materia edilizia”.
Nel suo primo contributo per Sardegna che cambia, Marta “Jana Sa Koga” Serra scandisce il tempo isolano e le rispettive identità. Un viaggio da settembre a gennaio tra le pratiche diffuse nella nostra Isola, dove riti, lingua e tradizioni raccontano una quotidianità radicata nel in su sentidu e su connottu.
Nella tradizione sarda jana è la fata. E jana è anche il nome a cui Marta Serra si è voluta richiamare. Marta è antropologa e studiosa di pratiche ancestrali dell’isola, nonché prossima curatrice di una rubrica che ospiteremo fra le nostre pagine e che ci darà l’opportunità di navigare, accompagnati da lei, attraverso temi trasversali che andranno dalle tematiche di genere all’antropologia, dalle tradizioni sarde al sincretismo spirituale.
Insieme all’archeologa Sara Corona Demurtas approfondiamo una notizia che da tempo viene condivisa dai principali media isolani, in merito a un presunto legame tra Israele e la Sardegna. A convalidare il rapporto sarebbero i risultati degli scavi nel sito di El Ahwat, i quali reperti rivelerebbero un insediamento costruito e abitato da popoli nuragici, gli Shardana. Alcune interpretazioni sono però state accolte con scetticismo fuori da Israele.
Abbiamo incontrato Nicolò Migheli, sociologo esperto di geopolitica, per parlare di narrazione del conflitto con uno sguardo a quanto sta accadendo nel mondo e alle dinamiche di politica internazionale. Fenomeni che incidono in maniera sempre più determinante sulla vita di tutti noi, e che anche se non ci coinvolgono in prima persona ci riguardano. Con lui parliamo di come e perché vengono raccontati alcuni conflitti e altri no, e di ciò che accade in un’Isola come la nostra dove non c’è la guerra eppure, siamo palestra per eserciti da tutto il mondo.
I movimenti indipendentisti delle due isole tirrene chiedono uno studio approfondito per valutare costi e benefici delle cosiddette servitù Militari negli ultimi 50 anni. A raccontarcelo è Nicola Meloni Marongiu, attivista indipendentista e autore di Helis Blog, con questo terzo articolo scritto per Sardegna che Cambia.
Insieme a Stefano Gregorini, presidente di Urban Center, raccontiamo la loro “Innovazione sociale – formazione e sviluppo locale”. La pubblicazione nasce con l’intento di costituire un primo approfondimento sui temi utili per professionisti, pubbliche amministrazioni e organismi della società civile.
Nel cuore della Marina, a Cagliari, è presente una biblioteca che ospita libri in tantissime lingue, nata per offrire alle persone migranti un’occasione di incontro e di scambio culturale. Nel 2011, su iniziativa delle associazioni Genti de mesu, La Malince e Karalettura, è diventata anche una biblioteca di piazza grazie a un progetto dedicato alle donne dell’Europa dell’Est. Ce ne parla Francesca Casula, cofondatrice dell’associazione Karalettura.
Con la pubblicazione della Carta nazionale delle aree idonee al deposito nazionale delle scorie nucleari è arrivata anche la notizia dell’individuazione di otto aree ritenute idonee in Sardegna. Abbiamo intervistato Marta Serra del Comitato Sar X Sar – No Scorie Sarcidano per la Sardegna, presente tra il territorio del Campidano, della Marmilla e della Barbagia.
Insieme all’attivista Stefano Galieni e alle associazioni che si occupano di questo tema in Sardegna parliamo dei Centri Permanenti per i Rimpatri, dalla loro istituzione nel 1998 fino ad oggi, con un focus particolare sul CPR di Macomer. “Per sfamare pochi lavoratori – scrivono le reti di attivismo locale descrivendolo – sono imprigionate persone con la sola colpa di non essere in possesso di un documento di soggiorno, ma che combattono la stessa guerra per diritti, dignità e lavoro”.
“Ai privati i milioni, allo Stato le briciole”. Prosegue la collaborazione con Indip, periodico indipendente di intrattenimento fondato da Pablo Sole. A sua firma, pubblichiamo un’inchiesta sulle concessioni demaniali lungo le coste sarde. Una serie di documenti riservati ottenuti in esclusiva da Indip permette per la prima volta di disegnare il quadro completo delle concessioni in Sardegna.
La sostenibilità non è un principio astratto e per il ribadire l’importanza della salvaguardia ambientale, non abbiamo bisogno di sedi circoscritte. Ci riguarda sempre e la consapevolezza oggi passa anche attraverso il gioco. Ne abbiamo parlato con Demoela, cooperativa sardo-ligure che ha creato – insieme a Studiolabo e Banca Etica – il gioco “Effetto terra”.
L’antispecismo è un movimento filosofico, politico e culturale che si oppone allo specismo, ovvero la convinzione diffusa che guarda all’essere umano come superiore alle altre forme di vita. Il che lo porta ad avere dei privilegi e attribuirsi dei diritti sulle altre specie. Abbiamo intervistato il gruppo antispecista di Cagliari per conoscere meglio una movimento sempre più diffuso.
In un piccolo Comune del sud Sardegna, Siliqua, la Giraffa ha messo in atto una rivoluzione sociale e culturale e da due anni anima una comunità ormai tra i punti di riferimento nel territorio in quanto a socialità e cultura. Abbiamo intervistato Michela Calledda, libraia e titolare di questo spazio.
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